Informazione su tumore al seno

Salve,
mia madre 4 anni fa è stata operata per un tumore al seno. Dopo l'operazione ha fatto delle sedute di radioterapia.Inoltre, hanno deciso di mandarla in menopausa e di farle assumere le pastiglie di tamoxifene. Sono 2 mesi che si rifiuta di prendere le pastiglie. Dice che le hanno provocato molti dolori e quindi di sua iniziativa senza dire nulla al suo oncologo ha smesso di assumerle.L'ultima visita che ha fatto risale ad oggi e l'oncologa ha detto che va tutto bene e le ha detto che tra sei mesi dovrà ripetere la mammografia e le analisi isologiche. La mia preoccupazione sta nel fatto che non prenda queste pastiglie. Corre molti rischi? C'è un qualche modo per fargliele far prendere?
Grazie per l'attenzione.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
A distanza senza altra informazione sulla malattia non è possibile apportare alcun contributo.

Fosse mia madre cercherei di convincerla spiegando con una mezza bugia che il tamoxifene incrementa la densità ossea e quindi è un vero farmaco antiosteoporosi. Mezza bugia perchè questa informazione vera vale solo per le donne in post menopausa mentre sua madre non è ancora in menopausa.

A mia madre spiegherei che si tratta di un effetto collaterale della fase iniziale della terapia e che sparirà strada facendo, per poter comprendere se si tratti di reali disturbi o di un "capriccio" frequente quando la paziente ha letto il terroristico bugiardino del farmaco. Non è escluso anzi è possibile che non ci sia alcuna correlazione tra i sintomi e l'assunzione del farmaco.

Se non riuscisse a convincerla, ne parlerei con l'oncologo curante per valutare la reale NECESSITA' della terapia. Ad esempio se la malattia di sua mamma presentasse i recettori ormonali negativi (suppongo di no nel suo caso) allora si eviterebbe di fare la terapia.


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