Il mammotome sul seno destro

Genti.mo Dott.

a distanza di 3 anni dopo aver effettuato il mammotome sul seno destro da cui risultava dall'istologico un papilloma intraduttale di categoria diagnostica b3 (dopo aver effettuato ogni anno una mammografia ed ecografia preventiva con risultati negativi) ho effettuato una mammografia ed ecografia di controllo il risultato è il seguente:
- Mammografia: seni discretamente densi di tipo fibroghiandolare. Assenza di opacità patologiche. Punto metallico da esiti bioptici, si apprezza nel qsupint dx. Grappolino di microcalcificazioni (presumibilmente dispalsiche) si apprezzano a six q infest. Reperto sostanzialmente analogo al precedente.
- Ecografia mammaria: Nel quadrante supero esterno dx si apprezza una formazione ipoecogena ovulare di circa 5 mm di diam long max a controni regolare (da nodulino solido displasico).

Si consiglia controllo clinico ecomammografico fra 6 mesi ed eventualmente ago aspirato a sx.

Che ne pensate? Devo rifare il mammotome al seno sinistro questa volta? Queste microcalcificazioni ammassate si trovano sia sopra che sotto il seno. Che probabilità ho che siano anche esse b3 come quelle al seno destro?
La ringrazio

Saluti
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k

In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.

Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.

Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .

Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.

Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.

Le sue sono definite benigne e quindi seguirei il mon itoraggio consigliato

Tanti saluti
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