Magnetoterapia e pregresso carcinoma seno
Ho subito il 25/07/2011 una quadrantectomia mammella sinistra, con diagnosi "Carcinoma duttale infiltrante T1b pNo(sn)(i-) G2, seguita da radioterapia mammella sinistra residua e LHRH e TAM. Sto bene, sto continuando la cura (tamoxifene e triptorelina), devo fare una visita di controllo tra due mesi.
Purtroppo, per una caduta accidentale il 26 ottobre corrente anno, a causa di un dissesto della pavimentazione, ho riportato una frattura pluriframmentaria biossea gamba destra - tibia e perone, sono stata sottoposta a un trattamento di trazione, seguito il 2 novembre da riduzione ed osteosintesi con placca a stabilità angolare in titanio. Come farmaci, ho assunto Rocefin per 10gg e sto ancora assumendo Seleparina 0.4 ml
Il 5 dicembre la Rx di controllo evidenziava scarsa formazione di callo riparativo, e mi è stato prescritto dal medico ortopedico di turno all'ambulatorio un trattamento di 30 gg. con Magnetoterapia a bassa frequenza, consigliando di noleggiare l'apparecchio, cosa che ho fatto già il giorno dopo.
Dal 6 dicembre sto effettuando a casa la sedute, per 6-8 ore al giorno, posizionando i magneti in prossimità delle fratture (caviglia, perone alto vicino al ginocchio).
Posso continuare ad effettuare la magnetoterapia alla gamba, o per la mia patologia oncologica questo trattamento è sconsigliabile?
Naturalmente, io ho fatto presente quali erano le mie condizioni al momento del ricovero, ma non so se il medico di turno in ambulatorio ne abbia potuto tenere conto al momento della prescrizione della magnetoterapia.
Purtroppo, per una caduta accidentale il 26 ottobre corrente anno, a causa di un dissesto della pavimentazione, ho riportato una frattura pluriframmentaria biossea gamba destra - tibia e perone, sono stata sottoposta a un trattamento di trazione, seguito il 2 novembre da riduzione ed osteosintesi con placca a stabilità angolare in titanio. Come farmaci, ho assunto Rocefin per 10gg e sto ancora assumendo Seleparina 0.4 ml
Il 5 dicembre la Rx di controllo evidenziava scarsa formazione di callo riparativo, e mi è stato prescritto dal medico ortopedico di turno all'ambulatorio un trattamento di 30 gg. con Magnetoterapia a bassa frequenza, consigliando di noleggiare l'apparecchio, cosa che ho fatto già il giorno dopo.
Dal 6 dicembre sto effettuando a casa la sedute, per 6-8 ore al giorno, posizionando i magneti in prossimità delle fratture (caviglia, perone alto vicino al ginocchio).
Posso continuare ad effettuare la magnetoterapia alla gamba, o per la mia patologia oncologica questo trattamento è sconsigliabile?
Naturalmente, io ho fatto presente quali erano le mie condizioni al momento del ricovero, ma non so se il medico di turno in ambulatorio ne abbia potuto tenere conto al momento della prescrizione della magnetoterapia.
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Continui con le terapie tranquillamente anche perchè necessarie.
Del resto nei casi di linfedema e sindromi algiche correlate possono usufruire di notevoli benefici con trattamenti variamente combinati di linfodrenaggio meccanico sequenziale, linfodrenaggio manuale, ultrasuonoterapia, laserterapia, magnetoterapia, TENS, elettrostimolazione, ionoforesi, fisiokinesiterapia, infiltrazioni anestetiche e/o cortisoniche e trattamenti farmacologici sistemici. Glielo scrivo per stare tranquilla non ravvisandosi alcuna controindicazione.
Del resto nei casi di linfedema e sindromi algiche correlate possono usufruire di notevoli benefici con trattamenti variamente combinati di linfodrenaggio meccanico sequenziale, linfodrenaggio manuale, ultrasuonoterapia, laserterapia, magnetoterapia, TENS, elettrostimolazione, ionoforesi, fisiokinesiterapia, infiltrazioni anestetiche e/o cortisoniche e trattamenti farmacologici sistemici. Glielo scrivo per stare tranquilla non ravvisandosi alcuna controindicazione.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 24k visite dal 08/12/2012.
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