Carcinoma mammario duttale infiltrante g3 triplo negativo

Gentili dottori, vorrei illustrarvi la situazione in cui si trova mia sorella:
carcinoma mammario duttale infiltrante g3 triplo negativo (nessun recettore ormonale), del diametro di 2 cm
a settembre gli oncologi le consigliano quadrectomia dopo 3 cicli di fec
dopo l'operazione l'istologico vede focalai di carcinoma ma non sui margini di resezione e 2 linfonodi presi su 16 asportati (il nodulo era sempre 2 cm)
le consigliano di fare la cmf visto che secondo loro la fec non aveva dato i risultati sperati e di sottoporsi a mastectomia con ricostruzione.
l'operazione avviene a gennaio e pochi giorni fa l'istologico rivela di nuovo molteplici focolai di carcinoma duttale infiltrante di dimensioni complessive superiori a 5 cm
sempre senza recettori ormonali e con invasione "vascolare...non mi ricordo il termine" .
Le mie domande sono queste:
-non avrebbero dovuto fare subito la mastectomia? (tutti dicevano che il tumore era molto aggressivo)
-ma un istologico che vede focolai su tutta la parte in esame e' indice che la parete intorno alla massa prelevata debba essere stata attaccata? spero di no ma quello che penso da ignorante e' che se ad un bigne' si toglie la panna, il bigne' dentro rimane sporco!!!
sono disperata e queste domande non le posso fare agli oncologi di mia sorella perche' lei e' sempre presente e non voglio fare domande che lei magari non vuole.
Ora le hanno detto che forse dovra' fare la radioterapia e di nuovo chemio,
ma se non le ha fatto nulla finora cos'altro si puo' fare, siamo 3 sorelle gemelle e non ci diamo pace....
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Non riesco ad inquadrare bene a distanza il quadro che pure descrive molto bene

Se >>dopo l'operazione l'istologico vede focalai di carcinoma ma non sui margini di resezione e 2 linfonodi presi su 16 asportati>>

l'atteggiamento mi sembra corretto, ma si tratta di una valutazione parziale da parte mia non potendo valutare la documentazione strumentale precedente all'intervento.

1) Credo che a questo punto sia importante guardare avanti e non indietro trattandosi di un tumore effettivamente aggressivo, ma non lasciatevi suggestionare su tutto quello che c'è su Internet riguardo al tumore >>triplo negativo>>, che non esiste, ma esistono i tumori tripli negativi.

I tumori mammari tripli negativi sono circa il 10-15% di tutti i carcinomi mammari, colpiscono più frequentemente le pazienti più giovani (< 50 anni) e più frequentemente le donne afro-americane.

Sono così chiamati perché non esprimono i recettori ormonali ( né il recettore per l’estrogeno ER, né quello per il Progesterone PgR ), e perché mancano dell’espressione del recettore di membrana HER2 (ER negativo, PgR negativo, HER2 negativo).

La maggioranza di questi tumori presenta un alto grado istologico G3.

Possono manifestare un atteggiamento più aggressivo, e quando diffondono preferiscono la via ematica a quella linfatica.

Per tale ragione viene utilizzata la chemioterapia come terapia adiuvante con una alta percentuale di risposte con antracicline risultando particolarmente chemiosensibili a questi farmaci, anche perchè l’assenza dei recettori ormonali da un lato e l’assenza di HER2 dall’altro, limitano le armi a disposizione dell’oncologo.

Questi tumori sono infatti ORMONO NON-RESPONSIVI per cui non può essere usata la terapia ormonale.
Inoltre non è possibile usare farmaci mirati sul bersaglio molecolare HER2 ( trastuzumab e lapatinib).

L’unica arma ad oggi a disposizione quindi per la cura di questi tumori è la chemioterapia.

Sarebbe ora di sfatare la leggenda del "tumore triplo", ("triple negative") al punto da avere creato in america associazioni
http://tnbcfoundation.org/index.html
semplicemente ....perchè non esiste come entità a sè.

Ma esistono i tumori tripli negativi,che pur presentando tra loro forti analogie, hanno poi differenti storie naturali e prognosi.

Quindi aspetti a trarre conclusioni catastrofiche da quanto avrà già rastrellato sulla rete.

2) Trattandosi di sorelle gemelle sarebbe importante un attento inquadramento genetico ed una valutazione dei rischi familiari e personali

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html

http://www.senosalvo.com/valutazione.htm

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta immediata,
se possibile vorrei un altro chiarimento in merito alla seconda domanda
-ma un istologico che vede focolai su tutta la parte in esame e' indice che la parete intorno alla massa prelevata debba essere stata attaccata? spero di no ma quello che penso da ignorante e' che se ad un bigne' si toglie la panna, il bigne' dentro rimane sporco!!!
Questa e' la risposta dell'istologico dopo la mastectomia sottocutanea, quindi l'intero seno asportato.
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
La multifocalità si riferisce alla mammella e non alla parete toracica.
[#4]
Utente
Utente
Grazie di cuore per la sua disponibilita',
il suo servizio e' impagabile in questi momenti, ho cercato qualcuno a cui poter fare domande ma spesso le risposte erano freddi copia incolla....


Spero di poter contare su di lei per altre eventuali perplessita' e consigli preziosi!
[#5]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Ci conti pure...
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