Tumefazioni ghiandolari ascellari e mammarie
Buongiorno,
il 23/7/12, mentre ero in vacanza al mare, ultimo giorno delle mestruazioni, mi sono svegliata con forte dolore tra ascella e seno sinistro, e dalla sera mi si è gonfiata la ghiandola ascellare.
Inizialmente applicato GENTALYN BETA per una settimana,ma non è cambiato nulla.Al rientro dalle vacanze,l'8/8/12 ho fatto ecografia mammaria ed ascellare.
E' risultata una forte infiammazione (flogosi) e tumefazione ghiandolare ascellare di 33 mm, ma soprattutto un marcato ispessimento del quadrante esterno sinistro della mammella con tumefazioni ghiandolari che si estendevano fino all'ascella, area nodulare e forte flogosi,ma bassa ecogenicità della mammella dovuta alla flogosi (quest'ispessimento ce l'ho da diversi anni però,anche se dall'ultima ecografia del settembre 2010 non risultò nulla di grave).
La sera mi ha visitato il senologo,che mi ha tranquillizzata dicendo che al 99% si tratta di una forte infiammazione,e mi ha prescritto 10 giorni di Ananase 40 per 3 volte al dì, ma precisando che se la ghiandola ascellare non si fosse sgonfiata, avrei dovuto fare la mammografia.
A tutt'oggi, dopo 7 giorni di cura, la situazione è rimasta invariata: la ghiandola ascellare è sempre gonfia e dolorosa, oggi è il sesto giorno del nuovo ciclo mestruale, e sento ancora al tatto le ghiandole mammarie gonfie, per cui domani andrò di corsa a fare la mammografia, che però sarà pronta soltanto lunedì 20.
Sono molto preoccupata, sto vivendo in perenne stato di ansia e mi sto preparando al peggio, perchè altrimenti non mi avrebbero prescritto una mammografia a soli 30 anni!
Aggiungo che non ho parenti che in passato hanno sofferto di tumore al seno, non ho figli, ma ho preso pillola anticoncezionale Mercilon per 5 anni (dal 2000 al 2005), ed ho affrontato 2 fecondazioni assistite (ICSI) nel 2009 e 2011 a causa della sterilità di mio marito, purtroppo fallite, che a detta del senologo potrebbero aver contribuito a scatenare questa situazione, anche se da allora non ho più assunto ormoni poichè ci siamo arresi (ma questa è un'altra storia).
Inoltre soffro di iperprolattinemia da sempre, quindi ho secrezioni biancastre da entrambi i capezzoli da anni, ed dall'ecografia si evinceva un seno fibromatoso con ectasia duttale bilaterale.
Secondo Voi potrebbe trattarsi di un tumore mammario talmente avanzato da aver fatto gonfiare la ghiandola ascellare così tanto? Perchè 33 mm sono davvero tanti.. sono trascorsi tanti giorni, e ad occhio nudo la ghiandola è ben visibile!
Più che altro mi ha impressionato quella dicitura "area nodulare" dell'ecografia mammaria, senza però specificare le dimensioni di eventuali noduli...Il senologo (ma anche il radiologo) hanno escluso l'ipotesi di tumore al 99% parlando soltanto di infiammazione, ma allora perchè farmi fare già una mammografia a soli 30 anni?
Grazie mille anticipate a tutti
il 23/7/12, mentre ero in vacanza al mare, ultimo giorno delle mestruazioni, mi sono svegliata con forte dolore tra ascella e seno sinistro, e dalla sera mi si è gonfiata la ghiandola ascellare.
Inizialmente applicato GENTALYN BETA per una settimana,ma non è cambiato nulla.Al rientro dalle vacanze,l'8/8/12 ho fatto ecografia mammaria ed ascellare.
E' risultata una forte infiammazione (flogosi) e tumefazione ghiandolare ascellare di 33 mm, ma soprattutto un marcato ispessimento del quadrante esterno sinistro della mammella con tumefazioni ghiandolari che si estendevano fino all'ascella, area nodulare e forte flogosi,ma bassa ecogenicità della mammella dovuta alla flogosi (quest'ispessimento ce l'ho da diversi anni però,anche se dall'ultima ecografia del settembre 2010 non risultò nulla di grave).
La sera mi ha visitato il senologo,che mi ha tranquillizzata dicendo che al 99% si tratta di una forte infiammazione,e mi ha prescritto 10 giorni di Ananase 40 per 3 volte al dì, ma precisando che se la ghiandola ascellare non si fosse sgonfiata, avrei dovuto fare la mammografia.
A tutt'oggi, dopo 7 giorni di cura, la situazione è rimasta invariata: la ghiandola ascellare è sempre gonfia e dolorosa, oggi è il sesto giorno del nuovo ciclo mestruale, e sento ancora al tatto le ghiandole mammarie gonfie, per cui domani andrò di corsa a fare la mammografia, che però sarà pronta soltanto lunedì 20.
Sono molto preoccupata, sto vivendo in perenne stato di ansia e mi sto preparando al peggio, perchè altrimenti non mi avrebbero prescritto una mammografia a soli 30 anni!
Aggiungo che non ho parenti che in passato hanno sofferto di tumore al seno, non ho figli, ma ho preso pillola anticoncezionale Mercilon per 5 anni (dal 2000 al 2005), ed ho affrontato 2 fecondazioni assistite (ICSI) nel 2009 e 2011 a causa della sterilità di mio marito, purtroppo fallite, che a detta del senologo potrebbero aver contribuito a scatenare questa situazione, anche se da allora non ho più assunto ormoni poichè ci siamo arresi (ma questa è un'altra storia).
Inoltre soffro di iperprolattinemia da sempre, quindi ho secrezioni biancastre da entrambi i capezzoli da anni, ed dall'ecografia si evinceva un seno fibromatoso con ectasia duttale bilaterale.
Secondo Voi potrebbe trattarsi di un tumore mammario talmente avanzato da aver fatto gonfiare la ghiandola ascellare così tanto? Perchè 33 mm sono davvero tanti.. sono trascorsi tanti giorni, e ad occhio nudo la ghiandola è ben visibile!
Più che altro mi ha impressionato quella dicitura "area nodulare" dell'ecografia mammaria, senza però specificare le dimensioni di eventuali noduli...Il senologo (ma anche il radiologo) hanno escluso l'ipotesi di tumore al 99% parlando soltanto di infiammazione, ma allora perchè farmi fare già una mammografia a soli 30 anni?
Grazie mille anticipate a tutti
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La ringraziamo di tanta fiducia, ma non è possibile apportare alcun contributo alla sua richiesta perchè nel suo caso l'esame clinico (= visita) è fondamentale.
Non ravvedo alcuna ragione per dubitare di quanto Lei stessa scrive >>Il senologo (ma anche il radiologo) hanno escluso l'ipotesi di tumore al 99% parlando soltanto di infiammazione>>
in considerazione anche del fatto che i linfonodi della regione reagiscono in modo abnorme anche per una semplice infiammazione, che non è detto che debba recedere del tutto nel giro di 7-10 giorni
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/63-i-linfonodi-o-linfoghiandole-le-adenopatie-ed-il-sistema-linfatico.html
Non ravvedo alcuna ragione per dubitare di quanto Lei stessa scrive >>Il senologo (ma anche il radiologo) hanno escluso l'ipotesi di tumore al 99% parlando soltanto di infiammazione>>
in considerazione anche del fatto che i linfonodi della regione reagiscono in modo abnorme anche per una semplice infiammazione, che non è detto che debba recedere del tutto nel giro di 7-10 giorni
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/63-i-linfonodi-o-linfoghiandole-le-adenopatie-ed-il-sistema-linfatico.html
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Ex utente
La ringrazio moltissimo dottor Catania per la Sua pronta risposta. Speravo mi rispondesse Lei, che ho avuto modo di seguire in questi giorni di attesa facendomi una cultura in materia ma senza trovare risposte al mio caso. La terrò aggiornata in merito al prosieguo. Aggiungo soltanto che sono stata già visitata la sera stessa dell'ecografia, una settimana fa, e che appena avrò l'esito della mammografia, vedrò come muovermi. Rileggendo l'esito dell'ecografia, non parlava di tumefazioni mammarie ma soltanto di tumefazione ascellare di 33 mm e marcata flogosi. Nella zona mammaria invece si evidenziava un marcato ispessimento che si estende al prolungamento ascellare con aree nodulariformi (è questa cosa che mi angoscia.. Ma alla mia età dall'ecografia non si dovrebbero vedere eventuali noduli o cisti in modo ben definito? Invece questa dicitura generale mi ha soltanto allarmata)e marcata flogosi. Sono molto in ansia, pronta al peggio, ma anche a combattere. Spero solo che se sarà qualcosa di brutto, sia ad uno stadio iniziale e senza metastasi
[#4]
Ex utente
Buongiorno dottore. Purtroppo ieri ho ritirato la mammografia, che ha escluso tumore al seno, ma ho ripetuto l'ecografia della mammella e, su consiglio del bravissimo dottore del centro diagnostico, fatto una TAC del torace senza MDC. Purtroppo ho diffuse linfoadenomegalie mediastiniche, all'ascella sinistra e al seno sinistro che fanno pensare con altissime probabilità ad un linfoma (il che giustificherebbe anche 2 episodi ravvicinati di paresi facciale che ho avuto ad aprile e giugno, prima al lato sinistro e poi a quello destro, e da cui sono guarita con massiccio uso di prednisone e siringhe di Soldesan). Per fortuna i polmoni sono ancora indenni (come si evinceva dalla TAC) e lo stesso dicasi per la milza ed il fegato (come si evinceva dall'ecografia). Adesso mi affido ad un ematologo (Oltre che al Signore), farò tutti gli esami e la biopsia e da lì spero di iniziare al più presto le terapie e di guarire altrettanto presto. Mi trasferisco nella sezione oncologia di Medicitalia dove vi terrò aggiornati. Grazie per l'attenzione prestatami e in bocca al lupo a tutti.
[#6]
Ex utente
Buongiorno gentile Dr. Catania,
ieri ho parlato con il chirurgo oncologo e l'ematologo dell'ospedale dove sarò seguita, ed entrambi hanno confermato che molto probabilmente il mio problema sia da ricondurre a linfoma di Hodgking.
La settimana prossima mi asporteranno il linfonodo ascellare e lo analizzeranno.
Mi sorgeva un dubbio: poichè anche al seno avevo una formazione alla mammella sinistra di circa 6 cm che il senologo, dall'ecografia, ha attribuito alla ghiandola mammaria ingrossata e non ad un nodulo maligno mi chiedevo:
-dalla biopsia, se non fosse un linfoma, si potrebbe capire anche se il linfonodo ascellare può essersi ingrossato per carcinoma mammario che si è diffuso ai linfonodi?
-poichè comunque dalla TAC al torace si evincevano, oltre al linfonodo ascellare ingrossato, anche linfonodi ingrossati mediastinici di circa 3/4 cm, se fosse un carcinoma mammario potrebbe aver colpito anche i linfonodi mediastinici?
-è ancora totalmente da escludere l'ipotesi che potrebbe essere una forte infiammazione, visto che la ghiandola ascellare si è ingrossata da un giorno all'altro con una forte flogosi e me ne son accorta con forti dolori lungo tutta la regione? Una forte infiammazione potrebbe aver causato l'ingrossamento dei linfonodi ascellari e mediastinici?
-sono considerate dimensioni terribilmente enormi i 4 cm per i linfonodi mediastinici, oppure ha sentito/curato casi di linfonodi più grandi, anche in caso di linfomii?
Mi scusi per tutte queste domande, ma come immaginerà sono abbastanza preoccupata.
ieri ho parlato con il chirurgo oncologo e l'ematologo dell'ospedale dove sarò seguita, ed entrambi hanno confermato che molto probabilmente il mio problema sia da ricondurre a linfoma di Hodgking.
La settimana prossima mi asporteranno il linfonodo ascellare e lo analizzeranno.
Mi sorgeva un dubbio: poichè anche al seno avevo una formazione alla mammella sinistra di circa 6 cm che il senologo, dall'ecografia, ha attribuito alla ghiandola mammaria ingrossata e non ad un nodulo maligno mi chiedevo:
-dalla biopsia, se non fosse un linfoma, si potrebbe capire anche se il linfonodo ascellare può essersi ingrossato per carcinoma mammario che si è diffuso ai linfonodi?
-poichè comunque dalla TAC al torace si evincevano, oltre al linfonodo ascellare ingrossato, anche linfonodi ingrossati mediastinici di circa 3/4 cm, se fosse un carcinoma mammario potrebbe aver colpito anche i linfonodi mediastinici?
-è ancora totalmente da escludere l'ipotesi che potrebbe essere una forte infiammazione, visto che la ghiandola ascellare si è ingrossata da un giorno all'altro con una forte flogosi e me ne son accorta con forti dolori lungo tutta la regione? Una forte infiammazione potrebbe aver causato l'ingrossamento dei linfonodi ascellari e mediastinici?
-sono considerate dimensioni terribilmente enormi i 4 cm per i linfonodi mediastinici, oppure ha sentito/curato casi di linfonodi più grandi, anche in caso di linfomii?
Mi scusi per tutte queste domande, ma come immaginerà sono abbastanza preoccupata.
[#8]
Ex utente
Grazie dottore. Però ho ancora un dubbio: le dimensioni enormi visibili dalla tac dei miei linfonodi (ascellare sinistra di max 5 cm, della loggia di Barety di 3 cm, sottocarenali di 4 cm e del mediastino anteriore di 5 cm ), nel caso in cui ci fosse un linfoma, possono indicare uno stadio avanzato? Oppure esistono casi di linfomi con linfonodi di dimensioni più grandi? E il carcinoma mammario con metastasi gravi può far ingrossare i linfonodi anche mediastinici?
[#9]
Ex utente
dimenticavo di aggiungere che l'ecografia e la mammografia riscontravano linfoadenomegalie in entrambi i cavi ascellari e non soltanto a sinistra, ed il senologo ha diagnosticato e refertato che l'addensamento presente alla mammella sinistra sia un linfonodo metastatico, e questo gli ha fatto supporre un linfoma ed escludere carcinoma mammario
[#11]
Ex utente
Me lo auguro di cuore, perchè tra il linfoma ed il carcinoma mammario stadio IIIC è molto più curabile la prima ipotesi.
I medici non mi hanno mai parlato di carcinoma mammario stadio IIIC ma soltanto di linfoma, sono "film" che mi sto facendo io leggendo la mammografia e l'ecografia.
Un carcinoma mammario stadio IIIC può comportare aumento dei linfonodi del mediastino e di ENTRAMBE le ascelle??
I medici non mi hanno mai parlato di carcinoma mammario stadio IIIC ma soltanto di linfoma, sono "film" che mi sto facendo io leggendo la mammografia e l'ecografia.
Un carcinoma mammario stadio IIIC può comportare aumento dei linfonodi del mediastino e di ENTRAMBE le ascelle??
[#14]
Ex utente
Buongiorno gentile dottore,
nell'attesa di eseguire la biopsia mercoledi, e di avere poi il risultato fra un paio di settimane, volevo segnalarLe che sabato mi è venuto il TERZO EPISODIO DI PARESI FACCIALE nel giro di 4 mesi e mezzo!!!!!!!!!!!!!
La prima volta mi venne dal LATO SINISTRO ad aprile.. appena guarii, la seconda volta mi venne AL LATO DESTRO del viso a giugno.. e adesso (dopo però esser stata accanto al ventilatore la settimana scorsa) di nuovo al LATO SINISTRO (si alternano).
Secondo Lei tutte queste insolite paresi facciali così ravvicinate possono dipendere dal linfoma, che ha fatto gonfiare i linfonodi della testa facendo infiammare il nervo??
nell'attesa di eseguire la biopsia mercoledi, e di avere poi il risultato fra un paio di settimane, volevo segnalarLe che sabato mi è venuto il TERZO EPISODIO DI PARESI FACCIALE nel giro di 4 mesi e mezzo!!!!!!!!!!!!!
La prima volta mi venne dal LATO SINISTRO ad aprile.. appena guarii, la seconda volta mi venne AL LATO DESTRO del viso a giugno.. e adesso (dopo però esser stata accanto al ventilatore la settimana scorsa) di nuovo al LATO SINISTRO (si alternano).
Secondo Lei tutte queste insolite paresi facciali così ravvicinate possono dipendere dal linfoma, che ha fatto gonfiare i linfonodi della testa facendo infiammare il nervo??
[#15]
Mi dispiace ma a distanza senza una visita si possono solo azzardare ipotesi.
E questo è vietato non solo dalle nostre linee guida, e non solo dalle nostre.
>>sabato mi è venuto il TERZO EPISODIO DI PARESI FACCIALE nel giro di 4 mesi e mezzo!!!!!!!!!!!!>>
Quali sono invece le ipotesi diagnostiche fatte dai colleghi reali in questi 4 mesi e mezzo ?
E questo è vietato non solo dalle nostre linee guida, e non solo dalle nostre.
>>sabato mi è venuto il TERZO EPISODIO DI PARESI FACCIALE nel giro di 4 mesi e mezzo!!!!!!!!!!!!>>
Quali sono invece le ipotesi diagnostiche fatte dai colleghi reali in questi 4 mesi e mezzo ?
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Ex utente
Buongiorno gent.mo dott. Catania, ha perfettamente ragione e anzi mi scusi se La riempio sempre di domande di ogni genere a causa delle mie ansie di questi giorni. Anzi, colgo l'occasione per ringraziarLa per tutta l'attenzione che mi sta offrendo, questo servizio di Medicitalia è fantastico .il neurologo che mi ha visitata mi ha fatto controllare la glicemia per escludere il diabete ed era bassa. Poi mi ha toccato i linfonodi del collo ed erano sgonfi (a giugno. Poi questa cosa è stata in parte confermata dall'ecografia alla tiroide che ho fatto insieme a quella mammaria, che escludeva linfoadenopatie a livello della tiroide, quindi presumo si intendessero i linfonodi del collo). E mi disse che se si fosse presentato un terzo caso di paresi, Avrei effettuato risonanza magnetica (che però dovendo fare la TAC TOTAL BODY a breve, non è più necessaria). Stamattina vengo con 2 notizie: la prima è che ieri ho ritirato le analisi del sangue complete prima dell'intervento di biopsia. Tutte perfette, specie l'emocromo completo, tranne la VES moderatamente alta (valore 32 con un massimo di 20, misurata in una giornata di ciclo Mestruale). So che dalle analisi non è sufficiente formulare una diagnosi, però mi sembra già una buona notizia perché se avessi avuto un tumore alla mammella in stadio avanzato forse la VES sarebbe stata molto più alta. Certo, incrociando le dita non è ancora detto, ma Speriamo sia un linfoma. E poi un'altra notizia ancora più importante. Ieri mattina ho iniziato ad assumere PREDNISONE (uno steroide) per curare la paresi. Ebbene dottore, la tumefazione ascellare si è sensibilmente ridotta al tatto da un giorno all'altro! Tant'é vero che devo smettere di assumerlo fino al giorno della biopsia, altrimenti rischiano di non riuscire ad asportarlo. Non voglio farmi illusioni, ma il fatto che il linfonodo sia diminuito con un cortisone, può essere indice che tutti questi linfonodi si siano gonfiati per una forte infiammazione o infezione??
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 49.9k visite dal 16/08/2012.
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