la paura.....della paura,
Salve Dr. Catania, il titolo di questo post è una perifrasi da lei sensibimente spesso usata, per chi, come me ha passato il trauma del cancro, ed è ancora in viaggio...La mia oncologa, quando ci siamo salutate e fatti gli auguri di Natale, mi disse, spero che il 2014 sia un anno leggero per lei, quello che si lascia alle spalle è stato pesantissimo, ma lei neanche se ne è accorta. E questo è vero, ho fatto tutto ciò che dovevo fare, chemio, radio, ho subito paure, ansie, fastidi, ma adesso sto per arrivare alla fine delle cure e questo mi terrorizza. Ho iniziato il follow-up sono andati bene eco epatica, rx torace e scintigrafia ossea. Mi terrorizza sottopormi a mammografia ed eco mammaria, ma supererò la paura. A fine aprile ultima dose di Herceptin, e non posso pensare di essere indifesa, mi sento come una neopatentata che guiderà da sola la prima volta. Ho la sensazione di chi si trova sotto tiro dei cecchini e non sa come ripararsi. Ho ripreso acorrere, in casa ho un tapi-roulant, avevo alti i valori dei frassi (colesterolo & co), e sapendo che certe patologie aiutano i tumori, sto mangiando benissimo, privilegiando legumi, verdura e frutta. La carne mi piace poco. Insomma fisicamente lo dicono le analisi, sto bene. Ma come?? Come superare il terrore di riammalarmi. Ho letto il forum che lei consiglia, ma anche se parlo spesso con chi ha subito quello che ho subito io, o lo sta affrontando, il fatto di avere la paura in comune, non mi aiuta. Il mio oncologo è una persona empatica, come lei. Non mi ha MAI detto :"lei guarirà",ma mi ha sempre detto:"abbiamo fatto in modo che lei fosse curata nel migliore dei modi e lei è stata positiva e propositiva", non pensi a cretinaggini, non pensi che a stare bene e ad andare avanti come ha fatto finora, e se ha qualche pensiero ossessivo, me lo dica". Non voglio né psico.oncoligi e neanche psicofarmaci, Ia mia copertina di Linus è Xanax 0,25mg che preso la sera mi fa addormentare di botto. Ecco, sto per arrivare alla fermata e devo trovare la volontà per non pensare a quello che potrebbe succedere..facendo il follow up si incontrano persone che hanno avuto ricadute, recidive, metastasi, cerco di pensare che a me non succederà.. Ma 'è un modo? La ringrazio se vorrà leggermi e rispondermi
[#1]
Io veramente le avevo proposto di riprendere a fare sport che mi sembrava uno degli interessi prioritari della sua vita.
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/341226-sport-cancro-e-dottor-catania.html
>>Il mio oncologo è una persona empatica, come lei. Non mi ha MAI detto :"lei guarirà",ma mi ha sempre detto:"abbiamo fatto in modo che lei fosse curata nel migliore dei modi e lei è stata positiva e propositiva", non pensi a cretinaggini (*), non pensi che a stare bene e ad andare avanti come ha fatto finora>>
Come se fosse facile sapere come si "faccia a star bene ed andare avanti "come ha fatto finora "....
Come ha fatto finora sarebbe il modo giusto ?
Evidentemente no se no non sarebbe qui a scrivere le stesse cose. La rimozione rimanda il problema ed ha lo stesso effetto di una bella bottiglia di un buon vino che per oggi ci consente di non confrontarci con le nostre paure....ma domani sera ne occorrerebbe una altra....e così giorno dopo giorno.
>>facendo il follow up si incontrano persone che hanno avuto ricadute, recidive, metastasi, cerco di pensare che a me non succederà
>>
Basta il pensiero che " a me non succederà" per gestire efficacemente la paura ?
O forse è più utile confrontarsi con quelle persone che non trasmettono il contagio della paura ?
Può darsi comunque che basti rimuovere, ma nella mia esperienza ci sono troppi segnali del corpo e dubbi che riportano a galla la paura originale. Io resto convinto come Lei che non servano psiconcologi o psicofarmaci, ma neanche che basti rimuovere....
Noi abbiamo scelto la strada della condivisione convinti che questo problema non possa essere risolto DA SOLI.
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/menu_ragazzefuoridiseno.htm
In ogni caso rispetto al 100% il suo parere che ovviamente non condivido. Ma questo non controindica che possa esporlo, perché si riferisce ad un aspetto molto interessante delle reazioni post-cancro, nella discussione che già Le avevo indicato
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
Tanti saluti
(*) e quale sarebbero le cretinaggini ? No, forse con il suo oncologo la pensiamo diversamente su tutta la storia dell'universo (^___^)
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/341226-sport-cancro-e-dottor-catania.html
>>Il mio oncologo è una persona empatica, come lei. Non mi ha MAI detto :"lei guarirà",ma mi ha sempre detto:"abbiamo fatto in modo che lei fosse curata nel migliore dei modi e lei è stata positiva e propositiva", non pensi a cretinaggini (*), non pensi che a stare bene e ad andare avanti come ha fatto finora>>
Come se fosse facile sapere come si "faccia a star bene ed andare avanti "come ha fatto finora "....
Come ha fatto finora sarebbe il modo giusto ?
Evidentemente no se no non sarebbe qui a scrivere le stesse cose. La rimozione rimanda il problema ed ha lo stesso effetto di una bella bottiglia di un buon vino che per oggi ci consente di non confrontarci con le nostre paure....ma domani sera ne occorrerebbe una altra....e così giorno dopo giorno.
>>facendo il follow up si incontrano persone che hanno avuto ricadute, recidive, metastasi, cerco di pensare che a me non succederà
>>
Basta il pensiero che " a me non succederà" per gestire efficacemente la paura ?
O forse è più utile confrontarsi con quelle persone che non trasmettono il contagio della paura ?
Può darsi comunque che basti rimuovere, ma nella mia esperienza ci sono troppi segnali del corpo e dubbi che riportano a galla la paura originale. Io resto convinto come Lei che non servano psiconcologi o psicofarmaci, ma neanche che basti rimuovere....
Noi abbiamo scelto la strada della condivisione convinti che questo problema non possa essere risolto DA SOLI.
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/menu_ragazzefuoridiseno.htm
In ogni caso rispetto al 100% il suo parere che ovviamente non condivido. Ma questo non controindica che possa esporlo, perché si riferisce ad un aspetto molto interessante delle reazioni post-cancro, nella discussione che già Le avevo indicato
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
Tanti saluti
(*) e quale sarebbero le cretinaggini ? No, forse con il suo oncologo la pensiamo diversamente su tutta la storia dell'universo (^___^)
[#2]
Utente
gentile dr Catania,
forse non ho reso quello che volevo dire. Lo sport ho iniziato a farlo da diversi mesi, mesi, in più ho un tapis-roulant per allenarmi quando è freddo o quando piove. ma è proprio quel confrontarmi con quelle persone che .-non trasmettono paura-. che mi spiazza, non riesco a fare tesoro di certe storie, o certe frasi, o certi racconti, non riesco ad ascoltarle...
. Ad esempio c'è da iscriversi ad una maratona a giugno, lo farò assolutamente sì, ma dentro di me arriva inesorabile la domanda"Sarò in condizioni di correre a giugno"? Questo è, forse è che nella vita a parole vedo il bicchiere mezzo pieno, ma poi nella realtà lo vedo mezzo vuoto. Tutto qui. Un caro saluto
forse non ho reso quello che volevo dire. Lo sport ho iniziato a farlo da diversi mesi, mesi, in più ho un tapis-roulant per allenarmi quando è freddo o quando piove. ma è proprio quel confrontarmi con quelle persone che .-non trasmettono paura-. che mi spiazza, non riesco a fare tesoro di certe storie, o certe frasi, o certi racconti, non riesco ad ascoltarle...
. Ad esempio c'è da iscriversi ad una maratona a giugno, lo farò assolutamente sì, ma dentro di me arriva inesorabile la domanda"Sarò in condizioni di correre a giugno"? Questo è, forse è che nella vita a parole vedo il bicchiere mezzo pieno, ma poi nella realtà lo vedo mezzo vuoto. Tutto qui. Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3k visite dal 12/02/2014.
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