Carcinoma duttale infiltrante g3
A 11 mesi dall'ultima mammografia, sentendo un "fastidio interno", mi sono precipitata per effettuare un controllo. Trovato nodulo nel QSI della mammella sinistra. L'ago aspirato ne ha confermato la malignità.
Individuato il chirurgo che mi avrebbe operata, è stata fatta biopsia e nuovo ago aspirato ad un linfonodo (risultato poi negativo).
In data 23 gennaio u.s. mi è stata fatta quadrantectomia. Asportati 2 linfonodi che alla scintigrafia ascellare erano stati individuati come "sentinella". All'esame estemporaneo effettuato durante l'intervento, il più grosso dei due linfonidi è risultato negativo.
Nei giorni successivi ho effettuato scintigrafia ossea (non mi è stato ancora comunicato l'esito, ma credo sia negativo altrimenti mi sarebbe stato detto) ed ecografia addominale (negativa).
Oggi ho ritirato il risultato istologico che recita testualmente:
ajcc 2010 pT1c pNO(I-)(sn) STADIO IA G3
Recettore per l'Estrogeno (clone 1D5): percentuale cellule positive: 88
Recettore per il Progesterone (clone PgR 636): percentuale cellule positive: 88
Indice di Proliferazione (clone MIB-1): percentuale cellule positive: 36
p53 (clone DO-7): percentuale cellule positive: 31
c-erbB 2/neu (definito con colorazione immunoistochimica con anticorpo policlonale e-erbB-2 DAKO) : negativo
Positività di membrana debole e discontinua in una percentuale di cellule superiore al 10% (+1)
Sono madre single di un bambino di 9 anni, e da quando ho scoperto di avere un tumore prativamente non vivo più al solo pensiero che possa vincere lui....e lasciare mio figlio solo.....
Ringrazio anticipatamente chi mi saprà dare qualche indicazione sui seguenti aspetti:
- che terapie mi devo aspettare? A priori mi avevano parlato di Radio ed Ormonoterapia....ma ora questo G3...e i silenzi del chirurgo che sta rinviando le conclusioni all'incontro con l'oncologo...mi fa pensare che la Chemio non me la toglie nessuno... Grazie per le informazioni.
- quale è l'aspettativa di vita e la possibilità di recidive in una paziente con la mia diagnosi che si sottoponga a Chemio ed Ormonoterapia.
Al fine di una corretta valutazione, preciso di avere 44 anni, mai fumato, non bevo, ho avuto 1 gravidanza, stato di salute generale (ad eccezione del tumore) buona.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà/potrà aiutarmi a capire i possibili sviluppi.
Ginevra
Individuato il chirurgo che mi avrebbe operata, è stata fatta biopsia e nuovo ago aspirato ad un linfonodo (risultato poi negativo).
In data 23 gennaio u.s. mi è stata fatta quadrantectomia. Asportati 2 linfonodi che alla scintigrafia ascellare erano stati individuati come "sentinella". All'esame estemporaneo effettuato durante l'intervento, il più grosso dei due linfonidi è risultato negativo.
Nei giorni successivi ho effettuato scintigrafia ossea (non mi è stato ancora comunicato l'esito, ma credo sia negativo altrimenti mi sarebbe stato detto) ed ecografia addominale (negativa).
Oggi ho ritirato il risultato istologico che recita testualmente:
ajcc 2010 pT1c pNO(I-)(sn) STADIO IA G3
Recettore per l'Estrogeno (clone 1D5): percentuale cellule positive: 88
Recettore per il Progesterone (clone PgR 636): percentuale cellule positive: 88
Indice di Proliferazione (clone MIB-1): percentuale cellule positive: 36
p53 (clone DO-7): percentuale cellule positive: 31
c-erbB 2/neu (definito con colorazione immunoistochimica con anticorpo policlonale e-erbB-2 DAKO) : negativo
Positività di membrana debole e discontinua in una percentuale di cellule superiore al 10% (+1)
Sono madre single di un bambino di 9 anni, e da quando ho scoperto di avere un tumore prativamente non vivo più al solo pensiero che possa vincere lui....e lasciare mio figlio solo.....
Ringrazio anticipatamente chi mi saprà dare qualche indicazione sui seguenti aspetti:
- che terapie mi devo aspettare? A priori mi avevano parlato di Radio ed Ormonoterapia....ma ora questo G3...e i silenzi del chirurgo che sta rinviando le conclusioni all'incontro con l'oncologo...mi fa pensare che la Chemio non me la toglie nessuno... Grazie per le informazioni.
- quale è l'aspettativa di vita e la possibilità di recidive in una paziente con la mia diagnosi che si sottoponga a Chemio ed Ormonoterapia.
Al fine di una corretta valutazione, preciso di avere 44 anni, mai fumato, non bevo, ho avuto 1 gravidanza, stato di salute generale (ad eccezione del tumore) buona.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà/potrà aiutarmi a capire i possibili sviluppi.
Ginevra
[#1]
Andiamo a piccoli passi
1) Se anche il secondo linfonodo sentinella risulterà negativo, in considerazione della ormonoresponsività della malattia siamo autolizzati a suggerire un cauto ottimismo
2) In caso contrario cambierà poco ma è possibile che Le venga proposta una chemioterapia precauzionale adiuvante in considerazione del Grading G3 e dell'indice di proliferazione (> 20).
Ma anche in questo caso il quadro comunque suggerisce un cauto ottimismo
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/940-tumore-del-seno-dopo-la-chirurgia-cosa-fare.html
Ma questi provvedimenti eventuali non devono essere gli unici da prendere in considerazione perchè lo stile di vita (da trasmettere anche al suo bambino) ha la sua importanza
(Alimentazione + attività fisica)
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
Tanti auguri
1) Se anche il secondo linfonodo sentinella risulterà negativo, in considerazione della ormonoresponsività della malattia siamo autolizzati a suggerire un cauto ottimismo
2) In caso contrario cambierà poco ma è possibile che Le venga proposta una chemioterapia precauzionale adiuvante in considerazione del Grading G3 e dell'indice di proliferazione (> 20).
Ma anche in questo caso il quadro comunque suggerisce un cauto ottimismo
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/940-tumore-del-seno-dopo-la-chirurgia-cosa-fare.html
Ma questi provvedimenti eventuali non devono essere gli unici da prendere in considerazione perchè lo stile di vita (da trasmettere anche al suo bambino) ha la sua importanza
(Alimentazione + attività fisica)
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
Tanti auguri
[#2]
Utente
Gentilissimo Prof. Catania,
La ringrazio moltissimo per il Suo aiuto e per il Suo tempo.
Per maggiore completezza, includerei la diagnosi completa, in modo che Lei possa - se Lo ritiene - aggiungere o precisare qualcosa a quanto già gentilmente detto:
INIZIO TESTO
Carcinoma di tipo duttale infiltrante, NOS a crescita infiltrativa, scarsamente differenziato (Nottingham comb), caratterizzato da moderata reazione desmoplastica, modesta elastosi e modesto infiltrato mononucleato periferico e scarsa componente intraduttale.
La neoplasia si continua in un tessuto fibroso con infiltrato infiammatorio ed estesamente emorragico con formazione di pseudocisti emorragiche verosimilmente riferibile alla pregressa biopsia.
Nel restante parenchima si osservano rare immagini di atipia a sinole cellule.
Indenne il linfonodo inviato in cui si rinvengono inclusi nevici capsulari.
ajcc 2010 pT1c pNO(I-)(sn) STADIO IA G3
Recettore per l'Estrogeno (clone 1D5): percentuale cellule positive: 88
Recettore per il Progesterone (clone PgR 636): percentuale cellule positive: 88
Indice di Proliferazione (clone MIB-1): percentuale cellule positive: 36
p53 (clone DO-7): percentuale cellule positive: 31
c-erbB 2/neu (definito con colorazione immunoistochimica con anticorpo policlonale e-erbB-2 DAKO) : negativo
Positività di membrana debole e discontinua in una percentuale di cellule superiore al 10% (+1)
FINE TESTO
Vorrei inoltre chiederLe quanto potrebbe effettivamente aiutare l'adozione di una dieta alcalina. Poco prima di scoprire di avere il tumore avevo infatti casualmente letto degli interessanti articoli che parlavano del fatto che già nel 1931 lo scienziato Otto Heinrich Warburg aveva vinto un premio Nobel per aver, di fatto, scoperto la causa del cancro. Sembrerebbe infatti, stando a quanto letto, che esista una stretta relazione tra l'acidità e mancanza di ossigeno nelle cellule (da un lato) e la nascita/crescita di cellule tumorali (dall'altro). Pare infatti che un organismo sano sia alcalino, mentre le malattie ed in particolare il cancro crescano e si sviluppino in un ambiente acido e privo di ossigeno. A conferma di ciò anche la longevità di alcune popolazioni (in particolare gli Hunza, in Pakistan) che oltre a nutrirsi di prodotti della terra non raffinati, bevono un'acqua che in quella zona possiede un elevato pH (acqua alcalina), con notevole potere antiossidante.
Da 20 giorni ho acquistato uno Ionizzatore di qualità che in Giappone è considerato apparecchio elettromedicale. Oltre a trasformare l'acqua di rubinetto in acqua alcalina (l'acqua bevibile viene prodotta a pH8.5, 9 e 9.5), le attribuisce un valore antiossidante; entrambi i valori sono stati da me verificati mediante un pHmetro che misura anche l'ORP.
In poche parole...abbinando alle terapie tradizionali antitumorali (chemio/radio/ormonoterapia) un'alimentazione prevalentemente alcalina e bevendo unicamente acqua alcalina ed antiossidante, posso effettivamente dare un contributo concreto alla mia battaglia contro il cancro o queste ultime due iniziative (alimentazione ed acqua) sono abitudini assolutamente palliative che non producono alcun beneficio?
Grazie ancora per il Suo preziosissimo aiuto.
Ginevra
La ringrazio moltissimo per il Suo aiuto e per il Suo tempo.
Per maggiore completezza, includerei la diagnosi completa, in modo che Lei possa - se Lo ritiene - aggiungere o precisare qualcosa a quanto già gentilmente detto:
INIZIO TESTO
Carcinoma di tipo duttale infiltrante, NOS a crescita infiltrativa, scarsamente differenziato (Nottingham comb), caratterizzato da moderata reazione desmoplastica, modesta elastosi e modesto infiltrato mononucleato periferico e scarsa componente intraduttale.
La neoplasia si continua in un tessuto fibroso con infiltrato infiammatorio ed estesamente emorragico con formazione di pseudocisti emorragiche verosimilmente riferibile alla pregressa biopsia.
Nel restante parenchima si osservano rare immagini di atipia a sinole cellule.
Indenne il linfonodo inviato in cui si rinvengono inclusi nevici capsulari.
ajcc 2010 pT1c pNO(I-)(sn) STADIO IA G3
Recettore per l'Estrogeno (clone 1D5): percentuale cellule positive: 88
Recettore per il Progesterone (clone PgR 636): percentuale cellule positive: 88
Indice di Proliferazione (clone MIB-1): percentuale cellule positive: 36
p53 (clone DO-7): percentuale cellule positive: 31
c-erbB 2/neu (definito con colorazione immunoistochimica con anticorpo policlonale e-erbB-2 DAKO) : negativo
Positività di membrana debole e discontinua in una percentuale di cellule superiore al 10% (+1)
FINE TESTO
Vorrei inoltre chiederLe quanto potrebbe effettivamente aiutare l'adozione di una dieta alcalina. Poco prima di scoprire di avere il tumore avevo infatti casualmente letto degli interessanti articoli che parlavano del fatto che già nel 1931 lo scienziato Otto Heinrich Warburg aveva vinto un premio Nobel per aver, di fatto, scoperto la causa del cancro. Sembrerebbe infatti, stando a quanto letto, che esista una stretta relazione tra l'acidità e mancanza di ossigeno nelle cellule (da un lato) e la nascita/crescita di cellule tumorali (dall'altro). Pare infatti che un organismo sano sia alcalino, mentre le malattie ed in particolare il cancro crescano e si sviluppino in un ambiente acido e privo di ossigeno. A conferma di ciò anche la longevità di alcune popolazioni (in particolare gli Hunza, in Pakistan) che oltre a nutrirsi di prodotti della terra non raffinati, bevono un'acqua che in quella zona possiede un elevato pH (acqua alcalina), con notevole potere antiossidante.
Da 20 giorni ho acquistato uno Ionizzatore di qualità che in Giappone è considerato apparecchio elettromedicale. Oltre a trasformare l'acqua di rubinetto in acqua alcalina (l'acqua bevibile viene prodotta a pH8.5, 9 e 9.5), le attribuisce un valore antiossidante; entrambi i valori sono stati da me verificati mediante un pHmetro che misura anche l'ORP.
In poche parole...abbinando alle terapie tradizionali antitumorali (chemio/radio/ormonoterapia) un'alimentazione prevalentemente alcalina e bevendo unicamente acqua alcalina ed antiossidante, posso effettivamente dare un contributo concreto alla mia battaglia contro il cancro o queste ultime due iniziative (alimentazione ed acqua) sono abitudini assolutamente palliative che non producono alcun beneficio?
Grazie ancora per il Suo preziosissimo aiuto.
Ginevra
[#3]
Io non ho vinto alcun Nobel e non esprimo pareri su una delle migliaia di teorie che passano nei nostri aggiornamenti quotidiani. (^____^)
I suggerimenti che darei ad un mio familiare sono quelli che ho allegato ed è molto difficile spiegare sinteticamente perchè. In ogni caso confido più nella terapia metronomica tramite l'alimentazione anche se occorrerebbe tenere conto dell'"ambiente" in cui nascono e crescono i tumori come suggerisce lei.
Solo in questa discussione ci sono tanti aspetti considerati da poterci pubblicare un paio di volumi.
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
Se vuole dopo aver riletto i link che Le ho allegato intervenga pure "sull'alimentazione prevalentemente alcalina" e ne possiamo riparlare con calma a vantaggio anche di altri utenti che leggono sul blog, dove c'è maggiore visibilità (quasi 140.000 visite in 10 mesi )
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
I suggerimenti che darei ad un mio familiare sono quelli che ho allegato ed è molto difficile spiegare sinteticamente perchè. In ogni caso confido più nella terapia metronomica tramite l'alimentazione anche se occorrerebbe tenere conto dell'"ambiente" in cui nascono e crescono i tumori come suggerisce lei.
Solo in questa discussione ci sono tanti aspetti considerati da poterci pubblicare un paio di volumi.
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
Se vuole dopo aver riletto i link che Le ho allegato intervenga pure "sull'alimentazione prevalentemente alcalina" e ne possiamo riparlare con calma a vantaggio anche di altri utenti che leggono sul blog, dove c'è maggiore visibilità (quasi 140.000 visite in 10 mesi )
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 44.3k visite dal 05/02/2013.
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