Carcinoma lobulare infiltrante pt3 (8cm)

Salve,
Ho 37 anni e mi ritrovo a scrivervi perché in 20 giorni la mia vita è cambiata e sono stata catapultata in questa realtà che ancora devo accettare e comprendere.
Dieci giorni fa sono stata operata al seno con mastectomia NS e ieri ho ricevuto l`esito dell'esame istologico...ci chiedo di spiegarmelo perché ho una paura matta e la visita con l'oncologo è stata fissata per il 12 novembre e vorrei capire se devo invece cercare una soluzione a più breve termine.
L'esito dell'esame dice:
Carcinoma lobulare infiltrante pt3 (8cm), pN2a (10/18), G3, ER e PgR: neg, ki67: 65%, Her2: 0 prevalentemente di tipo pleomorfo, scarsamente differenziato con prevalente componente neoplasia lobulare in situ (LIN3) con necrosi centrale. La componente in situ giunge in stretta prossimità (<1mm) dal margine di resezione retroareolare (<1mm)
Metastasi linfonodali di carcinoma in 7 linfonodi, indenni da metastasi i rimanenti linfonodi esaminati.
Metastasi linfonodale di carcinoma al linfonodo sentinella.
Metastasi linfonodali di carcinoma nei due linfonodi (linfonodi di Rotter).
Assetto recettoriale ed indice di proliferazione: negativa la ricerca recettori in tra nucleari per estrogeno (clone SP1) e per progesterone (clone 1E2) nelle cellule neoplastiche.
Assenza di immunoreattività di membrana per Her2/neu (antisiero policlonale DAKO) nelle cellule neoplastiche.
Indice di proliferazione della popolazione neoplastica (ki-67) (clone 39-9): 65%
Grado di differenziazione G3
Stadiazione istopatologica (TNM 7th ed): pt3, pN2a.
Ci ringrazio in anticipo
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Trattandosi di un "triplo negativo" con diversi fattori sfavorevoli (G3, N+ 10/18...) una terapia adiuvante sollecita è indicata. Ma vedo che per l'incontro con il suo oncologo mancano solo 10 giorni. Se riuscisse ad anticiparlo sarebbe meglio ma non certo perché ci sia una urgenza assoluta, ma perché
10 giorni di ansia in più a volte risultano insostenibili.

Questa SOSPENSIONE DEL TEMPO in compagnia delle sue paure potrebbe risultare più dolorosa e distruttiva dello stesso intervento.

Le indico una strada invece "costruttiva" che potrebbe, anzi glielo garantisco,
aiutarla ad affrontare attivamente questa attesa.

Cominci piano piano a leggere questa discussione.

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html

Lei è appena uscita dallo shock dell'intervento ed è troppo fragile per rispondere da sola alle domande che si sta rivolgendo. I suoi familiari, più preoccupati di Lei stessa, hanno bisogno anche loro di riprendersi. Pertanto sono le persone adeguate a darle conforto sì, ma allo stesso tempo sono le meno adeguate a darle il supporto che desidera. Come potrebbero del resto se anche per loro c'è davanti l'ignoto ? Ignoto non perché preoccupante ma perché ignorano non essendo addetti ai lavori.

Scoprirà e non perché lo dico io, ma con le parole di altre compagne di avventura

a) cosa sia un tumore "triplo negativo". . Nel campionario dei personaggi virtuali che scoprirà, ma esistono in carne ed ossa, ci sono diverse sue compagne di avventura che si stanno curando per un tumore triplo negativo

b) che presentare alcuni fattori sfavorevoli impone l'adozione di terapie adeguate, ma non autorizza affatto ad anticipare il testamento (^___^ ).

L'aspettiamo....anzi mi è venuta l'idea di farle scrivere (Lei resterà anonima sin che lo desidera) da loro per stanarla dalla SOSPENSIONE DEL TEMPO.

Tanti cari saluti


[#2]
Utente
Utente
Gentilissimo dottore,
a causa di problemi tecnici posso ringraziarla soltanto adesso per la celere risposta da lei fornita.
L'oncolo che mi ha visitata, mi ha poi chiamata per anticipare la prima visita al 4 e nonostante fossi arrivata "preparata" avendo letto la sua risposta, sulla tipologia di tumore che mi ha colpita, lo shock mentre spiegava termine per termine cosa avessi avuto è stato abbastanza forte, ma ha utilizzato una frase che mi ha rasserenata e che poi è stata anche confermata dagli esami (tac e scintigrafia) effettuati...nonostante fosse grande, veloce, con metastasi nei linfonodi e quant'altro, ormai non c'è più...è rinchiuso nel suo bel vasetto in anatomia patologica.
I 6 cicli di chemio che inizierò giovedì saranno a base di antracicline e taxano e saranno fatti ogni 3 settimane...
La certezza che in questo momento devo solo fare le grandi pulizie in attesa della nuocìva primavera e che non devo combattere contro nessuno mi rasserenano tanto.
Ho ricevuto parecchi messaggi in privato e il fatto di sapere di non essere sola... è vero...aiuta....e tanto
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Meno male che si sia, relativamente, rasserenata.

Insisto a partecipare su


https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html

e sono certo che mi ringrazierà.

[#4]
Utente
Utente
Gentile dottore,
Ho letto che esiste una classificazione genetica dei tripli negativi che darebbe una maggiore previsione dell'efficacia o meno della chemio, volevo chiederle se questa classificazione viene fatta di routine su tutti gli esami istologici oppure se si può fare successivamente.
E se può farsi successivamente, a chi ci si può rivolgere.

La ringrazio anticipatamente
[#5]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Ma no siamo ancora in alto mare e di classificazioni genetiche ne vengono fuori in continuazione. Ma a Lei a che servirebbe avendo già fatta o è in corso già la chemioterapia ?

Il servizio sanitario nazionale inglese ha approvato l’esame Oncotype DX, un test genetico che promette di evitare a migliaia di donne operate per un tumore al seno cicli di chemioterapia che potrebbero rivelarsi inutili. Il test verra’ messo a disposizione negli ospedali del Regno Unito.
Il test costa 2700 Euro.

In ogni caso ne parli con il suo oncologo
[#6]
Utente
Utente
Carissimo Dottore,
Non so se è corretto inserire qui la mia domanda o inserirla nel blog.

Ogni tanto come sa mi faccio prendere dalla curiosità della rete e ho trovato che con il progetto Aurora, dovrebbero iniziare dei trial clinici sui tumori metastatici.

Io essendo già stata operata e svuotata non rientro nel trial, però volevo farle una domanda che magari sembrerà banale, volevo capire se il mio tumore era un tumore metastatico linfonodale oppure se le metastasi sono da considerare solo quelle più distanti dalla sede tumorale.

La ringrazio in anticipo
[#7]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Credo che si riferiscano a sedi più lontane anche se quelle linfonodali ascellari sono delle vere metastasi, però loco-regionali.

Tanti saluti
[#8]
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta :-)
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