Microcalcificazioni al seno e gravidanza

Buongiorno,
ho 35 anni e seguito a gonfiore e dolore al seno sx ho eseguito ecografia e mammografia.
L'esito è il seguente :
pressenza al QII sx in sede posteriore, di un addensamento pseudonodulare nel cui contesto si apprezzano alcune microcalcificazioni puntiformi. Consigliato monitoraggio mammografico tra 6 mesi .
Ecograficamente si apprezzano alcune formazioni cistiche bilaterali del dametro max di 8mm ...
Piccolo linfonodo da aspetto reattivo a sx del diametro di 11mm, a dx di 16mm ..
Non credo di dovermi preoccupare ... Giusto?
Il punto però è che volevamo avere un bambino.. Per potrer intraprendere una gravidanza però dobbiamo ricorrere ad inseminazione e volevamo avviare la procedura a breve ... Ora non so se è consigliabile procedere o no in quanto dovrei eseguire altri accertamenti tra 6 mesi, non so se è il caso di aspettare per la gravidanza o procedere con serenità .
Cosa potete suggerirmi ?
Grazie in anticipo
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.

Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.

Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .

Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.

Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html

Nel suo caso da quanto scrive non c'è ancora una diagnosi ( probabilmente di benignità in considerazione del provvedimento : controllo precauzionale a 6 mesi).

Io attenderei precauzionalmente la definizione diagnostica prima di intraprendere programmi di stimolazione ormonali.

Tanti saluti
[#2]
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Grazie mille per la risposta
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