Papilloma intraduttale
Buongiorno e grazie per l'aiuto che prontamente date a chi necessita anche solo di un chiarimento. Ora vi espongo il mio problema.
Mia mamma è stata operata circa una quindicina di giorni fa per un papilloma al seno. In primo luogo,stando a cio che ha detto il senologo si trattava di una patologia benigna e infatti il dott. a proceduto alla normale operazione rimuovendo questo papilloma. Come da prassi il campione è stato esaminato e dai risultati risulta sempre un papilloma ma il medico ha detto che le cose sono messe male. E' stato molto vago e si è limitato semplicemente a dire che dovrà farsi una cura per evitare la recidiva. Noi non abbiamo ben capito a cosa si riferisse il medico e presi dallo sconforto per le sue parole non abbiamo chiesto niente e lui non ha prescritto nemmeno una cura. Ora le scrivo l'esito della biopsia,così da poter riceve anche un vostro parere.
Descrizione mascroscopica: A)Biopsia escissionale della mammella sinista (quadrante centrale) di cm 6,5x5x5, in sezione sede di alcune aree microcistiche a contenuto brunastro. B)Biopsia retroareolare costituita da un piccolo frammento. Diagnosi: Papilloma intraduttale multifocale. Parenchima mammario con quadro di malattia fibrosa della mammella, con aree di adenosi e focolai di epiteliosi intarduttale atipica. Dotti galattofori sede di iperplasia papillare nel campione bioptico retroareolare.
Dottore ci aiuti a capire meglio la situazione che abbiamo di fronte e se dobbiamo preoccuparci o possiamo stare tranquilli..
In attesa di una vostra risposta la saluto cordialmente.
Mia mamma è stata operata circa una quindicina di giorni fa per un papilloma al seno. In primo luogo,stando a cio che ha detto il senologo si trattava di una patologia benigna e infatti il dott. a proceduto alla normale operazione rimuovendo questo papilloma. Come da prassi il campione è stato esaminato e dai risultati risulta sempre un papilloma ma il medico ha detto che le cose sono messe male. E' stato molto vago e si è limitato semplicemente a dire che dovrà farsi una cura per evitare la recidiva. Noi non abbiamo ben capito a cosa si riferisse il medico e presi dallo sconforto per le sue parole non abbiamo chiesto niente e lui non ha prescritto nemmeno una cura. Ora le scrivo l'esito della biopsia,così da poter riceve anche un vostro parere.
Descrizione mascroscopica: A)Biopsia escissionale della mammella sinista (quadrante centrale) di cm 6,5x5x5, in sezione sede di alcune aree microcistiche a contenuto brunastro. B)Biopsia retroareolare costituita da un piccolo frammento. Diagnosi: Papilloma intraduttale multifocale. Parenchima mammario con quadro di malattia fibrosa della mammella, con aree di adenosi e focolai di epiteliosi intarduttale atipica. Dotti galattofori sede di iperplasia papillare nel campione bioptico retroareolare.
Dottore ci aiuti a capire meglio la situazione che abbiamo di fronte e se dobbiamo preoccuparci o possiamo stare tranquilli..
In attesa di una vostra risposta la saluto cordialmente.
Buongiorno,
Il papilloma intraduttale è una lesione benigna. Multifocale significa che tale formazione non è unica ma si trova localizzata in diverse sedi nell'ambito di un quadrante mammario .
L'epiteliosi fa parte delle alterazioni benigne che non hanno alcun significato neoplastico e che non aumentano il rischio di carcinoma. La presenza di atipie mi porta a considerare opportuno però un controllo strumentale periodico.
Tanti saluti.
Il papilloma intraduttale è una lesione benigna. Multifocale significa che tale formazione non è unica ma si trova localizzata in diverse sedi nell'ambito di un quadrante mammario .
L'epiteliosi fa parte delle alterazioni benigne che non hanno alcun significato neoplastico e che non aumentano il rischio di carcinoma. La presenza di atipie mi porta a considerare opportuno però un controllo strumentale periodico.
Tanti saluti.
Dr. Francesco Pellegrini
chirurgo senologo

Utente
grazie mille per la sua risposta...ci ha tranquillizzati moltissimo..le auguro una buona domenica
Nulla di preoccupante ma occorre una precisazione in caso di iperplasie con presenza di atipie
Se l’iperplasia è moderata il rischio aggiuntivo è del 2%, se si osservano atipie è del 4,5 %. Tuttavia esistono condizioni di sinergismo, nel senso che se la proliferazione si associa alla familiarità il rischio relativo è raddoppiato (RR=3-4), se contiene atipie associate a familiarità il rischio è triplicato (RR=9).
Importante è il fattore tempo: se entro dieci anni dalla biopsia che rivela una iperplasia con atipie non si manifesta un cancro il rischio relativo si dimezza.
I controlli sono utili ma non prevengono nulla (= Prevenzione Secondaria).
In primo luogo terrei presente le raccomandazioni sulla Prevenzione Secondaria
PREVENZIONE PRIMARIA (= stile di vita)
(Alimentazione + attività fisica)
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
che può ridurre il rischio di oltre il 50%.
Se l’iperplasia è moderata il rischio aggiuntivo è del 2%, se si osservano atipie è del 4,5 %. Tuttavia esistono condizioni di sinergismo, nel senso che se la proliferazione si associa alla familiarità il rischio relativo è raddoppiato (RR=3-4), se contiene atipie associate a familiarità il rischio è triplicato (RR=9).
Importante è il fattore tempo: se entro dieci anni dalla biopsia che rivela una iperplasia con atipie non si manifesta un cancro il rischio relativo si dimezza.
I controlli sono utili ma non prevengono nulla (= Prevenzione Secondaria).
In primo luogo terrei presente le raccomandazioni sulla Prevenzione Secondaria
PREVENZIONE PRIMARIA (= stile di vita)
(Alimentazione + attività fisica)
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
che può ridurre il rischio di oltre il 50%.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.5k visite dal 05/10/2013.
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