Microcalcificazioni pleommorfe
salve dottore mia madre signora di 54 anni fumatrice,è da diversi anni che non faceva una mammografia.
ieri si è recata qui a roma in un ospedale e questo è il risultato della mammografia più eco mammaria.
REFERTO:
Mammelle a struttura prevalentemente fibroghiandolare.
Precedenti esami non portati in visione.
Nel quadrante supero-mediale di dx si evidenzia un cluster di microcalcificazioni pleomorfe meritevoli di approfondimento diagnostico con esame bioptico.
Un altro raggruppamento di microcalcificazioni puntiformi si osserva QSE di sn.
Non evidenti lesioni proliferative sospette.
Formazioni cistiche sub centimetriche omolaterali.
Non evidenti formazioni solide ecograficamente apprezzabili.
Modica ectasia duttale bilaterale.
Linfonodi di nomale aspetto ecografico nei cavi ascellari.
Si consiglia approfondimento diagnostico con VAB stereotassico delle microcalcificazioni descritte a destra in appuntamento per il giorno 2 4.
Dottore dobbiamo preoccuparci ? lei cosa ne pensa?. E perché la biopsia solo a dx visto che le calcificazioni ci sono anche a sinistra ?
GRAZIE.
ieri si è recata qui a roma in un ospedale e questo è il risultato della mammografia più eco mammaria.
REFERTO:
Mammelle a struttura prevalentemente fibroghiandolare.
Precedenti esami non portati in visione.
Nel quadrante supero-mediale di dx si evidenzia un cluster di microcalcificazioni pleomorfe meritevoli di approfondimento diagnostico con esame bioptico.
Un altro raggruppamento di microcalcificazioni puntiformi si osserva QSE di sn.
Non evidenti lesioni proliferative sospette.
Formazioni cistiche sub centimetriche omolaterali.
Non evidenti formazioni solide ecograficamente apprezzabili.
Modica ectasia duttale bilaterale.
Linfonodi di nomale aspetto ecografico nei cavi ascellari.
Si consiglia approfondimento diagnostico con VAB stereotassico delle microcalcificazioni descritte a destra in appuntamento per il giorno 2 4.
Dottore dobbiamo preoccuparci ? lei cosa ne pensa?. E perché la biopsia solo a dx visto che le calcificazioni ci sono anche a sinistra ?
GRAZIE.
[#1]
Non c'è ragione di preoccuparsi perché si tratta di cluster molto piccoli. Se sia necessaria la microbiopsia anche a sinistra lo deve decidere il radiologo nel caso che le consideri dubbie-sospette. Se il consiglio è stato dato solo per la mammella destra evidentemente sono state valutate come benigne quelle di sinistra. A distanza ovviamente non posso essere preciso.
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame citoistologico, che può essere ottenuto con una agobiopsia ecoguidata (se rilevato dalla ecografia) o con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
Tanti saluti
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame citoistologico, che può essere ottenuto con una agobiopsia ecoguidata (se rilevato dalla ecografia) o con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
Tanti saluti
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