Proteina di Bence jones e risonanza magnetica mammaria con mezzo di contrasto

Gentili professori,
scrivo per conto di mia mamma, una donna di 55 anni che circa un mese fa, tramite autopalpazione, ha notato la presenza di "qualcosa" nel seno sinistro. Si è subito sottoposta ad ecografia mammaria dalla quale è emerso che potrebbe trattarsi di una cisti. Per una maggiore sicurezza, vista la profondità della stessa, l'ecografo le ha consigliato alcuni esami del sangue e una risonanza magnetica mammaria con mezzo di contrasto. Dagli esami ematici si evincono valori di azotemia e creatinina nella norma, esame emocromocitometrico anch’esso nella norma. La cosa che non la convince è il valore della proteina di Bence Jones: le catene leggere di tipo Lambda sono nella norma; quelle di tipo Kappa, così come indicato sul referto, hanno un intervallo di riferimento con punta massima 1.58 mentre il valore che mi è stato riscontrato è 2.49.
Appena giunta alla clinica nella quale si sarebbe sottoposta alla risonanza magnetica mammaria, il medico si è accorto del valore “alto” delle catene leggere di tipo Kappa e per questo motivo, non fornendole spiegazioni se non un invito a ripetere le analisi del sangue relative alle stesse proteine, dovendo utilizzare il mezzo di contrasto ha ritenuto opportuno NON eseguire la risonanza.
Tornata a casa piena di dubbi, ha fissato un appuntamento con un oncologo, secondo il quale non ci sarebbero stati problemi nell’effettuazione della risonanza magnetica mammaria con mezzo di contrasto e valore delle catene leggere di tipo Kappa alto. Non avendo risolto i dubbi, essendo invece ancora più confusa, ha raccontato tutto da un’amica infermiera (professionale con 20 anni di esperienza in vari reparti) la quale le ha detto che effettuare la risonanza magnetica mammaria con mezzo di contrasto e con la proteina di Bence Jones di tipo Kappa alta sarebbe stato pericolosissimo (potenzialmente mortale). Adesso si chiede:
1) Chi ha ragione relativamente all’effettuazione o meno della risonanza magnetica mammaria con mezzo di contrasto e valore della proteina di Bence Jones di tipo Kappa alta?
2) Le conviene ripetere le analisi del sangue per vedere se il valore anomalo della proteina di Bence Jones di tipo Kappa è ritornato nella norma?
3) Se non potesse sottoporsi alla risonanza magnetica, come potrebbe indagare sulla natura della presunta cisti?
4) Da cosa dipende e cosa comporta un alto valore della proteina di Bence Jones di tipo Kappa alta?

Vi ringrazio anticipatamente per la cortesia.

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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.5k 1.2k 61
Prima di rispondere alle sue domande vorrei dare una risposta che taglia la testa al toro.

Se c'è una diagnosi ecografica di cisti . Non si fa nulla !.

Se ci sono dubbi si fa una agobiopsia ecoguidata. Non mi sognerei MAI di chiedere una Risonanza Magnetica con mezzo di contrasto.
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Utente
Utente
Gentile dottore, grazie mille per la tempestività della risposta.
Il dubbio secondo l'ecografo c'è, perché come le spiegavo nel post precedente, la presunta cisti è posta in profondità, l'ecografia non riesce a stabilirne con certezza la natura, così da rasserenarci.
La sua contrarietà alla risonanza magnetica con mezzo di contrasto è legata esclusivamente al valore anomalo della proteina di Bence Jones di tipo Kappa oppure ad altro?

A questo faremo come ci ha consigliato lei, "taglieremo la testa al toro" e ci attiveremo per l'agobiopsia, così da fugare ogni dubbio.

La ringrazio e saluto cordialmente.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.5k 1.2k 61
Di nulla.