Nodulo mammario di 3 cm e linfonodi ascellari ingranditi
A mia madre, una donna di 64 anni, è stato consegnato il seguente referto:
VISITA
A sinistra nel QSE presente nodularità dura scarsamente mobile di circa 3 cm; coesiste addensamento in sede ascellare omolaterlae; cute e capezzoli integri; non presente secrezione patologica.
MAMMOGRAFIA
Struttura mammaria di tipo fibroadiposo. A sinistra nel QSE, presente opacità disomogenea di circa 3 cm a margini finemente irregolari.
ECOGRAFIA
A sinistra nel QSE, sede del rilievo clinico-mx presente formazione disomogeneamente ipoecogena, con lacuna anaecogena contestuale, e margini irregolari, del dimatro di 3 cm.
Coesistono nel cavo ascellare omolaterale linfonodi ingranditi, con ecostruttura alterata del diametro massimo di 3.5 cm.
CONCLUSIONI
Quadro clinico-strumentale compatibile con neoformazione della mammella con caratteristiche di tipo etero e necrosi centrale; coesistono linfoadenopatie ascellari omolaterali.
Si richiede exeresi chirurgica previa conferma microistologica della neoformazione segnalata.
Mia madre ed io siamo piuttosto preoccupati. Vorremmo capire tante cose. In primis vorrei un parere di un altro specialista che possa rispondere per cortesia. Vorremmo quanto è grave la situazione, quanto c'è da preoccuparsi. Ci chiediamo anche se l'intervento in questi casi è risolutivo. Vorremmo capire anche quali portrebbero essere le cause di questa neoformazione.
Grazie.
VISITA
A sinistra nel QSE presente nodularità dura scarsamente mobile di circa 3 cm; coesiste addensamento in sede ascellare omolaterlae; cute e capezzoli integri; non presente secrezione patologica.
MAMMOGRAFIA
Struttura mammaria di tipo fibroadiposo. A sinistra nel QSE, presente opacità disomogenea di circa 3 cm a margini finemente irregolari.
ECOGRAFIA
A sinistra nel QSE, sede del rilievo clinico-mx presente formazione disomogeneamente ipoecogena, con lacuna anaecogena contestuale, e margini irregolari, del dimatro di 3 cm.
Coesistono nel cavo ascellare omolaterale linfonodi ingranditi, con ecostruttura alterata del diametro massimo di 3.5 cm.
CONCLUSIONI
Quadro clinico-strumentale compatibile con neoformazione della mammella con caratteristiche di tipo etero e necrosi centrale; coesistono linfoadenopatie ascellari omolaterali.
Si richiede exeresi chirurgica previa conferma microistologica della neoformazione segnalata.
Mia madre ed io siamo piuttosto preoccupati. Vorremmo capire tante cose. In primis vorrei un parere di un altro specialista che possa rispondere per cortesia. Vorremmo quanto è grave la situazione, quanto c'è da preoccuparsi. Ci chiediamo anche se l'intervento in questi casi è risolutivo. Vorremmo capire anche quali portrebbero essere le cause di questa neoformazione.
Grazie.
[#1]
Su quali siano le cause non credo che nessuno potrà dare una risposta anche perchè non abbiamo una diagnosi istologica. Per la stessa ragione parlare di "gravità'" è prematuro.
L' indicazione chirugica è obbligatoria ma prima occorre un approfondimento cito-istologico
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
L' indicazione chirugica è obbligatoria ma prima occorre un approfondimento cito-istologico
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
[#4]
Utente
Abbiamo avuto il referto della biopsia. Eccola qui di seguito.
Descrizione macroscopica:
Frustoli (5) e un frammento.
Diagnosi:
Carcinoma duttale infiltrante moderatamente differenziato (G2) della mammella con sclerosi stromale e deposizioni calciosiche.
Caratterizzazione biologica in corso.
Descrizione macroscopica:
Frustoli (5) e un frammento.
Diagnosi:
Carcinoma duttale infiltrante moderatamente differenziato (G2) della mammella con sclerosi stromale e deposizioni calciosiche.
Caratterizzazione biologica in corso.
[#6]
Utente
Gentile dott. Catania,
non capisco. In pratica il referto che ci hanno dato non è completo: Vuole dire che devono fare questa caratterizzazione biologica in un secondo momento? Non è chiaro quindi perché ci hanno consigliato di prendere al più presto appuntamento con il chirurgo. In ogni caso potrebbe illustrarmi in cosa consiste la caratterizzazione?
non capisco. In pratica il referto che ci hanno dato non è completo: Vuole dire che devono fare questa caratterizzazione biologica in un secondo momento? Non è chiaro quindi perché ci hanno consigliato di prendere al più presto appuntamento con il chirurgo. In ogni caso potrebbe illustrarmi in cosa consiste la caratterizzazione?
[#11]
No, non riesco a comprendere .
Sono trascorsi 2 mesi da una diagnosi abbastanza chiara.
In tutto questo periodo cosa ha fatto ?
Per quando è programmato l'intervento ?
Mi mandi pure una mail in considerazione della situazione per capire meglio.
Sono trascorsi 2 mesi da una diagnosi abbastanza chiara.
In tutto questo periodo cosa ha fatto ?
Per quando è programmato l'intervento ?
Mi mandi pure una mail in considerazione della situazione per capire meglio.
[#12]
Utente
La diagnosi è del 20 agosto. Ora siamo al 20 settembre. E' quindi passato un mese, non due. L'intervento è previsto tra un mese, intorno al 20 ottobre. In questo periodo stiamo procedendo con gli esami; mammografia, ecografie, scintigrafia. Al momento non stiamo seguendo nessuna terapia.
[#13]
Il 20 agosto ha scritto l'esito degli esami e quindi tenuto conto dei tempi per l'esecuzione degli esami suppongo che siano già trascorsi 2 mesi con un tumore di discrete dimensioni e discretamente aggressivo (= è un triplo negativo).
Non riesco a seguire quanto mi descrive
a) che tipo di intervento vi hanno prospettato ? Quadrantectomia ha scritto Lei.
E i linfonodi ascellari ?
b) qualcuno ha parlato in attesa dell'intervento di una chemio neoadiuvante ?
http://www.senosalvo.com/iuvante.htm
in considerazione delle dimensioni del tumore e del fatto che dovrebbe aspettare ancora un mese per l'intervento .
Non riesco a seguire quanto mi descrive
a) che tipo di intervento vi hanno prospettato ? Quadrantectomia ha scritto Lei.
E i linfonodi ascellari ?
b) qualcuno ha parlato in attesa dell'intervento di una chemio neoadiuvante ?
http://www.senosalvo.com/iuvante.htm
in considerazione delle dimensioni del tumore e del fatto che dovrebbe aspettare ancora un mese per l'intervento .
[#14]
Utente
La mammografia è stata effettuata il 20 agosto e nella stessa giornata io ho aperto questa discussione.
Cosa vuol dire, dott.Catania, triplo negativo?
Per i linfonodi ascellari il chirurgo ci ha parlato di rimozione degli stessi.
Nessuno ci ha parlato di chemio neoadiuvante. Ho letto l'articolo che lei ha linkato. Quindi lei la introdurrebbe in questo caso? Noi non abbiamo ancora parlato con l'oncologo. Anche perché siamo in attesa del referto della scintigrafia e della radiografia del torace. Quindi se ho capito bene lei ci consiglierebbe di sentire l'oncologo ed inttodurre la chemio neoadiuvante sin da ora?
Grazie intanto per la sua paziente e puntuale attenzione.
Cosa vuol dire, dott.Catania, triplo negativo?
Per i linfonodi ascellari il chirurgo ci ha parlato di rimozione degli stessi.
Nessuno ci ha parlato di chemio neoadiuvante. Ho letto l'articolo che lei ha linkato. Quindi lei la introdurrebbe in questo caso? Noi non abbiamo ancora parlato con l'oncologo. Anche perché siamo in attesa del referto della scintigrafia e della radiografia del torace. Quindi se ho capito bene lei ci consiglierebbe di sentire l'oncologo ed inttodurre la chemio neoadiuvante sin da ora?
Grazie intanto per la sua paziente e puntuale attenzione.
[#15]
Il tumore cosiddetto "triplo negativo" è un tumore discretamente aggressivo che va trattato con la chemioterapia. (vedi consulti analoghi)
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/208965-cancro-al-seno-triplo-negativo-possibilita-di-guarire.html
Io non ho scritto che occorra una chemio neoadiuvante, ma senz'altro una valutazione da parte di un oncologo è indicata e se fosse indicata invece in prima istanza la chirurgia io non perderei, lo so che non dipenda da voi, ancora mesi di attesa.
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/208965-cancro-al-seno-triplo-negativo-possibilita-di-guarire.html
Io non ho scritto che occorra una chemio neoadiuvante, ma senz'altro una valutazione da parte di un oncologo è indicata e se fosse indicata invece in prima istanza la chirurgia io non perderei, lo so che non dipenda da voi, ancora mesi di attesa.
[#16]
Utente
Ho letto i consulti analoghi. Mi è stato anche detto che i cosiddetti "tripli negativi" a volte presentano minore rischio di recidiva. E' vero?
In prima istanza ci è stata indicata la quadrantectomia e la rimozione dei linfonodi. L'intervento è previsto attorno al 20 ottobre. Subito dopo dovremmo andare dall'oncologo. Mi pare di capire che mia madre dovrebbe seguire dei cicli di chemio. Ma la domanda ora è: siamo sicuri che la chemio alla fine non finisca con il favorire il tumore invece di combatterlo?
In prima istanza ci è stata indicata la quadrantectomia e la rimozione dei linfonodi. L'intervento è previsto attorno al 20 ottobre. Subito dopo dovremmo andare dall'oncologo. Mi pare di capire che mia madre dovrebbe seguire dei cicli di chemio. Ma la domanda ora è: siamo sicuri che la chemio alla fine non finisca con il favorire il tumore invece di combatterlo?
[#17]
>>Ma la domanda ora è: siamo sicuri che la chemio alla fine non finisca con il favorire il tumore invece di combatterlo?>>
Ma dove ha letto questa informazione ?
Io avrei comunque consultato l'oncologo prima dell'intervento, anzi...subito, per tutte le ragioni che invano ho cercato di spiegarle.
Ma dove ha letto questa informazione ?
Io avrei comunque consultato l'oncologo prima dell'intervento, anzi...subito, per tutte le ragioni che invano ho cercato di spiegarle.
[#18]
Utente
"Un nuovo studio pubblicato su Nature, scopre uno dei possibili meccanismi della “chemioresistenza” (uno dei principali ostacoli all’efficacia della chemioterapia in certe forme di cancro avanzato conosciuto da anni). Sono i fibroblasti che circondano i tumore che sviluppano una proteina (la WNT16B) che favorisce la resistenza delle cellule tumorali alla terapia. E’ un ulteriore piccolo passo che aiuterà lo sviluppo di terapie sempre più mirate".
Un sunto dello studio si può trovare qui:
http://www.sciencedaily.com/releases/2012/08/120805144809.htm
Per quanto riguarda mia madre tra qualche giorno sarà in ospedale per la quadrantectomia. Dieci giorni dopo andremo dall'oncologo con i risultati dell'esame istologico. Ma il primo dubbio per me da sciogliere resta sull'efficacia della chemio così come ora viene praticata.
Un sunto dello studio si può trovare qui:
http://www.sciencedaily.com/releases/2012/08/120805144809.htm
Per quanto riguarda mia madre tra qualche giorno sarà in ospedale per la quadrantectomia. Dieci giorni dopo andremo dall'oncologo con i risultati dell'esame istologico. Ma il primo dubbio per me da sciogliere resta sull'efficacia della chemio così come ora viene praticata.
[#19]
Lei aveva scritto
>>Ma la domanda ora è: siamo sicuri che la chemio alla fine non finisca con il favorire il tumore invece di combatterlo>>
Il meccanismo della chemioresistenza è conosciuto dal secolo scorso, ma non c'entra nulla con >> non finisca con il favorire il tumore invece di combatterlo>>
>>Ma la domanda ora è: siamo sicuri che la chemio alla fine non finisca con il favorire il tumore invece di combatterlo>>
Il meccanismo della chemioresistenza è conosciuto dal secolo scorso, ma non c'entra nulla con >> non finisca con il favorire il tumore invece di combatterlo>>
[#20]
Utente
Cerco di chiarire i miei dubbi:
1) la chemioterapia riesce davvero a ridurre e annientare i tumori?
2) se viene somministrata una forte dose di farmaci chemioterapici non si rischia di provocare la chemioresistenza?
3) cosa ne pensa in generale, dott. Catania, dello studio che ho citato?
1) la chemioterapia riesce davvero a ridurre e annientare i tumori?
2) se viene somministrata una forte dose di farmaci chemioterapici non si rischia di provocare la chemioresistenza?
3) cosa ne pensa in generale, dott. Catania, dello studio che ho citato?
[#21]
La chemioterapia viene utilizzata per annientare i tumori....quando ci riesce.
Se si conoscessero alternative si utilizzerebbero quelle.
Se Lei utilizza antibiotici, si provoca ANCHE l'antibioticoresistenza.
Se avesse Lei la polmonite che facciamo ? Non li usiamo temento la resistenza ?
Ho risposto così anche all'ultima domanda.
Se si conoscessero alternative si utilizzerebbero quelle.
Se Lei utilizza antibiotici, si provoca ANCHE l'antibioticoresistenza.
Se avesse Lei la polmonite che facciamo ? Non li usiamo temento la resistenza ?
Ho risposto così anche all'ultima domanda.
[#22]
Utente
Sì grazie capisco la necessità di adottarla, in mancanza di altri strumenti al momento. Ma qui il punto è che come viene detto nella ricerca la chemioterapia può addirittura aiutare il cancro invece che combatterlo: il danno nelle cellule benigne può direttamente contribuire a rafforzare la crescita ‘cinetica’ del cancro. Considerato anche che la chemio indebolisce le difese immunitarie e che può favorire un quadro propizio all'insorgere di altre patologie e che mia mamma non è più giovanissima con i suoi 64 anni i timori aumentano. Non crede dott. Catania che l'alimentazione corretta sia più importate ed efficace della chemio stessa?
[#23]
No .
Hanno azioni del tutto differenti.
a) L'alimentazione (vedi PREVENZIONE sul mio sito ( www.senosalvo.com )
ha una funzione importantissima (30%) nella PREVENZIONE PRIMARIA
b)La chemioterapia serve come terapia.
a) "la maglietta della nonna" per proteggesi dal freddo vuol dire prevenzione della polmonite
b) Gli antibiotici curano la polmonite
Hanno azioni del tutto differenti.
a) L'alimentazione (vedi PREVENZIONE sul mio sito ( www.senosalvo.com )
ha una funzione importantissima (30%) nella PREVENZIONE PRIMARIA
b)La chemioterapia serve come terapia.
a) "la maglietta della nonna" per proteggesi dal freddo vuol dire prevenzione della polmonite
b) Gli antibiotici curano la polmonite
[#24]
Utente
Abbiamo la diagnosi istologica:
Carcinoma duttale infiltrante scarsamente differenziato della mammella (G3) con estesa necrosi in parte cistica e con permeazione neoplastica endovasale. La neoplasia è presete sul margine inferiore e giunge a meno di un millimetro dal margine versante capezzolo.
Restanti margini e cute indenni.
Ora aspettiamo la visita oncologica. Mi pare di capire che dovranno intervenire con una chemioterapia severa. Ma i miei dubbi sulla sua efficacia a lungo termine non solo aumentano ma temo sempre di più la chemioresistenza.
Carcinoma duttale infiltrante scarsamente differenziato della mammella (G3) con estesa necrosi in parte cistica e con permeazione neoplastica endovasale. La neoplasia è presete sul margine inferiore e giunge a meno di un millimetro dal margine versante capezzolo.
Restanti margini e cute indenni.
Ora aspettiamo la visita oncologica. Mi pare di capire che dovranno intervenire con una chemioterapia severa. Ma i miei dubbi sulla sua efficacia a lungo termine non solo aumentano ma temo sempre di più la chemioresistenza.
Questo consulto ha ricevuto 24 risposte e 9.6k visite dal 20/08/2012.
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