La presenza di 3 linfonodi di 4
Gentilissimi Dottori,
scrivo per avere,se possibile,un Vostro parere circa una situazione che mi sta preoccupando non poco.
2 Anni fa mastectomia per carcinoma mammario triplo negativo con linfonodo sentinella positivo (solo quello) e conseguente asportazione della catena linfonodale ascellare.
Chemio per 6 mesi,abbastanza ben tollerata.
Controlli successivi negativi (tac,eco addome,marcatori,transvaginale,risonanza mammaria ed eco mammaria).
All'ultimo controllo pero' il radiologo segnala l'assenza di linfonodi patologicamente ingranditi in ambo i cavi ascellari ma a destra (dove avevo subito l'asportazione totale dei linfonodi) la presenza di 3 linfonodi di 4 , 4,5 e 6mm di aspetto reattivo. Utile rivalutazione tra 3 mesi.
Sono stata rassicurata dal radiologo e dall'oncologo circa la natura reattiva dei linfonodi ma io non capisco...non me li avevano asportati completamente? la risposta in merito è stata che o questi linfonodi si sono riformati per reagire alla flogosi dei recenti interventi (contestualmente alla mastectomia ho inserito espensore tissutale e circa 6 mesi fa l'ho sostituito con protesi definitive) oppure erano presenti anche prima ma il chirurgo non li ha asportati perchè non visibili.
Tuttavia nella precedente ecografia,eseguita poco prima dell'intervento di sostituzione dell'espansore,non si evidenziava la presenza degli stessi.
Ora temo una ripresa di malattia a livello ascellare,oppure che questi linfonodi si metastastatizzino nel tempo costringendomi ad un ulteriore intervento e successiva chemio.
Il radiologo dice che potrebbero anche riassorbirsi spontaneamente.
Io sono angosciata,tanto piu perchè sono seguita in un centro d'eccellenza lombardo e non capisco come cio' possa essere accaduto.
Tre mesi poi non sono tanti?
Vi prego,datemi un consulto in merito.
grazie
scrivo per avere,se possibile,un Vostro parere circa una situazione che mi sta preoccupando non poco.
2 Anni fa mastectomia per carcinoma mammario triplo negativo con linfonodo sentinella positivo (solo quello) e conseguente asportazione della catena linfonodale ascellare.
Chemio per 6 mesi,abbastanza ben tollerata.
Controlli successivi negativi (tac,eco addome,marcatori,transvaginale,risonanza mammaria ed eco mammaria).
All'ultimo controllo pero' il radiologo segnala l'assenza di linfonodi patologicamente ingranditi in ambo i cavi ascellari ma a destra (dove avevo subito l'asportazione totale dei linfonodi) la presenza di 3 linfonodi di 4 , 4,5 e 6mm di aspetto reattivo. Utile rivalutazione tra 3 mesi.
Sono stata rassicurata dal radiologo e dall'oncologo circa la natura reattiva dei linfonodi ma io non capisco...non me li avevano asportati completamente? la risposta in merito è stata che o questi linfonodi si sono riformati per reagire alla flogosi dei recenti interventi (contestualmente alla mastectomia ho inserito espensore tissutale e circa 6 mesi fa l'ho sostituito con protesi definitive) oppure erano presenti anche prima ma il chirurgo non li ha asportati perchè non visibili.
Tuttavia nella precedente ecografia,eseguita poco prima dell'intervento di sostituzione dell'espansore,non si evidenziava la presenza degli stessi.
Ora temo una ripresa di malattia a livello ascellare,oppure che questi linfonodi si metastastatizzino nel tempo costringendomi ad un ulteriore intervento e successiva chemio.
Il radiologo dice che potrebbero anche riassorbirsi spontaneamente.
Io sono angosciata,tanto piu perchè sono seguita in un centro d'eccellenza lombardo e non capisco come cio' possa essere accaduto.
Tre mesi poi non sono tanti?
Vi prego,datemi un consulto in merito.
grazie
[#1]
Tanta carne al fuoco. Andiamo in ordine
1) Non è ferquente, ma possibile che piccoli linfonodi possono restare nel contesto del tessuto adiposo ascellare e da quanto scrive è probabile che non siano stati evidenziati dalla ecografia precedente, mentre attualmente (=i linfonodi reagiscono ingrossandosi) sono più evidenziabili.
Se le caratteristiche sono di linfonodi reattivi non c'è alcuna ragione per preoccuparsi
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/63-i-linfonodi-o-linfoghiandole-le-adenopatie-ed-il-sistema-linfatico.html
2) Ritengo sbagliatissimo l'approccio con cui sta affrontando il "dopo la chirurgia" e suppongo che in considerazione della sua situazione familiare rischia di restare in perenne all'erta ad ogni notizia riportata dai media
https://www.medicitalia.it/news/senologia/3426-l-effetto-angelina-jolie-l-oroscopo-genetico-e-il-rischio-reale.html
3) Non può farne a meno di concentrare la sua attenzione sulla Prevenzione Secondaria (= controlli), ma sarebbe altrettanto importante (mammella controlaterale) che si occupasse della Prevenzione Primaria
PREVENZIONE PRIMARIA (= stile di vita)
(Alimentazione + attività fisica)
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
4) Ci sono in situazioni come la sua due malattie. La prima, il cancro, che non c'è più. E la seconda più grave...la paura del cancro. Non sempre da soli ci si riesce a tenere lontana la seconda.
Le faccio una proposta (provare per credere). Perchè non si legge a puntate questa discussione
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
a) troverà molte informazioni utili fornite da tante sue compagne di avventura.
b) la maggioranza di esse ha la sua stessa età, un triplo negativo, un rischio familiare molto alto.
Le GARANTISCO che non si pentirà di avere voluto condividere...
Mi farebbe tantissimo piacere se volesse partecipare alla discussione raccontando la sua storia.
Dovrebbe presentarsi con un nome , il suo, o se non se la sente con un nome di fantasia.
Tanti saluti
1) Non è ferquente, ma possibile che piccoli linfonodi possono restare nel contesto del tessuto adiposo ascellare e da quanto scrive è probabile che non siano stati evidenziati dalla ecografia precedente, mentre attualmente (=i linfonodi reagiscono ingrossandosi) sono più evidenziabili.
Se le caratteristiche sono di linfonodi reattivi non c'è alcuna ragione per preoccuparsi
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/63-i-linfonodi-o-linfoghiandole-le-adenopatie-ed-il-sistema-linfatico.html
2) Ritengo sbagliatissimo l'approccio con cui sta affrontando il "dopo la chirurgia" e suppongo che in considerazione della sua situazione familiare rischia di restare in perenne all'erta ad ogni notizia riportata dai media
https://www.medicitalia.it/news/senologia/3426-l-effetto-angelina-jolie-l-oroscopo-genetico-e-il-rischio-reale.html
3) Non può farne a meno di concentrare la sua attenzione sulla Prevenzione Secondaria (= controlli), ma sarebbe altrettanto importante (mammella controlaterale) che si occupasse della Prevenzione Primaria
PREVENZIONE PRIMARIA (= stile di vita)
(Alimentazione + attività fisica)
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
4) Ci sono in situazioni come la sua due malattie. La prima, il cancro, che non c'è più. E la seconda più grave...la paura del cancro. Non sempre da soli ci si riesce a tenere lontana la seconda.
Le faccio una proposta (provare per credere). Perchè non si legge a puntate questa discussione
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
a) troverà molte informazioni utili fornite da tante sue compagne di avventura.
b) la maggioranza di esse ha la sua stessa età, un triplo negativo, un rischio familiare molto alto.
Le GARANTISCO che non si pentirà di avere voluto condividere...
Mi farebbe tantissimo piacere se volesse partecipare alla discussione raccontando la sua storia.
Dovrebbe presentarsi con un nome , il suo, o se non se la sente con un nome di fantasia.
Tanti saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.8k visite dal 06/07/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore al seno
Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.