Patologia mammella: spiegazioni contraddittorie e esiti quadrantectomia

Nel 2010,a 50 anni, faccio la prima mammografia (screening in asintomatico): la diagnostica per immagini (rx e successiva eco) rileva un nodulo di 10mm sospetto.
L'agoaspirato (FNA) eseguito pochi giorni dopo risulta un C5 suggestivo per carcinoma grado 3. Le trascrivo la descrizione morfologica:
numerosi elementi marcatamente atipici, in aggregati tridimensionali irregolari, poco coesivi, sullo sfondo di abbondante sangue
Due mesi dopo faccio l'intervento: quadrantectomia e BLS. 62 giorni dopo l'operazione mi consegnano l'istologico sul pezzo operatorio:
adenosi sclerosante nodulare di 8mm costituita da proliferazione di piccoli tubuli dotati di elementi mioepiteliali in stroma fibroso con microcalcificazioni talvolta con aspetti secretivi e di lieve atipia; adenosi, iperplasia duttale, microcisti e metaplasia apocrina in tutti gli altri campioni rappresentativi di tutto il campione chirurgico. Non espressioni di neoplasia epiteliale maligna.
Mi dicono che avrei comunque dovuto togliere il nodulo e queste sono le spiegazioni fornite
senologo: l'adenosi sclerosante ha potenzialità evolutive
radiologo: l'iperplasia duttale non poteva restare lì
oncologa:c 'erano cellule sospette e non ci abbiamo pensato due volte...
Comunque si raccomandano di presentarmi ai controlli futuri ma passano i mesi, 6, 12 , 18 e non mi richiamano. E inizio a pensare e a indagare per conto mio, tanto nessun medico, nemmeno gli amici, mi dava una mano. Giungo alle seguenti conclusioni: non avevo niente di potenzialmente evolutivo, ma una situazione che mi espone a un rischio maggiore dell'ordine del 2-3% di avere un tumore maligno, situazione che resta dopo l'intervento visto che l'adenosi e l'iperplasia sono presenti nel tessuto asportato intorno al nodulo e quindi forse anche al di là di quanto asportato (forse anche nell'altra mammella). E' così?
Il citologico era plausibilmente un C1 per la presenza di sangue e comunque l'adenosi sclerosante come caso di overlap citomorfologico avrebbe dovuto dare un C3 o un C4. Avrei dunque dovuto fare una biopsia percutanea tru-cut o meglio una VAB con mammotone. Giusto? E qui mi fermo. Cosa ci si poteva aspettare più realisticamente un B2 o un B3? In caso di B3 avrei dovuto fare una exeresi chirurgica anche in assenza di altri fattori di rischio (familiarità ecc)?
Ultima domanda: ho ancora, dopo più di quattro anni, dolori al seno, sia in corrispondenza della cicatrice dove c'è una retrazione cutanea quando sollevo il braccio (aderenza?) sia lungo il percorso dei vasi linfatici:ho avuto una linfangite un mese circa dopo l'operazione, curata tardivamente, e adesso sento dolore come di 'aghi spuntati' alla minima pressione, anche al variare della pressione atmosferica. Ciò mi rende difficile trovare una posizione per dormire. C'è qualche analisi che si può fare per capire cosa c'è e eventualmente una cura? Si può fare la mammografia in anestesia locale? Non ne ho più fatte da allora.
Grazie mille per la vostra attenzione
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Se ho compreso bene credo che il problema possa essere molto semplificato.

>>Nel 2010,a 50 anni, faccio la prima mammografia (screening in asintomatico): la diagnostica per immagini (rx e successiva eco) rileva un nodulo di 10mm sospetto.
L'agoaspirato (FNA) eseguito pochi giorni dopo risulta un C5 suggestivo per carcinoma grado 3. >>

Qualsiasi chirurgo al mondo avrebbe fatto quel che è stato fatto, soprattutto con un C5. Purtroppo esistono nella diagnostica anche i falsi positivi per fortuna molto rari.

Anche se poi non c'era un tumore...e buon per Lei (^____^), che non deve fare alcuna terapia.

Tutte le altre spiegazioni credo che siano servite non a rassicurarla ma ad accrescerle paradossalmente i suoi dubbi. Ho compreso bene ?

E purtroppo ...quando piove sul bagnato....ha avuto anche una linfangite che è curabile, non certamente con un consulto a distanza.

Tanti saluti
[#2]
Utente
Utente
Gentile Dott Catania,
la ringrazio per la sua attenzione e celere risposta. Mi permetto un'osservazione: non avere un carcinoma è una fortuna immensa di cui ero perfettamente consapevole anche prima di scriverle, speriamo che questa fortuna continui...
Grazie ancora e cordiali saluti
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