Dilemma: chemioterapia neoadiuvante si/no prima dell' intervento
Buonasera, sono nuova di questo forum, e pongo il seguente problema.
A 48 anni, dopo qualche episodio intermittente di lieve emissione ematica dal capezzolo destro, ho iniziato per la prima volta dei controlli al seno e purtroppo dopo visita, eco, mammografia, e prelievi istologici, e' stato confermato un cancro a destra (massa di quasi 5 cm), ed in piu' qualcosa anche al seno sinistro (che era completamente asintomatico), meno preoccupante ma comunque da trattare.
Piu' precisamente cito dai referti : per il seno destro, alla eco e mammografia .."al quadrante supero/interno esteso addensamento costituito da piu' noduli...diametro massimo 47mm fortemente sospetto in senso eteroproduttivo." Inoltre all'eco ascella destra "due linfonodi adiacenti tra loro entrambi con asse lungo circa 1 cm e corticale ispessita, sospetti"...L' agoaspirato, al QSI destra , dice "presenza CTM epiteliali..C5", mentre per il linfonodo (2 adiacenti) " T-04000 M-80013 G-F305 T-C4000 M-80013 LC LC VM".
Per quanta riguarda il seno sinistro, al quadrante supero esterno, alla mammografia sospette microcalcificazioni, e referto istopatologico da mammotome .."Iperplasia duttale atipica (DIN 1b) associata a malattia fibrocistica di tipo proliferativo con atipia epiteliale piatta, iperplasia duttale a cellula colonnari, adenosi sclerosante e metaplasia apocrina".
Detto tutto questo, vengo al dunque : dal centro oncologico cui mi sono rivolta per questi esami diagnostici (non faccio nomi, nel rispetto delle regoledel forum), so che mi aspetta una mastectomia totale destra, con eventuale dissezione ascellare, + quadrantectomia mammella sinistra; a seguire, molto probabilmente una chemioterapia. Prima di fare questo importante passo di asportazione della massa, ho deciso di fare un secondo consulto da altro specialista per avere una conferma dell' iter indicatomi ; ebbene, con una certa sorpresa, quest' ultimo mi ha proposto una variante prima dell' operazione al seno destro: previa biopsia sulla massa, da cui si vanno a ricercare una serie di parametri (circa 10) biologici predittivi e prognostici (non so esprimermi meglio), faro' una chemioterapia neoadiuvante, cioe' prima dell' operazione, mirata a ridurre la massa, in modo che se la cosa riesce (circa il 70% di probabilita') sara' salva una parte della mammella destra. Questa cosa mi ha creato un vero e proprio dilemma...si tratta di due scuole di pensiero diverse ?!
Cosa mi potete dire al riguardo ?
Grazie anticipatamente
P.S: mi e' stato detto che per entrambe le opzioni la prognosi rimane invariata...quindi in questo caso il vantaggio per me come donna sarebbe che con la neoadiuvante avrei la possibilita', alla fine, di salvare parte della ghiandola destra..comunque se non fosse invece cosi..preferisco ovviamente la mastectomia totale (comunque so' che si interviene con una ricostruzione).
A 48 anni, dopo qualche episodio intermittente di lieve emissione ematica dal capezzolo destro, ho iniziato per la prima volta dei controlli al seno e purtroppo dopo visita, eco, mammografia, e prelievi istologici, e' stato confermato un cancro a destra (massa di quasi 5 cm), ed in piu' qualcosa anche al seno sinistro (che era completamente asintomatico), meno preoccupante ma comunque da trattare.
Piu' precisamente cito dai referti : per il seno destro, alla eco e mammografia .."al quadrante supero/interno esteso addensamento costituito da piu' noduli...diametro massimo 47mm fortemente sospetto in senso eteroproduttivo." Inoltre all'eco ascella destra "due linfonodi adiacenti tra loro entrambi con asse lungo circa 1 cm e corticale ispessita, sospetti"...L' agoaspirato, al QSI destra , dice "presenza CTM epiteliali..C5", mentre per il linfonodo (2 adiacenti) " T-04000 M-80013 G-F305 T-C4000 M-80013 LC LC VM".
Per quanta riguarda il seno sinistro, al quadrante supero esterno, alla mammografia sospette microcalcificazioni, e referto istopatologico da mammotome .."Iperplasia duttale atipica (DIN 1b) associata a malattia fibrocistica di tipo proliferativo con atipia epiteliale piatta, iperplasia duttale a cellula colonnari, adenosi sclerosante e metaplasia apocrina".
Detto tutto questo, vengo al dunque : dal centro oncologico cui mi sono rivolta per questi esami diagnostici (non faccio nomi, nel rispetto delle regoledel forum), so che mi aspetta una mastectomia totale destra, con eventuale dissezione ascellare, + quadrantectomia mammella sinistra; a seguire, molto probabilmente una chemioterapia. Prima di fare questo importante passo di asportazione della massa, ho deciso di fare un secondo consulto da altro specialista per avere una conferma dell' iter indicatomi ; ebbene, con una certa sorpresa, quest' ultimo mi ha proposto una variante prima dell' operazione al seno destro: previa biopsia sulla massa, da cui si vanno a ricercare una serie di parametri (circa 10) biologici predittivi e prognostici (non so esprimermi meglio), faro' una chemioterapia neoadiuvante, cioe' prima dell' operazione, mirata a ridurre la massa, in modo che se la cosa riesce (circa il 70% di probabilita') sara' salva una parte della mammella destra. Questa cosa mi ha creato un vero e proprio dilemma...si tratta di due scuole di pensiero diverse ?!
Cosa mi potete dire al riguardo ?
Grazie anticipatamente
P.S: mi e' stato detto che per entrambe le opzioni la prognosi rimane invariata...quindi in questo caso il vantaggio per me come donna sarebbe che con la neoadiuvante avrei la possibilita', alla fine, di salvare parte della ghiandola destra..comunque se non fosse invece cosi..preferisco ovviamente la mastectomia totale (comunque so' che si interviene con una ricostruzione).
[#1]
Purtroppo senza una valutazione reale ( e quindi non a distanza) è impossibile apportare un contributo significativo per i suoi dubbi.
Le posso solo rispondere che si tratta di due opzioni entrambe corrette e si decide di volta in volta e da caso a caso.
L'ispezione delle mammelle è imprescindibile per potere prendere una decisione.
Legga
http://www.senosalvo.com/iuvante.htm
Tanti saluti
Le posso solo rispondere che si tratta di due opzioni entrambe corrette e si decide di volta in volta e da caso a caso.
L'ispezione delle mammelle è imprescindibile per potere prendere una decisione.
Legga
http://www.senosalvo.com/iuvante.htm
Tanti saluti
[#2]
Utente
Grazie Mille Dr Catania della solerte risposta.
Ho letto l' articolo.
A questo punto, mi sa che dovro' operare una scelta su una delle due strutture cui mi sono rivolta...che condizionera' la parte iniziale dell' approccio terapeutico.
Le vorrei rivolgere a questo punto qualche altro quesito, nel prosieguo di questa (inattesa..) avventura che mi aspetta :
A- nell' opzione di intervento senza neoadiuvante, sono in lista di attesa di "urgenza" (secondo il SSN) e purtroppo so che dovro' attendere circa 4-5 settimane a partire da ora...;il chirurgo che mi segue, cui ho espresso la mia perplessita' se questi tempi sono compatibili con la mia situazione, mi ha risposto in un modo che mi sembra non molto 'efficace, limpido' poiche' dice che in base alla sua esperienza casi come il mio hanno atteso 1 mese per l' intervento...ma anche "lei del resto ha deciso di farsi operare col SSN..". Io intanto, ho l' angoscia che mi assale, senza potere fare nulla nel frattempo..Mi rendo conto che le pongo un quesito difficile, ma Lei puo' dirmi qualcosa al riguardo ?
B - per il mio caso, quando e se, secondo lei, dovrei fare anche esami PET e TAC per controllare la situazione in altre sedi ?
C - parlando del periodo dopo la mastectomia, per il lato estetico (su cui finora non mi sono focalizzata molto, so solo che sara' nipple-sparing, e che che faranno un rimodellamento, anche in base alla quadrantectomia che faranno al seno sinistro), la cosa che in linea generale piu' mi chiedo e' : la presenza di protesi all' interno, o di una massa di tessuto proprio-grasso- (preso da un' altra parte del corpo), o altro ancora, il tutto per ottenere un risultato estetico il piu' vicino possibile al normale, fino a che punto non puo' interferire in alcun modo con la capacita'/necessita' di dovere fare degli esami di controllo per seguire la malattia...oppure a volte si puo' andare nell' esagerazione, pensando troppo alla necessita' di non fare sentire la donna mutilata...
Grazie ancora se potra' rispondermi.
Ho letto l' articolo.
A questo punto, mi sa che dovro' operare una scelta su una delle due strutture cui mi sono rivolta...che condizionera' la parte iniziale dell' approccio terapeutico.
Le vorrei rivolgere a questo punto qualche altro quesito, nel prosieguo di questa (inattesa..) avventura che mi aspetta :
A- nell' opzione di intervento senza neoadiuvante, sono in lista di attesa di "urgenza" (secondo il SSN) e purtroppo so che dovro' attendere circa 4-5 settimane a partire da ora...;il chirurgo che mi segue, cui ho espresso la mia perplessita' se questi tempi sono compatibili con la mia situazione, mi ha risposto in un modo che mi sembra non molto 'efficace, limpido' poiche' dice che in base alla sua esperienza casi come il mio hanno atteso 1 mese per l' intervento...ma anche "lei del resto ha deciso di farsi operare col SSN..". Io intanto, ho l' angoscia che mi assale, senza potere fare nulla nel frattempo..Mi rendo conto che le pongo un quesito difficile, ma Lei puo' dirmi qualcosa al riguardo ?
B - per il mio caso, quando e se, secondo lei, dovrei fare anche esami PET e TAC per controllare la situazione in altre sedi ?
C - parlando del periodo dopo la mastectomia, per il lato estetico (su cui finora non mi sono focalizzata molto, so solo che sara' nipple-sparing, e che che faranno un rimodellamento, anche in base alla quadrantectomia che faranno al seno sinistro), la cosa che in linea generale piu' mi chiedo e' : la presenza di protesi all' interno, o di una massa di tessuto proprio-grasso- (preso da un' altra parte del corpo), o altro ancora, il tutto per ottenere un risultato estetico il piu' vicino possibile al normale, fino a che punto non puo' interferire in alcun modo con la capacita'/necessita' di dovere fare degli esami di controllo per seguire la malattia...oppure a volte si puo' andare nell' esagerazione, pensando troppo alla necessita' di non fare sentire la donna mutilata...
Grazie ancora se potra' rispondermi.
[#3]
Tagliamo la testa al toro : se fosse una mia familiare in attesa per l'intervento per 4-5 settimane la convincerei ad optare per una neodiuvante per tante ragioni senza trascurare quelle psicologiche.
Provi a leggere con calma (perché è molto lunga) e troverà moltissime risposte alla sua "paura della paura".
Intervenga pure se si la sente di farlo. Le assicuro che non se ne pentirà
Questa è la discussione
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
Tanti saluti
Provi a leggere con calma (perché è molto lunga) e troverà moltissime risposte alla sua "paura della paura".
Intervenga pure se si la sente di farlo. Le assicuro che non se ne pentirà
Questa è la discussione
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
Tanti saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 35.8k visite dal 28/10/2013.
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