Microcalcificazioni seno sx
Salve sono una donna di 47 anni che eseguo annualmente la mammografia. Il risultato è sempre stato buono tutto nella norma, tranne nell'ultima di quest'anno che ho eseguito una settimana fa dove si evidenziano delle piccole calcificazioni dei quadranti supero-esterni ed in sede retroareolare bilateralmente che a sinistra si presentano in congelamento. In seguito ho eseguito anche un eco mammella bilaterale il referto riporta questo in sede equatoriale esterno periferica si apprezza formazione nodulare ovalare a margini netti,ipoecogena di 8 mm,senza segni di attenuazione posteriore. Altro piccolo nodulo con gli stessi caratteri di 5 mm, si rivela nel QSE sx. Piccole cisti bilaterali, che in sede retroareolare si presentano in congelamento con piccole calcificazioni parietali.
Il medico radiologo mi ha detto di stare tranquilla perché si tratta di microcalcificazioni benigne e di ripetere la mammografia tra sei mesi per controllare un eventuale un aumento di volume, se tra sei mesi ci sarà un aumento di volume sarà necessaria l'asportazione.
Io vorrei un ulteriore chiarimento su questo referto e chiedo a voi specialisti se posso stare tranquilla oppure non aspettare i sei mesi e procedere con ulteriori esami, premetto che sono una persona molto ansiosa però non mi è molto chiaro il fatto che se si tratta di calcificazioni benigne perchè in seguito a un eventuale aumento di volume è necessaria l'asportazione.
Aspetto un vostro chiarimento a riguardo.
Grazie in anticipo . Cordiali saluti.
Il medico radiologo mi ha detto di stare tranquilla perché si tratta di microcalcificazioni benigne e di ripetere la mammografia tra sei mesi per controllare un eventuale un aumento di volume, se tra sei mesi ci sarà un aumento di volume sarà necessaria l'asportazione.
Io vorrei un ulteriore chiarimento su questo referto e chiedo a voi specialisti se posso stare tranquilla oppure non aspettare i sei mesi e procedere con ulteriori esami, premetto che sono una persona molto ansiosa però non mi è molto chiaro il fatto che se si tratta di calcificazioni benigne perchè in seguito a un eventuale aumento di volume è necessaria l'asportazione.
Aspetto un vostro chiarimento a riguardo.
Grazie in anticipo . Cordiali saluti.
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Ci sono due problemi, si fa per dire, da valutare separatamente
1) La presenza di due nodi ipoecogeni con caratteri di assoluta benignità, probabilmente presenti già ai precedenti controlli strumentali. Probabilmente si tratta di piccoli fibroadenomi, la cui insorgenza va prudenzialmente considerata atipica però alla sua età. Se di recente insorgenza meritano un approfondimento tramite una agobiopsia ecoguidata. Si tratta solo di una procedura precauzionale.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
2) MICROCALCIFICAZIONI :
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne, COME NEL SUO CASO, non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico. Quindi non comprendo nel suo caso che si debbano asportare in caso di "aumento di volume " (sic!!!).
Caso mai se si modificassero le loro caratteristiche. Ma se benigne è probabilissimo che ciò non accada
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
Oppure in considerazione della presenza dei due nodi solidi, se di recente insorgenza ed in considerazione della presenza di microcalcificazioni si può optare per una una Risonanza Magnetica Mammaria CON mezzo di contrasto
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/quando_perche_fare_RMM.htm
Tanti saluti
1) La presenza di due nodi ipoecogeni con caratteri di assoluta benignità, probabilmente presenti già ai precedenti controlli strumentali. Probabilmente si tratta di piccoli fibroadenomi, la cui insorgenza va prudenzialmente considerata atipica però alla sua età. Se di recente insorgenza meritano un approfondimento tramite una agobiopsia ecoguidata. Si tratta solo di una procedura precauzionale.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
2) MICROCALCIFICAZIONI :
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne, COME NEL SUO CASO, non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico. Quindi non comprendo nel suo caso che si debbano asportare in caso di "aumento di volume " (sic!!!).
Caso mai se si modificassero le loro caratteristiche. Ma se benigne è probabilissimo che ciò non accada
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
Oppure in considerazione della presenza dei due nodi solidi, se di recente insorgenza ed in considerazione della presenza di microcalcificazioni si può optare per una una Risonanza Magnetica Mammaria CON mezzo di contrasto
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/quando_perche_fare_RMM.htm
Tanti saluti
[#2]
Utente
Salve Dr. Salvo Catania la ringrazio per avermi risposto così rapidamente, quindi se ho ben capito i due noduli che l'eco ha evidenziato sono diversi dalle piccole calcificazioni della mammografia, visto che come le dicevo non erano presenti nei controlli precedenti mi consiglia di non aspettare i sei mesi e di eseguire una risonanza magnetica con mezzo di contrasto.
La ringrazio ancora gentilissimo.
Cordiali saluti.
La ringrazio ancora gentilissimo.
Cordiali saluti.
[#3]
Se fosse una mia familiare consiglierei la Risonanza (se di recente insorgenza)
1) anticipando con molte probabilità la diagnosi di benignità dei nodi
2) conferma della benignità delle microcalcificazioni
Con tutta serenità e calma perchè l'esame dovrebbe confermare la natura benigna di tutto il quadro strumentale.
Saluti
1) anticipando con molte probabilità la diagnosi di benignità dei nodi
2) conferma della benignità delle microcalcificazioni
Con tutta serenità e calma perchè l'esame dovrebbe confermare la natura benigna di tutto il quadro strumentale.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 14.5k visite dal 14/08/2015.
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