Carcinoma mammario mucinoso
Gent.mi Dottori,
mia sorella ha 50 anni e si trova nella fase premenopausale. A gennaio scorso un controllo ecografico al seno ha evidenziato nodulazione di cm 1,meritevole di approfondimento. Ha cosi' effettuato una mammografia con completamento ecografico (al QSE di sin.formazione complessa a struttura mista ovaliforme di mm 11.1, rappresentata da una porzione liquida flogistica mediale ed altra solida ipoecogena in sede para-areolare di mm 14,8) ed un agoaspirato (materiale ematico, leucociti e assenza di elementi epiteliali; inadeguato/non rappresentativo).Successivamente il senologo ha riscontrato la scomparsa del quadro precedente ed ha consigliato un nuovo controllo a luglio. Quest'ultimo ha evidenziato già al tatto e con ecografia, la presenza di un formazione che è stata asportata chirurgicamente, in anestesia locale.Il referto istologico sul tessuto mammario di cm 6,5x5x4,5 parla di :carcinoma duttale infiltrante con aspetti mucinosi,di cm 1,3 e carcinoma duttale infiltrante mucinoso ,di cm 2,4, contenente rari focolai di carcinoma duttale in situ di basso grado ed ectasie duttali e focolai di iperplasia duttale senza grave atipia.Dalla scheda istopatologica inoltre, risulta: subtipo immunoistochimico luminal-A , margine interessato craniale, estensione multifocale,invasione vascolare e calcificazioni assenti ( ER 98%; PR 2%; MIB1/Ki67 20%; p53 0; CK5 negativa). Siamo in attesa di sapere cosa fare e, nel frattempo vorrei sapere come è possibile che la situazione si sia modificata così considerevolmente in soli 5 mesi, nonostante i controlli effettuati e,soprattutto quale secondo voi è la terapia più adatta da seguire da questo momento in poi . In attesa di riscontro, ringrazio anticipatamente
mia sorella ha 50 anni e si trova nella fase premenopausale. A gennaio scorso un controllo ecografico al seno ha evidenziato nodulazione di cm 1,meritevole di approfondimento. Ha cosi' effettuato una mammografia con completamento ecografico (al QSE di sin.formazione complessa a struttura mista ovaliforme di mm 11.1, rappresentata da una porzione liquida flogistica mediale ed altra solida ipoecogena in sede para-areolare di mm 14,8) ed un agoaspirato (materiale ematico, leucociti e assenza di elementi epiteliali; inadeguato/non rappresentativo).Successivamente il senologo ha riscontrato la scomparsa del quadro precedente ed ha consigliato un nuovo controllo a luglio. Quest'ultimo ha evidenziato già al tatto e con ecografia, la presenza di un formazione che è stata asportata chirurgicamente, in anestesia locale.Il referto istologico sul tessuto mammario di cm 6,5x5x4,5 parla di :carcinoma duttale infiltrante con aspetti mucinosi,di cm 1,3 e carcinoma duttale infiltrante mucinoso ,di cm 2,4, contenente rari focolai di carcinoma duttale in situ di basso grado ed ectasie duttali e focolai di iperplasia duttale senza grave atipia.Dalla scheda istopatologica inoltre, risulta: subtipo immunoistochimico luminal-A , margine interessato craniale, estensione multifocale,invasione vascolare e calcificazioni assenti ( ER 98%; PR 2%; MIB1/Ki67 20%; p53 0; CK5 negativa). Siamo in attesa di sapere cosa fare e, nel frattempo vorrei sapere come è possibile che la situazione si sia modificata così considerevolmente in soli 5 mesi, nonostante i controlli effettuati e,soprattutto quale secondo voi è la terapia più adatta da seguire da questo momento in poi . In attesa di riscontro, ringrazio anticipatamente
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Gentile utente,
non è possibile senza una documentazione strumentale rispondere alla domanda che forse più genera ansia in lei : perchè il quadro definito negativo all'inizio dell'anno si è ripresentato 5 mesi dopo nella entità che ci ha descritto ?
E' probabile che sia stata sottostimata la lesione a causa della scarsa significatività dell'esame citologico anche se è noto che tale esame, per agoaspirazione, è gravato da un tasso di falsi negativi dell'ordine del 5-10 %.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
Per prima cosa occorre procedere ad una radicalizzazione chirurgica e naturalmente ad un accertamento dello stato linfonodale ascellare.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/83-lo-sviluppo-della-senologia-chirurgica-moderna.html
Quale è stata la proposta fatta dal chirurgo che ha eseguito il primo intervento ?
Cordiali saluti
non è possibile senza una documentazione strumentale rispondere alla domanda che forse più genera ansia in lei : perchè il quadro definito negativo all'inizio dell'anno si è ripresentato 5 mesi dopo nella entità che ci ha descritto ?
E' probabile che sia stata sottostimata la lesione a causa della scarsa significatività dell'esame citologico anche se è noto che tale esame, per agoaspirazione, è gravato da un tasso di falsi negativi dell'ordine del 5-10 %.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
Per prima cosa occorre procedere ad una radicalizzazione chirurgica e naturalmente ad un accertamento dello stato linfonodale ascellare.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/83-lo-sviluppo-della-senologia-chirurgica-moderna.html
Quale è stata la proposta fatta dal chirurgo che ha eseguito il primo intervento ?
Cordiali saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Ex utente
Gent.mo Dottore,
la ringrazio molto per la risposta sollecita: un aiuto che in questo momento ci è di grande conforto. Il chirurgo ha consigliato, con un nuovo intervento, di asportare altro tessuto con tecnica conservativa e di verificare, come da lei confermato, lo stato del linfonodo sentinella. Se quest'ultimo fosse interessato procederebbe, durante l'intervento stesso, all'asportazione dei linfonodi ascellari, con conseguenti terapie ancora da definire. A tal proposito vorrei sapere da lei le caratteristiche di questo tumore e quali le terapie da seguire dopo l'intervento, nell'uno o nell'altro caso. Sono tutti dubbi e domande che ci portiamo dentro, non avendole poste nella sede opportuna,in quanto sopraffatti dall'esito comunicato.Vorrei inoltre sapere se sia opportuno dopo l'intervento, rivolgersi,se necessario, a centri più specializzati in campo oncologico. Ringraziandola nuovamente, la saluto cordialmente, col desiderio di rimanere in contatto con lei per la successive fasi di questo percorso.
la ringrazio molto per la risposta sollecita: un aiuto che in questo momento ci è di grande conforto. Il chirurgo ha consigliato, con un nuovo intervento, di asportare altro tessuto con tecnica conservativa e di verificare, come da lei confermato, lo stato del linfonodo sentinella. Se quest'ultimo fosse interessato procederebbe, durante l'intervento stesso, all'asportazione dei linfonodi ascellari, con conseguenti terapie ancora da definire. A tal proposito vorrei sapere da lei le caratteristiche di questo tumore e quali le terapie da seguire dopo l'intervento, nell'uno o nell'altro caso. Sono tutti dubbi e domande che ci portiamo dentro, non avendole poste nella sede opportuna,in quanto sopraffatti dall'esito comunicato.Vorrei inoltre sapere se sia opportuno dopo l'intervento, rivolgersi,se necessario, a centri più specializzati in campo oncologico. Ringraziandola nuovamente, la saluto cordialmente, col desiderio di rimanere in contatto con lei per la successive fasi di questo percorso.
[#5]
Ex utente
Mi scusi ancora ma vorrei sapere se esiste un limite temporale entro il quale deve essere effettuato il secondo intervento, visto che il primo intervento risale al 29 luglio, i risultati istologici sono arrivati il 14 agosto e stante il periodo feriale, non sappiamo in che giorno di settembre verrà operata. Ho visto inoltre in tv una trasmissione sull'argomento, nella quale si effettuava una radioterapia locale in sede di intervento, perchè più efficace e sostitutiva o riduttiva di successive terapie. Si tratta di metodiche innovative più efficaci? La ringrazio molto e la saluto.
[#7]
Ex utente
Grazie ancora! Ci rimane però il timore che il tempo che sta trascorrendo tra i due interventi (così come quello trascorso tra gennaio e luglio!) possa complicare la situazione...Cosa ne pensa? La aggiornerò comunque dopo l'intervento. Ringraziandola per il servizio che offre, la saluto.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 10.4k visite dal 20/08/2008.
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