Follow up tumore al seno
Gentili Dottori,
mia suocera, che ha compiuto 67 anni, è un po' preoccupata, come me e mia moglie, per il follow up del suo tumore.
Questa è la storia: tumore rilevato con mammografia del 16.11.2011. TAC torace e addome e scintigrafia ossea danno esito negativo. Quadrantectomia del 18.1.2012, diagnosi: carcinoma duttale infiltrante, circa 23X17X17 mm, moderatamente differenziato, del quadrante superoesterno mammella destra. Inoltre, nodulo di mastopatia fibroadenomatoide con iperplasia duttale focalmente atipica (circa 40X13X34 mm), adenosi florida e microcalcificazioni nel frammento relativo all'ampliamento del margine verso il capezzolo, metaplasia a cellule colonnari e metaplasia apocrina.
DIFFUSIONE neoplastica parziale al linfonodo sentinella.
Prima stadiazione: pT2 pN1a (1-sn), G2, R0; Stadio IIB
ER 98%, PgR 85%, Ki-67 10%, HER-2/neu: negativo.
A febbraio 2012 subisce svuotamento ascellare del 1° e 2° livello. Diagnosi: diffusione quasi totale e con estensione agli stromi perinodali a 1 dei 17 linfonodi ascellari. Focali aree di steatonecrosi e flogosi cronica a impronta gigantocellulare degli stromi adiposi perinodali.
Terapia: chemioterapia con docetaxel e ciclo fosfamide per 4 cicli, conclusa a maggio 2012, poi radioterapia complementare e ormonoterapia con letrozolo (femara), 1 compressa al giorno per 5 anni.
Il 19.3.2012 subisce R.M. dell'addome superiore, senza e con MdC, e poi RX torace sia il 11.4.2012 che il 21.3.2012, sempre senza rilievi per lesioni focali.
Visite cliniche il 21.8.12 e 20.11.2012, no lesioni palpabili. SI CONSIGLIA VISITE CLINICHE SEMESTRALI E MAMMOGRAFIA ANNUALE.
In effetti il 11.12.2012 si sottopone a mammografia bilaterale, con esito negativo, e ad ecografia dell'addome per controllare una cisti pancreatica rilevata nella RM di marzo; la cisti è sempre uguale e non ci sono lesioni focali.
Il 2.11.2012 gli esami del sangue danno valori CEA e CA 15.3 nella norma (ma lo erano anche nel dicembre 2011). Il 18.12.2012, esame obiettivo senza variazioni rispetto a precedenti controlli, dichiarata libera da malattia. Nel 2013 ha fatto solo una visita clinica verso giugno, che non ha rilevato noduli sospetti.
Ci sembra di capire che, d'ora in poi, sarà effettuata solo una mammografia annuale e un esame esterno, forse ogni 6 mesi. Pare che questo rientri in un approccio “minimale” che ora va per la maggiore. Ma ci chiediamo: dato che i tumori al seno metastatici sembrano avere una prognosi migliore rispetto a qualche anno fa, non sarebbe meglio fare anche esami periodici come RX, ecografia, scintigrafia per rilevare eventuali metastasi? Mia suocera è un po' ansiosa e credo che apprezzerebbe questi controlli.
E poi (senza ovviamente nessuna pretesa di “preveggenza”), che cosa ci possiamo aspettare dal punto di vista prognostico... possiamo sperare bene?
Infine, le condizioni generali della mammella implicano un rischio specifico di recidiva?
Grazie mille, saluti.
mia suocera, che ha compiuto 67 anni, è un po' preoccupata, come me e mia moglie, per il follow up del suo tumore.
Questa è la storia: tumore rilevato con mammografia del 16.11.2011. TAC torace e addome e scintigrafia ossea danno esito negativo. Quadrantectomia del 18.1.2012, diagnosi: carcinoma duttale infiltrante, circa 23X17X17 mm, moderatamente differenziato, del quadrante superoesterno mammella destra. Inoltre, nodulo di mastopatia fibroadenomatoide con iperplasia duttale focalmente atipica (circa 40X13X34 mm), adenosi florida e microcalcificazioni nel frammento relativo all'ampliamento del margine verso il capezzolo, metaplasia a cellule colonnari e metaplasia apocrina.
DIFFUSIONE neoplastica parziale al linfonodo sentinella.
Prima stadiazione: pT2 pN1a (1-sn), G2, R0; Stadio IIB
ER 98%, PgR 85%, Ki-67 10%, HER-2/neu: negativo.
A febbraio 2012 subisce svuotamento ascellare del 1° e 2° livello. Diagnosi: diffusione quasi totale e con estensione agli stromi perinodali a 1 dei 17 linfonodi ascellari. Focali aree di steatonecrosi e flogosi cronica a impronta gigantocellulare degli stromi adiposi perinodali.
Terapia: chemioterapia con docetaxel e ciclo fosfamide per 4 cicli, conclusa a maggio 2012, poi radioterapia complementare e ormonoterapia con letrozolo (femara), 1 compressa al giorno per 5 anni.
Il 19.3.2012 subisce R.M. dell'addome superiore, senza e con MdC, e poi RX torace sia il 11.4.2012 che il 21.3.2012, sempre senza rilievi per lesioni focali.
Visite cliniche il 21.8.12 e 20.11.2012, no lesioni palpabili. SI CONSIGLIA VISITE CLINICHE SEMESTRALI E MAMMOGRAFIA ANNUALE.
In effetti il 11.12.2012 si sottopone a mammografia bilaterale, con esito negativo, e ad ecografia dell'addome per controllare una cisti pancreatica rilevata nella RM di marzo; la cisti è sempre uguale e non ci sono lesioni focali.
Il 2.11.2012 gli esami del sangue danno valori CEA e CA 15.3 nella norma (ma lo erano anche nel dicembre 2011). Il 18.12.2012, esame obiettivo senza variazioni rispetto a precedenti controlli, dichiarata libera da malattia. Nel 2013 ha fatto solo una visita clinica verso giugno, che non ha rilevato noduli sospetti.
Ci sembra di capire che, d'ora in poi, sarà effettuata solo una mammografia annuale e un esame esterno, forse ogni 6 mesi. Pare che questo rientri in un approccio “minimale” che ora va per la maggiore. Ma ci chiediamo: dato che i tumori al seno metastatici sembrano avere una prognosi migliore rispetto a qualche anno fa, non sarebbe meglio fare anche esami periodici come RX, ecografia, scintigrafia per rilevare eventuali metastasi? Mia suocera è un po' ansiosa e credo che apprezzerebbe questi controlli.
E poi (senza ovviamente nessuna pretesa di “preveggenza”), che cosa ci possiamo aspettare dal punto di vista prognostico... possiamo sperare bene?
Infine, le condizioni generali della mammella implicano un rischio specifico di recidiva?
Grazie mille, saluti.
[#1]
Non è un capriccio dell'oncologo fare una scelta su un follow-up "di minima"
Legga
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/67-follow-up-dopo-l-intervento-quali-sono-i-controlli-da-fare.html
Ovviamente la mammella corre un rischio "aumentato" di nuovi tumori e recidive, ma i controlli non prevengono nuovi tumori e recidive e neanche le terapie una volta sospese.
La Prevenzione Primaria riduce significativamente questi rischi. Legga
PREVENZIONE PRIMARIA (= stile di vita)
(Alimentazione + attività fisica)
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
Tanti saluti
Legga
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/67-follow-up-dopo-l-intervento-quali-sono-i-controlli-da-fare.html
Ovviamente la mammella corre un rischio "aumentato" di nuovi tumori e recidive, ma i controlli non prevengono nuovi tumori e recidive e neanche le terapie una volta sospese.
La Prevenzione Primaria riduce significativamente questi rischi. Legga
PREVENZIONE PRIMARIA (= stile di vita)
(Alimentazione + attività fisica)
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
Tanti saluti
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
grazie mille per la pronta risposta e per le utilissime indicazioni, specie quelle alimentari, che cercherò di attuare anche personalmente (avendo, tra l'altro, rimosso da un anno il mio primo fattore di rischio: fumo).
Dal primo link da Lei postato leggo un virgolettato francamente sconfortante circa l'(in)efficacia di una diagnosi precoce delle metastasi. Ne prendo atto ma un po' mi sorprende, perché avevo letto, non ricordo dove, qualche dato un po' più incoraggiante sull'evoluzione dei tumori anche metastatici al seno, e quindi pensavo all'opportunità di una diagnosi tempestiva.
La pregherei solo, se vuole, di una precisazione in relazione al secondo dei miei tre quesiti. In base alle classificazioni sul tipo di follow up che si leggono nel primo articolo, mi pare di capire che mia suocera sia nel gruppo considerato "a medio rischio". In sostanza è così? In base alla semplice esperienza e statistica e senza alcuna pretesa di "vaticinio" per in singolo caso (siete medici, non veggenti), possiamo almeno dire che siamo in una situazione abbastanza favorevole?
grazie mille per la pronta risposta e per le utilissime indicazioni, specie quelle alimentari, che cercherò di attuare anche personalmente (avendo, tra l'altro, rimosso da un anno il mio primo fattore di rischio: fumo).
Dal primo link da Lei postato leggo un virgolettato francamente sconfortante circa l'(in)efficacia di una diagnosi precoce delle metastasi. Ne prendo atto ma un po' mi sorprende, perché avevo letto, non ricordo dove, qualche dato un po' più incoraggiante sull'evoluzione dei tumori anche metastatici al seno, e quindi pensavo all'opportunità di una diagnosi tempestiva.
La pregherei solo, se vuole, di una precisazione in relazione al secondo dei miei tre quesiti. In base alle classificazioni sul tipo di follow up che si leggono nel primo articolo, mi pare di capire che mia suocera sia nel gruppo considerato "a medio rischio". In sostanza è così? In base alla semplice esperienza e statistica e senza alcuna pretesa di "vaticinio" per in singolo caso (siete medici, non veggenti), possiamo almeno dire che siamo in una situazione abbastanza favorevole?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 13.3k visite dal 30/08/2013.
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Approfondimento su Tumore al seno
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