Dolore al capezzolo sinistro
Buon giorno sono la mamma di una ragazza di 17 anni. Dal mese di giugno del 2013 dopo una visita dalla ginecologa presso il consultorio familiare ha iniziato a prendere la pillola anticoncezionale la Yaz. E' da un paio di giorno che sente sporadicamente delle piccole fitte al capezzolo sinistro. Le volevo chiedere un consulto a riguardo. La ringrazio anticipatamente e Le porgo i migliori, cordiali saluti.
[#1]
Il fastidio al capezzolo può essere collegato alla stimolazione ormonale della Yaz, e quindi non mi preoccuperei molto.
Ovviamente il controllo clinico e strumentale (mammografia ed ecografia) se non fatto da tempo comunque deve essere fatto.
Ovviamente il controllo clinico e strumentale (mammografia ed ecografia) se non fatto da tempo comunque deve essere fatto.
Dr. GIANFRANCO CONTI
[#2]
Cara utente,
sarebbe corretto eseguire sempre un'ecografia mammaria prima di iniziare una terapia estroprogestimica, soprattutto per una ragazza così giovane.
La mammografia non credo sia indicata data la giovane età di tua figlia.
Se l'eco mammaria risultasse negativa puoi farti consigliare da un senologo di riferimento
un'eventuale terapia antinfiammatoria, oltre all'interruzione/ sostituzione dell'attuale contraccettivo .
Saluti!
sarebbe corretto eseguire sempre un'ecografia mammaria prima di iniziare una terapia estroprogestimica, soprattutto per una ragazza così giovane.
La mammografia non credo sia indicata data la giovane età di tua figlia.
Se l'eco mammaria risultasse negativa puoi farti consigliare da un senologo di riferimento
un'eventuale terapia antinfiammatoria, oltre all'interruzione/ sostituzione dell'attuale contraccettivo .
Saluti!
Dr.ssa Barbara Badolati
[#3]
sono d'accordo con quanto afferma la Collega Dott.ssa Barbara: sarebbe stato corretto effettuare una visita senologica ed una ecografia mammaria prima di iniziare la terapia estroprogestinica.
La mammografia non è indicata trattandosi di una giovane di 17 anni mentre una blanda terapia antinfiammatoria potrebbe eliminare la sintomatologia. In caso contrario interruzione/sostituzione dell'attuale contraccettivo.
Cordialmente
dott. Attilio Leotta
La mammografia non è indicata trattandosi di una giovane di 17 anni mentre una blanda terapia antinfiammatoria potrebbe eliminare la sintomatologia. In caso contrario interruzione/sostituzione dell'attuale contraccettivo.
Cordialmente
dott. Attilio Leotta
Dr. ATTILIO LEOTTA
[#4]
Mi scuso con la paziente che ha chiesto il consulto e con i colleghi.
Avevo capito che alla signora, madre della ragazza, avevano prescritto la terapia estro-progestinica.
Ovviamente alla ragazza non è indicata l'esame mammografico.
Certamente sarebbe corretto fare una ecografia mammaria per escludere la presenza di fibroadenomi, noduli solidi benigni, che in alcuni casi potrebbero subire una crescita dalla stimolazione ormonale.
Per quanto riguarda il fastidio al capezzolo, molto spesso all'inizio di una terapia ormonale estro-progestina viene segnalato tale sintomo.
Sei il fastidio è importante una terapia antinfiammatoria po' essere indicato.
Dr. Conti Gianfranco
Avevo capito che alla signora, madre della ragazza, avevano prescritto la terapia estro-progestinica.
Ovviamente alla ragazza non è indicata l'esame mammografico.
Certamente sarebbe corretto fare una ecografia mammaria per escludere la presenza di fibroadenomi, noduli solidi benigni, che in alcuni casi potrebbero subire una crescita dalla stimolazione ormonale.
Per quanto riguarda il fastidio al capezzolo, molto spesso all'inizio di una terapia ormonale estro-progestina viene segnalato tale sintomo.
Sei il fastidio è importante una terapia antinfiammatoria po' essere indicato.
Dr. Conti Gianfranco
[#5]
Gentile signora,
Il dolore mammario è quasi sempre funzionale (specie nella giovane) o riflesso (specie nell’anziana) ma in molti casi la mastalgia resta un mistero.
Pertanto, mettendomi nei suoi panni dalle scarne informazioni che allega provo a riassumere cosa farei io se avessi una figlia di 17 anni con la sintomatologia descritta “……da un paio di giorni che sente sporadicamente delle piccole fitte al capezzolo sinistro"
1 ) Farei una ecografia se presentasse un rischio elevato familiare, e anche perchè prima di iniziare una terapia ormonale sarebbe meglio prescriverla.
2) NON FAREI ASSOLUTAMENTE ALTRO …OLTRE A RASSICURARLA.
Una visita per conferma può senz’altro facilitare questa opera di rassicurazione.
a) Perché a 17 anni il tumore del seno è descritto solo in casi anneddotici, al di fuori delle famiglie con mutazioni genetiche. Tra l’altro l’associazione tumore-dolore prima della menopausa è pressochè inesistente.
Il primo farmaco è pertanto la RASSICURAZIONE . Nell’80-85% dei casi la semplice rassicurazione da parte del medico è sufficiente perché terapeutica (Pye 1985, Holland, 1994, Fox 1997). Sapere che la causa del dolore non è un cancro tranquillizza la paziente e/o l’aiuta a convivere con il disturbo.
b) Abbiamo scritto che le cause posso essere tante. Molte invocate e poche dimostrate. E’ probabile che l’azione degli estrogeni non bilanciata dal progesterone agisca a livello periferico evocando modificazioni fisiche quali la ritenzione idrica con edema localizzato e tensione mammaria che determinano il quadro clinico. In alcuni casi esiste una iperprolattinemia latente.
E chi lo dice che nel caso di sua figlia la causa sia "ormonale" o provocata dalla somministrazione della pillola la cui somministrazione è iniziata NEL MESE DI GIUGNO 2013 (8 mesi fa !!!!!!), solo sulla base delle scarsissime informazioni che ci ha allegato?
c) C’è larghissimo, ma ingiustificato, consumo di antinfiammatori nella cura del dolore mammario. Il dolore infiammatorio è più infrequente di quanto si creda ed è sempre, almeno tardivamente, associato a segni superficiali di flogosi e tende ad essere costante, intenso sino a disturbare il sonno, monolaterale, con o senza pulsatilità, talvolta associato a febbre. Perché “disinfiammare” se non c’è infiammazione ?
Mi scuso per la semplificazione dal medichese all'italiano .
Non c’è alcuna evidenza sull’utilità degli antinfiammatori in assenza di infiammazione anche se molti li prescrivono. Talvolta risultano apparentemente efficaci nelle mastalgie extramammarie, ma perché curano cause che risiedono AL DI FUORI DELLA MAMMELLA.
Si associano alla rassicurazione comunque alcuni consigli di ordine generale che possono migliorare significativamente la sintomatologia, anche se le manipolazioni dietetiche sono generalmente difficili da attuare.*Ridurre l’assunzione di metilxantine (caffè, thè, cioccolato, cola),*Indossare reggiseno protettivi nel corso di attività fisiche,*Ridurre la quota di grassi alimentari (< 15% delle calorie totali per 6 mesi)
Se lo desidera potrebbe approfondire questi temi su
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/i%20dolori%20al%20seno.htm
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/34-cura-del-sintomo-dolore-mammario-e-tensione-mammaria.html
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/dolore%20al%20seno...di%20comp
Talvolta anche la semplice scelta di un reggiseno adeguato può essere utile, per quanto possa sembrare paradossale
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/15-il-reggiseno-uno-strumento-diabolico-ma-utile-per-la-salute.html
Tanti saluti
Il dolore mammario è quasi sempre funzionale (specie nella giovane) o riflesso (specie nell’anziana) ma in molti casi la mastalgia resta un mistero.
Pertanto, mettendomi nei suoi panni dalle scarne informazioni che allega provo a riassumere cosa farei io se avessi una figlia di 17 anni con la sintomatologia descritta “……da un paio di giorni che sente sporadicamente delle piccole fitte al capezzolo sinistro"
1 ) Farei una ecografia se presentasse un rischio elevato familiare, e anche perchè prima di iniziare una terapia ormonale sarebbe meglio prescriverla.
2) NON FAREI ASSOLUTAMENTE ALTRO …OLTRE A RASSICURARLA.
Una visita per conferma può senz’altro facilitare questa opera di rassicurazione.
a) Perché a 17 anni il tumore del seno è descritto solo in casi anneddotici, al di fuori delle famiglie con mutazioni genetiche. Tra l’altro l’associazione tumore-dolore prima della menopausa è pressochè inesistente.
Il primo farmaco è pertanto la RASSICURAZIONE . Nell’80-85% dei casi la semplice rassicurazione da parte del medico è sufficiente perché terapeutica (Pye 1985, Holland, 1994, Fox 1997). Sapere che la causa del dolore non è un cancro tranquillizza la paziente e/o l’aiuta a convivere con il disturbo.
b) Abbiamo scritto che le cause posso essere tante. Molte invocate e poche dimostrate. E’ probabile che l’azione degli estrogeni non bilanciata dal progesterone agisca a livello periferico evocando modificazioni fisiche quali la ritenzione idrica con edema localizzato e tensione mammaria che determinano il quadro clinico. In alcuni casi esiste una iperprolattinemia latente.
E chi lo dice che nel caso di sua figlia la causa sia "ormonale" o provocata dalla somministrazione della pillola la cui somministrazione è iniziata NEL MESE DI GIUGNO 2013 (8 mesi fa !!!!!!), solo sulla base delle scarsissime informazioni che ci ha allegato?
c) C’è larghissimo, ma ingiustificato, consumo di antinfiammatori nella cura del dolore mammario. Il dolore infiammatorio è più infrequente di quanto si creda ed è sempre, almeno tardivamente, associato a segni superficiali di flogosi e tende ad essere costante, intenso sino a disturbare il sonno, monolaterale, con o senza pulsatilità, talvolta associato a febbre. Perché “disinfiammare” se non c’è infiammazione ?
Mi scuso per la semplificazione dal medichese all'italiano .
Non c’è alcuna evidenza sull’utilità degli antinfiammatori in assenza di infiammazione anche se molti li prescrivono. Talvolta risultano apparentemente efficaci nelle mastalgie extramammarie, ma perché curano cause che risiedono AL DI FUORI DELLA MAMMELLA.
Si associano alla rassicurazione comunque alcuni consigli di ordine generale che possono migliorare significativamente la sintomatologia, anche se le manipolazioni dietetiche sono generalmente difficili da attuare.*Ridurre l’assunzione di metilxantine (caffè, thè, cioccolato, cola),*Indossare reggiseno protettivi nel corso di attività fisiche,*Ridurre la quota di grassi alimentari (< 15% delle calorie totali per 6 mesi)
Se lo desidera potrebbe approfondire questi temi su
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/i%20dolori%20al%20seno.htm
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/34-cura-del-sintomo-dolore-mammario-e-tensione-mammaria.html
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/dolore%20al%20seno...di%20comp
Talvolta anche la semplice scelta di un reggiseno adeguato può essere utile, per quanto possa sembrare paradossale
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/15-il-reggiseno-uno-strumento-diabolico-ma-utile-per-la-salute.html
Tanti saluti
[#6]
Gent.le signora, giornalmente vedo ragazze dell'età di sua figlia con dolore mammario che viene, dalle giovani pazienti, collegato alle cause più diverse tra cui anche l'assunzione della pillola.
E' assolutamente normale e non richiede nessun trattamento.
Mi sorprende che il medico che ha prescritto la pillola non le abbia anche illustrato la possibiità di insorgenza di un pò di dolore al seno.
Esami strumentali non sono nè previsti nè indicati a 17 anni. Creano soltanto agitazione e a volte possono innnescare un meccanismo di rifiuto ed un allontanamento delle ragazze, da futuri e corretti controlli di prevenzione oncologica.
In caso di assunzione della pillola per sei/otto mesi, è opportuno consigliare l'autopalpazione periodica e se la giovanissima paziente lo richiede o se insorgono disturbi particolarmente intensi e continui, anche un controllo ecografico del seno.
Cordialmente.
E' assolutamente normale e non richiede nessun trattamento.
Mi sorprende che il medico che ha prescritto la pillola non le abbia anche illustrato la possibiità di insorgenza di un pò di dolore al seno.
Esami strumentali non sono nè previsti nè indicati a 17 anni. Creano soltanto agitazione e a volte possono innnescare un meccanismo di rifiuto ed un allontanamento delle ragazze, da futuri e corretti controlli di prevenzione oncologica.
In caso di assunzione della pillola per sei/otto mesi, è opportuno consigliare l'autopalpazione periodica e se la giovanissima paziente lo richiede o se insorgono disturbi particolarmente intensi e continui, anche un controllo ecografico del seno.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 37.3k visite dal 15/01/2014.
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