Lettera per il Dott. Catania
Sono una donna di 38 anni, sono sposata ed ho una figlia di 9 anni.
Voglio raccontare la mia storia. A febbraio di quest'anno ho riscontrato la fuoriuscita da seno dx (non spontanea e da un solo poro) di un liquido molto chiaro, ho notato che durante il ciclo mestruale la secrezione era abbondante, fino quasi a scomparire con il passare dei giorni.
Allarmata, mi sono recata da una senologa, la quale dopo avermi visitata mi ha rassicurata dicendo che non dovevo assolutamente preoccuparmi in quanto solo il liquido siero ematico o francamente ematico è indice di una patologia maligna. Ho chiesto alla dott. se dovevo fare una mammografia, lei mi ha risposto che non era il caso e che sarebbe bastata una semplice ecografia, per la mammografia avrei potuto aspettare tranquillamente i 40 anni.
Il giorno 8 marzo ho fatto l'eco, che ha evidenziato solo la presenza di cisti benigne bilaterali.
Non convinta , soprattutto dal fatto che il liquido continuava a fuoriuscire con molta facilità durante il ciclo, e dopo aver letto le risposte del Dott. Salvo Catania (oncologo-senologo) pubblicate sul sito www.medicitalia.it ho deciso di chiedergli un consulto via mail.
La sua risposta è stata di non fermarmi alle prime diagnosi, ma di proseguire con gli accertamenti , perché il liquido monoporico , monolaterale, abbondante, ad acqua di fonte può essere un segno di carcinoma.
Mi sono recata da un altro senologo di chiara fama. Anch’egli non ha dato importanza a ciò che gli avevo riferito, ribadendo che se nel liquido fuoriuscito non c’è presenza di sangue non è il caso di preoccuparsi. Su mia insistenza ha acconsentito alla mammografia non ritenendola comunque urgente .
Ho eseguito la mammografia il 29 Agosto 2011 (giusto il tempo di prenotazione) e di seguito trascrivo il referto :
visita senologica : cute e capezzoli regolari. Non elementi nodulari. Componente adiposa ben rappresentata. Componente fibroghiandolare discretamente rappresentata. In sede retroareolare dx. al terzo medio si apprezza formazione nodulare a limiti netti ecograficamente di tipo cistico con diametro di 16 mm. Appena anteriormente si evidenzia piccolo gruppo di calcificazioni eterogenee, per lo più puntiformi raccolte in area con diametro di circa 5 mm. Altre piccole calcificazioni con caratteri analoghi medialmente. Ecografia: riconoscibili alcune piccole formazioni di tipo cistico sparse. Non evidenti formazioni nodulari solide. conclusioni: le calcificazioni segnalate in sede retroareolare dx. al terzo medio presentano caratteri in parte di sospetto. Si consiglia agobiopsia con guida stereotassica ed e.v. controllo mammografico fra 6 mesi.
Ho eseguito la biopsia subito dopo (15 gg circa) e di seguito trascrivo il referto :
L'esame istologico del materiale prelevato ha evidenziato: parenchima mammario sede di ectasia cistica dei dotti extralobulari associata ad iperplasia epiteliale papillare e micropapillare con atipie di grado moderato, adenosi semplice e sclerosante. In considerazione delle atipie istologiche riscontrate si consiglia revisione chirurgica dell'area di interesse. Sono stati effettuati 9 campioni agobioptici, le microcalcificazioni sono state documentate solo in 2 campioni. Informazioni cliniche : B-RADS:4a.
Sono stata operata il giorno 11 Novembre 2011 e questo è il referto :
Carcinoma intraduttale di tipo micropapillare, bene differenziato secondo Holland, (DIN1). La lesione si estende per cm 1,5 , è presente in 3 inclusioni e giunge sul margine mediale di resezione. Coesistono esiti di pregressa biopsia.
Sono stata rioperata il 7 Dicembre 2011 e questo è il referto :
Parenchima mammario con focolaio di carcinoma intraduttale di tipo micropapillare, con necrosi e microcalcificazioni, a medio grado di differenziazione secondo Holland g2, associato a flogosi granulomatosa gigantocellulare da pregressa escissione chirurgica. La neoplasia è presente nelle inclusioni 1,2,4,5, raggiunge il margine mediale per un'estensione di mm 2 e dista mm 3 dal margine superficiale. Restante parenchima indenne. Recettori ormonali : Progesterone 25% Estrogeno 85%.
Bisogna ricorrere alla mastectomia.
Adesso sono in attesa.
Ho scritto questa storia per tutte le persone che si trovano (o potrebbero trovarsi) nella mia situazione e per tutti medici che riscontrano i sintomi sopra descritti.
LA CONVINZIONE MAGGIORE A PROSEGUIRE GLI ACCERTAMENTI, MI E’ STATA DATA DAL DOTT. CATANIA, E PER QUESTO MOTIVO LO VOGLIO RINGRAZIARE PUBBLICAMENTE PER LA GRANDE PROFESSIONALITA’ E UMANITA’.
Distinti saluti
apprezzo molto il suo gesto anche nei confronti degli altri utenti che leggono.
Potrei facilmente schernirmi e godermi lo specchio narciso professionale del >>>“oh come è bravo il dr. Catania che ha capito tutto senza neanche la visita, mentre ben tre altri senologi di grido non hanno rilevato alcun sospetto pur avendo sottomano tutto il quadro clinico-strumentale !!!!>>.
Sarebbe bello egoisticamente lasciar credere alle “doti soprannaturali” del clinico milanese, ma invece perché questo sia un bell’esempio educativo per molti, mi tocca doverosamente ridimensionare i miei meriti o semplicemente riportarli sul piano della NORMALE e routinaria pratica clinica di lunga esperienza.
Comprendo bene perché la sintomatologia da Lei riferita sia stata sottostimata.
Perché la secrezione acquosa è una rara forma di secrezione . Nella mia esperienza ho visto solo 3 casi (il suo sarebbe il quarto !) di secrezione “watery” provocata da un tumore maligno e 8 casi provocati da papillomi multipli.
Su un totale di oltre 15.000 tumori maligni da me operati.
Ma si tratta di secrezioni così caratteristiche (spontanea, abbondante, persistente o intermittente) che non si possono più dimenticare, tant’è che già nel 1994 avevo pubblicato ( ICONOGRAFIA E METODOLOGIA……testo atlante della Sorbona Editore, con Pluchinotta e Zurrida) una bellissima foto a pag. 38 che mostra una mammella dalla quale sgorga abbondante liquido chiaro , per questo definito anche “cristallino” o ad “acqua di roccia”.
Nulla di straordinario come vede, tant’è che nel mio articolo sulle secrezioni
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/77-secrezioni-del-seno.html
scrivo >>5) Secrezione acquosa : Importante in senso oncologico necessita di ulteriori approfondimenti a partire dall'esame citologico della secrezione>>>
Pertanto nulla di straordinario, ma si tratta solo di sintomatologia a presentazione rara, e questo certo non la conforta visto che è in attesa di un intervento di mastectomia.
Ringrazi piuttosto la sua testardaggine e determinazione perchè siamo di fronte ad un carcinoma in situ
e quindi non è ancora il caso di fare testamento (^________^). Questo mi sembra molto importante per la sua bambina e vedrà che per la mammella ci sarà il tempo per occuparsene.
Tanti auguri e ci aggiorni sugli ulteriori sviluppi.
Comprendo che in situazioni come le sue, il risentimento sia il primo sentimento in ordine da elaborare e la tentazione di non fidarsi più delle istituzioni della città in cui vive è fortissimo, soprattutto per Lei che per il suo lavoro conosce la realtà assistenziale della stessa.
Ma non è così e quanto accaduto deve essere considerato un incidente di percorso determinato da una sintomatologia molto rara.
Io sono stato invitato più di una volta a fare delle relazioni a Padova dove vive un mio carissimo amico che ritengo uno dei maggiori esperti della patologia benigna e inconsueta della mammella.
http://www.alfonsopluchinotta.it/
Con lui ho pubblicato il testo-atlante ( Iconografia e metodologia clinica delle lesioni mammarie Prefazione: U. Veronesi Ed. Sorbona Milano, 1994 ) con la foto della mammella (x combinazione a destra come la sua) dalla quale "sgorga" la secrezione watery. Quindi sono certo che se tra i senologi di chiara fama, come li definisce Lei, si fosse imbattuta in Alfonso Pluchinotta non staremmo qui a raccontare questa storia.
Tra l'altro Alfonso è autore delle più pregevoli opere della storia della senologia e per questo tema ("chapeau") l'ho coinvolto più di una volta
http://www.senosalvo.com/storia1.htm
Questa digressione ....come atto dovuto e perchè non abbia dubbi sul trattamento chirurgico che è in attesa di subire.
E ci mancherebbe altro ! Sarebbe non normale che non ne avesse !
Questo, quando non si rimuove del tutto, è il più fisiologico dei meccanismi di difesa.
Quando si somministra una "sentenza" grave noi ci difendiamo con risposte ADATTIVE e la paura è una di queste.
Ce ne sono tantissime di risposte adattive da considerare positivamente (PAURA, pianto, negazione, rabbia senza oggetto, speranza realistica, negoziazione.......) e altre DISADATTIVE ( senso di colpa, negazione patologica, RABBIA contro gli operatori sanitari, crollo emotivo, ansia generalizzata, richieste "impossibili", speranza irrealistica, manipolazione...) da considerare negativamente.
Poichè Lei ha posto in atto la migliore strategia, scrivendo questa lettera, per elaborare la rabbia contro gli operatori sanitari (ci vuole un pò di più per il RISENTIMENTO) , mi sembra che la sua reazione sia proprio quella giusta.
Si sta comportando da adulta tenendo lontana la facile tentazione di una regressione...verso la bambina.
Questo sul piano dei sentimenti, mentre su quelllo clinico mi preme dirLe che l'intervento che "subirà" domani (subire riferito a Lei è improprio perchè ha reagito attivamente) è solo un intervento di necessaria radicalizzazione di un carcinoma in situ, nel senso che poichè non dà metastasi, da questo è già guarita.
Quindi un punto fermo è la guarigione dal cancro come malattia, mentre ci vorrà molto tempo per guarire dall'IDEA del cancro, cioè da quel fantasma che ci perseguita e ci rincorre.....
DENTRO......
AUGURISSIMI
("ma come fanno a non capire quel che provo veramente "???)
"LI MANDI TUTTI A QUEL PAESE" (^__^) e ribadisca AD ALTA VOCE, a Lei stessa ed a loro, il suo pieno diritto di essere FRAGILE e IMPAURITA.
Poi domani vedrà, dopo l'intervento, tornerà "fisiologicamente" a rigestire la sua proverbiale sicurezza anche senza i consigli di rito degli altri.
"LORO" sono giustificati dal fatto che in realtà sono più fragili ed impauriti di Lei e non "sanno cosa dire".
Quindi questi atteggiamenti fastidiosissimi li prenda solo come maldestri tentativi di far qualcosa per Lei.
Come maldestri atti di amore !
Poi ovviamente per il complesso capezzolo-areola ci sarà tempo.
La sua comunque è già una reazione coraggiosa perchè molte donne impiegano anche anni per guardarsi allo specchio. Quindi siamo a buon punto nella elaborazione del lutto (= la perdita ..di parte di sè ). Non pretenda troppo da sè stessa e sposti l'attenzione ....dalla mammella alla sua bambina.
E si prepari, si fa per dire perchè non esiste una strategia oltre alla naturalezza che ha mostrato sin qui, perchè ci sono molte probabilità che prima o poi sia proprio LEI a chiederle, se non l'abbia già fatto,....che fine abbia fatto la sua mammella. Mi permetto di consigliarle di non far nulla per nascondere la sua nuova condizione. Lei è ancora è spaventata perchè ha visto la mamma andar via, ma ora che è tornata cosa vuole che gliene freghi (si fa per dire) se ha dovuto fare un "piccolo" ritocco per curare la malattia ?
Ci sono molti libri che sbandierano strategie sul "come parlare ai bambini ", ma sono scritti da medici e psicologi....... Ma questi signori non hanno mai perso una mammella e quindi possono far poco, pur se animati da buoni propositi, per mettersi "dalla parte della paziente".
Pertanto .....se ne freghi perchè il dato oggettivo è che la sua bambina, finita la fase dell'allattamento, abbia più bisogno della mamma e molto meno della mamma CON ENTRAMBE le mammelle e se il baricentro lo si sposta subito su questa funzione non si accorgerà (=ovviamente vorrei dire che piano piano "accetterà" la sua condizione) o minimizzerà il fatto che la sua mamma abbia una sola mammella che comunque è in fase di "restauro"..
Anche questo ultimo aspetto della ricostruzione va spiegato molto bene e senza bugie, che hanno le gambe corte, sia per lenire la sua sofferenza sia per non dover dire altre bugie quando tornerà in Ospedale per sostituire l'espansore con la protesi definitiva o quando dovrà recarsi, tra poco, in ospedale per rigonfiare l'espansore.
In altre parole, dal suo punto di vista, meglio subito una mamma con una sola mammella da restaurare che una "pseudomamma" con entrambe le mammelle sane. e/o da esposizione..
Per mia esperienza penso proprio di sì ….senz’altro ha capito, ma è stata rassicurata dal suo ritorno a casa. Non in questi giorni ha capito ma già da tempo perché forse ha rimosso che ha fatto già 4 biopsie ??
Ma proprio adesso inizia il difficile perché Lei è svantaggiata dal fatto che
>> La bimba da quel momento non mi ha più fatto domande>>.
Nel suo caso una iperassicurazione compensatoria è una opzione pericolosa perché allontana dalla situazione reale ciò che in continua evoluzione.
Cerco di semplificare : Andrebbe benissimo se il problema fosse stato risolto definitivamente e Lei non dovesse più recarsi in ospedale, invece Lei sarà costretta a incrociare il suo sguardo interrogativo tutte le volte che dovrà recarsi in ospedale anche solo per rigonfiare l’espansore. Lei cercherà tutte le volte di proteggerla . Come ? con le solite bugie o dicendo la verità ? E’ un gioco difficilissimo in un equilibrio molto precario, perché da una parte ci sarà il suo linguaggio rassicurante e dall’altra quello non verbale che non si può nascondere e che i bambini comprendono molto bene, ma che viene interpretato come se dovessero aspettarsi il peggio.
Ma poi soprattutto perché le bugie hanno sempre le gambe corte ed i bambini spaventati in queste situazioni origliano e spiano le mezze frasi dette tra i familiari che vogliono proteggerli. E non c’è peggiore situazione di quella nella quale apprendono, accade quasi sempre, DA SOLI la verità.
E allora piano piano le dica la verità magari prendendo il discorso alla lontana ad esempio parlando delle altre pazienti che ha conosciuto in ospedale. Cominci a infrangere il mito della incurabilità del cancro. Sarà la bambina stessa con le sue domande a farle comprendere quando sarà arrivato il momento per sapere TUTTO. E questo sarebbe tra l’altro un bell’insegnamento EDUCATIVO per il suo futuro.
Il compito per Lei rispetto ad altri pazienti è facilitato dal tipo di tumore intraduttale che non ha nulla a che vedere con quello invasivo. Glielo spieghi esattamente come l’ha capito Lei. E non ci sarà più alcun bisogno di dover giustificare tutte le volte (già è andata 4 volte a fare una biopsia !!!!!) la necessità di cure e controlli ossessivi. Se non si compie questo passo doloroso, i bambini si chiudono in sé stessi, non fanno più domande, ma vivono ogni giorno con il terrore (nel suo caso tra l’altro ingiustificato) di dover perdere ineluttabilmente la mamma, soprattutto se hanno assistito ad altre tragedie familiari in casa per la perdita di nonni o zii.
QUALI FESTIVITA' ?????
E' stata operata il 2 gennaio e l'unica festività in questi 22 giorni è stata la Befana (6 gennaio) e ancora il referto non è arrivato.
>>Nonostante le rassicurazioni del chirurgo, sono letteralmente TERRORIZZATA........... >>
senz'altro questa è una paura comprensibile, ma del tutto "astratta" perchè in realtà, avendo fatta una mastectomia e trattandosi di un carcinoma in situ, nulla di spiacevole e nuovo potrà riservare il referto, rispetto a quanto sappiamo già .
Ora non esageriamo (^___^)
1) Va bene che il mio nome di battesimo è Salvatore, ma sin da piccolo preferisco essere chiamato SALVO, che è meno impegnativo.
2) Non lo sapremo mai se >>MI HA SALVATO LA VITA>> corrisponda alla realtà.
La lesione riscontrata può infatti evolvere in carcinoma invasivo, ma può rimanere per lungo tempo latente clinicamente (in realtà il suo era già sintomatico : secrezione watery) ed essere scoperto accidentalmente nel corso di una indagine strumentale.
In altre parole Lei l'avrebbe magari scoperto a 40 anni nel corso di una mammografia di screening, senza necessariamente dover assistere ad una evoluzione della malattia che può avere tempi molto lunghi. In tale evenienza il nostro merito sarebbe stato solo quello di una ANTICIPAZIONE DIAGNOSTICA , che in una malattia evolutiva presenta effettivamente notevoli vantaggi anche in termini di sopravvivenza, ma se ( e non lo sapremo mai) invece stabile nella evoluzione, comporterebbe solo come dicevo una anticipazione della diagnosi che equivale paradossalmente ad un "dispetto" nei suoi confronti perchè Le abbiamo regalato un dispiacere pazzesco con due anni di anticipo, magari ininfluente e non lo sapremo mai) sulla sopravvivenza.
Quindi non lo sapremo mai se le abbiamo salvato la vita o se le abbiamo "rovinato" l'esistenza con due anni di anticipo (^____^).
Ora però che le abbiamo regalato la "bicicletta"....a Milano si dice che....occorre rimboccarsi le maniche e.........pedalare ! (^__^)
Tanti auguri !!!
Ci aggiorni ogni tanto, se lo desidera, sui lavori ordinari di "manutenzione"...e Lei capisce bene a cosa mi riferisco.
quello che dice l'oncologo l'ho condivido , ma devo rilevare una carenza nella comunicazione che Le lascia, da quanto scrive, la percezione di essere ancora ammalata. E' molto difficile non in gergo medichese spiegare alcuni concetti riguardo al carcinoma in situ.
Proverò, se ci riesco, a tradurre questi concetti dal medichese all'italiano e nello stesso tempo cercando di semplificare al massimo, a costo di far storcere il naso ai puristi ortotossi in senso scientifico.
1) Il carcinoma in situ si sviluppa all'interno dei dotti e pur possedendo potenzialità invasive, che talvolta non si riescono a dimostrare (microinvasione occulta) , presenta una intrinseca ma non obbligata tendenza alla progressione verso la neoplasia infiltrante.
2) Il rischio principale è l'alta tendenza alla recidiva , che frequentemente si presenta con un carcinoma infiltrante. Per Lei questo rischio non vale più perchè la mastectomia totale ha azzerato (=0) il rischio. Rischio recidiva =0
3) Io sono contrarissimo alle statistiche, che pur si devono conoscere, quando si deve comunicare una prognosi ad un paziente, perchè l'essenza della natura è la varianza e la media non è altro quindi che una astrazione che la mente umana impone per far ordine nel caos dei diversi casi.
Nel suo caso si può senz'altro fare una eccezione perchè i numeri sono così piccoli e quindi dovrebbero tranquillizzarla visto che dire "basso rischio" non è bastato a tranquillizzarla e ad esorcizzare quel fantasma, che la tormenta e la tortura.
Poichè il rischio è 0 per la recidiva, resterebbe quello teorico (1%?) di una eventuale microinvasione non riconosciuta all'esame istologico di tutta la mammella.
Rischio metastasi =1
5) Supponiamo che Lei rientri in quell'1% sfortunatissimo ( e perchè no nel 99 %????), comunque è stata eseguita l'analisi del Linfonodo sentinella (+ altri 3 linfonodi) che ha dato esito negativo.
Che altro cerca per rassicurarla ? Ritiene che attraversando la strada a Padova sulle strisce pedonali il Padre Eterno gliene conceda di meno di rischi teorici ?
6) Quindi ho fatto tutti questi passaggi per dimostrarle che il suo rischio in realtà è moooooooolto più teorico che reale ed è mooooooooolto più basso del "basso rischio" che Lei ha percepito nella comunicazione dell'oncologo.
Spero di essere riuscito a farmi capire.
No signora il Padre Eterno non si è scomodato sino a tanto.
Nel 1976 giovane ed inesperto chirurgo, consapevole che la facoltà di Medicina mi aveva insegnato a mantenere la distanza dal paziente (in buona fede) sono stato io a prendermi il dono con un training di 35 anni allo sbaraglio con i pazienti affetti da tumore.
Sino a codificare un metodo che si chiama "Dottore si spogli" (sottinteso ...della sua tecnologia) che ora viene insegnato in corsi di formazione.
http://www.senosalvo.com/la%20vita%20dopo%20la%20malattia/salvo%20catania.htm
Questo non è un dono perchè dovrebbe far parte del bagaglio professionale di base di ciascun medico e che si conquista con un lungo lavoro su sè stessi a partire dalla elaborazione della PROPRIA morte, prima di confrontarsi con quella degli altri.
Nel secolo scorso le uniche capacità che si richiedevano al medico erano quelle diagnostiche al letto del malato, ORA non ci sono dubbi che capacità comunicative e di ascolto possono ( e devono) essere apprese ed applicate nella pratica clinica.
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/271785-secrezione-dal-seno-monolaterale.html
che mi ha drammaticamente riportato con la memoria esattamente ad un anno fa.
E' trascorso un anno esatto dalla prima manifestazione della malattia, ricordo esattamente l'angoscia vissuta quando per la prima volta ho visto quel liquido "strano" (chiaro tipo acqua di fonte) fuoriuscire dal capezzolo dx e da un unico poro.
Ricordo le immediate ricerche su internet (in questo caso grande mezzo di comunicazione) e i primi consulti a caldo, il sollievo quando mi tranquillizzarono dicendo che il liquido non presentava caratteristiche di malignità. Ma tra i vari siti, in uno ho trovato l'affermazione di un noto oncologo nella quale diceva esplicitamente che il liquido "strano" poteva essere importante in senso oncologico. Il noto oncologo si chiama Salvo Catania ed il sito è Medicitalia. La sua affermazione, caro dottore, è stata la molla che mi ha spinto a chiederle un consulto via mail, e poi a proseguire con gli accertamenti. Per me da allora è cominciata un'odissea, durata per ben cinque mesi, durante i quali ho subito ben tre interventi chirurgici, più altre manovre invasive. Per fortuna, si trattava di un carcinoma intraduttale ( se vogliamo chiamarla fortuna ) e il tutto si è risolto con una mastectomia senza dover fare terapie di nessun tipo. Se quel giorno non avessi letto quella sua affermazione, molto probabilmente io mi sarei fidata dei medici che mi hanno vista e avrei rimandato la mammografia a 40 anni, e "ciliegina sulla torta" magari mi capitava pure di rimanere incinta. Ora io sto bene, ho ripreso il mio lavoro già da un pezzo, fra tre mesi circa ho i controlli da fare e il pensiero già mi crea agitazione. Se tutto andrà bene si procederà con la ricostruzione.Per adesso cerco di non pensarci, di vivere alla giornata e di godermi tutto quello che la vita mi offre di bello, domani si vedrà....... Un caro saluto.
>>Ora io sto bene, ho ripreso il mio lavoro già da un pezzo, fra tre mesi circa ho i controlli da fare e il pensiero già mi crea agitazione...>>>
Ora non esageriamo (^___^) ........perchè passata la "stagione delle coccole" occorre essere realisti.
Giustificata l'apprensione per i "lavori in corso" sulla strada della ricostruzione, ma sono del tutto gratuite ed ingiustificate le paure per la malattia.
Avendo subita una mastectomia le probabililità di una recidiva sono vicine allo zero.
E allora perchè >>il pensiero già mi crea agitazione>> per gli esami ?
Lei ha le stesse probabilità di venire ai miei funerali quanto io ai suoi....almeno per quanto riguarda la malattia, che non c'è più, mentre se consideriamo bene che Lei non ha ancora compiuto 40 anni mentre io sono già in fase pre-Alzheimer...credo che le probabilità che Lei debba venire ai miei funerali siano nettamente più elevate.
E paradossalmente è Lei a controllarsi, e io no, ed è Lei che va in agitazione, ed io no !
Non crede che ci sia qualcosa che non funzioni in qualcuno (o entrambi ?) di noi per opposte ragioni ?
dopo tanto tempo non ho potuto fare a meno di pensare a Lei perchè ho inserito il suo "caso" (virgolettato perchè su una persona il termine è quanto mai odioso) nelle conclusioni del mio studio
https://www.medicitalia.it/salute/senologia/6-consulti-online-in-senologia.html
Appartiene quindi alla ...storia del consulto virtuale (^__^)
Ho inserito il suo/ 4 altri consulti analoghi anche se molto diversi , ma che avevano in comune una diagnosi formulata virtualmente in disaccordo con le raccomandazioni dei consulti reali, perchè Lei ha saputo raccontare la sua storia clinica come mai io sarei riuscito a fare se ci avessi provato.
La informo che la sua storia ha avuto una discreta eco non solo su Medicitalia
(quasi 5000 cliccate sin qui ) ma anche al di fuori (vedi trafiletto di Repubblica)
http://d.repubblica.it/dmemory/2012/02/25/feelgood/feelgood/275bim780275.html
Tanti saluti
Guardi cosa è arrivata in contemporanea alla sua replica
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/278557-nodulo-c3.html
è il quinto caso in un periodo di tempo neanche molto lungo.
Mi scuso ancora se di una storia di una persona continuiamo irrispettosamente a parlare di "caso" e di "letteratura", ma dopo oltre 35 anni di frequenza ad Attivecomeprima, ho imparato che sono le donne che ci danno lezioni sulla relazione medico-paziente.
Le faccio una proposta "pazza" per dimostrare come il fenomeno sia più esteso di quanto appaia a prima vista.
>>> Sta succedendo la stessa cosa a una mia amica di 50 anni, che presenta un nodulo dubbio c3 al seno. Il medico che la sta seguendo (noto senologo) l'ha rimandata a un controllo fra tre mesi. Lei preoccupatissima ha insistito per farlo togliere,ma si è sentita rispondere un NO categorico>>
Ora se effettivamente
* la sua amica ha 50 anni ( e su questo credo non ci possano essere dubbi)
* ha un nodo dubbio (suppongo all'esame clinico-strumentale)
* un C3 all'esame citologico
è la fotocopia del "caso" della signora di Modena (quasi persino l'età coincide)
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/278557-nodulo-c3.html
Ci arriva anche Lei che il nodo VA ASPORTATO senza dubbio.
A che serve il controllo a 3 mesi ? Cosa si spera che cambi in questi tre mesi ?
Tra l'altro Cui Prodest 90 giorni (x 24 ore) di angoscia gratuita ?
Queste cose le ho imparato oltre 30 anni fa all'Istituto dei Tumori di Milano (mai smentite) dal compianto Prof. Di Pietro :
SINO A 35 ANNI UN NODO VA CONSIDERATO' BENIGNO SINO A DIMOSTRAZIONE CONTRARIA
DOPO VA CONSIDERATO MALIGNO SINO A DIMOSTRAZIONE CONTRARIA.
Qui non abbiamo la dimostrazione (anzi è dubbio) e quindi la conclusione è perentoria e univoca.
Se vivesse a Linosa le direi di aspettare 3 mesi, ma vive in una città strapiena di bravi senologi : lo faccia asportare ! Al massimo scoprirà "che ha fatto un intervento (piccolo, non banale in an.locale) per niente "
P.S.
Poichè il consulto virtuale ha ovviamente dei limiti e NON PUO' MAI SOSTITUIRE quello reale sentirei comunque un altro parere nella sua città da parte di un collega DEDICATO alla patologia della mammella (non basta la targa di Senologia, perchè la specializzazione in Senologia non esiste).
Se avesse difficoltà sono disponibile, anche perchè mi interessa molto per ovvie ragioni,
ad occuparmene GRATUITAMENTE io a Milano in tempi brevissimi. Mi mandi pure una mail.
Quando non ci sono "nuove" vuol dire che tutto procede secondo programma.
Ma so bene cosa voglia dire per Lei ...non vedere ancora la fine dei lavori.
Ho pensato a questo mentre rispondevo alcuni minuti fa all'altra signora della provincia di Modena alle prese non solo con le sue paure del cancro , ma anche con quelle del terremoto.
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/278557-nodulo-c3.html
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/75-i-marcatori-tumorali-tumor-markers.html
Siamo già in autunno.
Grazie ancora perchè utilizzo la sua lettera per mettere in guardia altre pazienti con una situazione analoga alla sua.
Guardi qui, di oggi, e la signora ha, ironia della sorte 38 anni.
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/307070-secrezione-monolaterale.html
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/307070-secrezione-monolaterale.html
>>> la cosa diversa che ho notato è che non esce sempre dallo stesso poro, ma da punti diversi, almeno credo...... >>
Questo dimostra che sia cosa diversa !
>>Ho fatto la mammografia, l'ecografia e la visita, i medici mi hanno detto che non c'è nulla di sospetto, nè noduli, nè calcificazioni. >>
Anche questo dimostra che sia cosa diversa da quella controlaterale.
>>Giovedì ho un'altra visita, valuteranno se fare la citologia del secreto, cosa mi resta da fare?>>
Aspettiamo giovedì, con maggiore tranquillità rispetto all'anno scorso e ne riparliamo.
Potrebbe intanto trascrivere qui l'esito della mammografia ?
http://forum.gravidanzaonline.it/forum/viewtopic.php?f=7&t=53684&sid=6a4a4712c167128984135a1d2e59f405&start=120
Ci riprovo e spero di essere ancora fortunato, ma sono avvantaggiato perchè Lei è molto attenta e descrive molto bene i dettagli più importanti per una valutazione oggettiva. Gran parte dei pazienti invece ci segnalano segni e sintomi fuorvianti.
Allora proviamoci
1) La situazione è mooooolto diversa rispetto a quanto accaduto un anno fa sulla mammella controlaterale e pur tuttavia qualche segnale da non sottovalutare c'è.
a) La secrezione è
*pluriorifiziale, quindi non monoporica,
*VERDE, quindi non sierosa o acqua di fonte o ematica,
* E' abbondante e questo è l'unico segnale da non sottovalure.
Evidentemente c'è qualcosa che "rifornisce" la secrezione.
Non una semplice ectasia duttale quindi.
Sono rare ma possibili le secrezioni ABBONDANTI funzionali.
Ripeto però che si vedono e quindi potrebbe essere classificata in questa categoria.
2) Ha fatto una mammografia rispetto all'anno scorso e questo non è cosa da poco poichè queste forme multifocali presentano in prevalenza la presenza di microcalcificazioni che la mammografia avrebbe visto, in considerazione della scarsa radiopacità della sua mammella.
3) Occorre dire che l'esperienza dell'anno scorso ha accresciuto il suo rischio relativo
(RR=4) riferito al tumore del seno
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
4) L'esame citologico molto probabilmente risulterà negativo, ma questo non vuol dire nulla come in passato Le avevo spiegato.
CONCLUSIONI :
1) TUTTO depone per .....poter STARE ASSOLUTAMENTE TRANQUILLI !
2) Tuttavia incoerentemente con questa rassicurazione (^____^), ma solo a scopo precauzionale, se fosse una mia familiare , La convincerei ad OCCUPARSENE (in caso contrario restiamo senza una diagnosi ?) SENZA PREOCCUPARSENE, mentre un anno fa in tempi non sospetti alla sua mail avevo risposto di OCCUPARSENE PREOCCUPANDOSENE.
Le consiglierei di eseguire ( la richieda al suo curante) una Risonanza Magnetica Mammaria CON mezzo di contrasto
(senza contrasto nel suo caso non serve).
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/quando_perche_fare_RMM.htm
P.S.
...e meno male che ha solo (ora una ) due mammelle !! (^____^
https://www.medicitalia.it/buonasanita/senologia/27-vorrei-aiutare-tutte-le-donne-nella-mia-situazione-e-ringraziare-il-dott-salvo-catania.html
Ho appena risposto a
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/310152-secrezione-monoporica-sierosa-monolaterale-seno.html
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/310989-secrezione-ematica-seno-sx.html
Ormai raccolgo qui tutti i casi complessi in cui c'è una certa discordanza con i colleghi del mondo reale e le utenti sono state indotte da questa discussione per chiedere a noi una conferma (lo scrivono nei loro post o lo confermano attraverso mail private).
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/312243-malattia-di-mondor-seno-mi-dicono-tutti-di-non-far-nulla-possibile.html
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/307024-sospetta-malattia-paget.html
Spero che la casistica si fermi a questi casi, ma tutto lascia pensare che un giorno saremo costretti a scrivere un articolo.
Singolare che quasi tutte le pazienti-utenti abbiano 38 anni (tranne un caso 45)
L'esito della secrezione è negativo, ma già Le avevo scritto un mese fa (# replica n 44)
>>>1) La situazione è mooooolto diversa rispetto a quanto accaduto un anno fa sulla mammella controlaterale e pur tuttavia qualche segnale da non sottovalutare c'è.
a) La secrezione è
*pluriorifiziale, quindi non monoporica,
*VERDE, quindi non sierosa o acqua di fonte o ematica,
* E' abbondante e questo è l'unico segnale da non sottovalure.
Evidentemente c'è qualcosa che "rifornisce" la secrezione.
Non una semplice ectasia duttale quindi.
Sono rare ma possibili le secrezioni ABBONDANTI funzionali. e quindi potrebbe essere classificata in questa categoria.
2) Ha fatto una mammografia rispetto all'anno scorso e questo non è cosa da poco poichè queste forme multifocali presentano in prevalenza la presenza di microcalcificazioni che la mammografia avrebbe visto, in considerazione della scarsa radiopacità della sua mammella.
3) Occorre dire che l'esperienza dell'anno scorso ha accresciuto il suo rischio relativo
(RR=4) riferito al tumore del seno
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
4) L'esame citologico molto probabilmente risulterà negativo, ma questo non vuol dire nulla come in passato Le avevo spiegato.
CONCLUSIONI :
1) TUTTO depone per .....poter STARE ASSOLUTAMENTE TRANQUILLI !
2) Tuttavia incoerentemente con questa rassicurazione (^____^), ma solo a scopo precauzionale, se fosse una mia familiare , La convincerei ad OCCUPARSENE (in caso contrario restiamo senza una diagnosi ?) SENZA PREOCCUPARSENE, mentre un anno fa in tempi non sospetti alla sua mail avevo risposto di OCCUPARSENE PREOCCUPANDOSENE.
Le consiglierei di eseguire ( la richieda al suo curante) una Risonanza Magnetica Mammaria CON mezzo di contrasto (senza contrasto nel suo caso non serve). >>
Pertanto starei tranquilla, ma vista la eccezionalità della situazione ( quando la racconto ai miei colleghi non mi crede nessuno e mi canzonano facendo capire che me la sarei inventata io "l'utente di Padova" !!) possiamo fare uno strappo alla regola.
a) Lei ha già rinunciato all'anonimato perchè è venuta a ringraziarmi a Milano
b) Stavolta, se si ripresentasse la secrezione ABBONDANTE E SUBCONTINUA ( intanto non la provochi più e la faccia "accumulare") prenoti una visita con me con il SSN (troverà l'indirizzo dove visito con il SSN nella Home Page del mio sito) e ci vediamo a Milano con una impegnativa per visita Oncologica oppure visita senologica.
Mi raccomando che la visita prenotata sia in regime di SSN perchè in caso contrario non potrei prescrivere la Risonanza con il ricettario regionale valido anche nella sua regione.
c) Ci penserò io a prenotarLe una Risonanza Magnetica con mezzo di contrasto tra l'altra giustificata come esame di follow-up ad un anno dal precedente intervento per diffuso carcinoma in situ controlaterale.
Sarebbe giustificata anche per escludere una bilateralità e tra l'altro, se ricordo bene (evito di rileggermi questa pagina infinita) non ha mai eseguito questo esame.
Lo so di aggiungerle un ulteriore disagio ma non vedo alternative .più semplici e non sarebbe giusto che Lei fosse costretta a fare l'esame privatamente.
Potrebbe essere l'occasione buona per presentarmi....la sua bambina portandola a Milano (^____^ )!
E' ormai un personaggio su Medicitalia :-)) "La signora di Padova"
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/316810-per-dott-catania.html
Ha aperto un Centro di Senologia diagnostica ? (^__^).
Poichè ormai è un punto di riferimento di Prevenzione Secondaria la informo su alcune novità che riguardano la PREVENZIONE PRIMARIA ( alimentazione + attività fisica)
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
Tuttavia non conosco le ragioni del
>>Si consiglia controllo ecografico fra tre mesi del reperto segnalato a sx. >>
Controllo in tempi brevi. Perchè ci sono dubbi o solo prudenziale ?
Quando ci sono dubbi io sono stato educato dalla scuola veronesiana a "dimostrarlo subito", magari con una agobiopsia ecoguidata.
In questo caso non saprei che dire, ma è più probabile che il consiglio di un monitoraggio abbia solo un carattere prudenziale e quindi starei tranquille, pur non avendo prova di questa mia ultima affermazione.
1) A Rimini
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/313777-dimensioni-fibroadenoma.html
>>Mi è stato detto dal medico che data la mia familiarità con il carcinoma alla mammella da parte di nonna paterna, sarebbe indicato per la mia età (26 anni) la risonanza magnetica come esame di screening>>
Si ponga l'indicazione ad eseguire una Risonanza Magnetica Mammaria, CHE NON C'E', ad una ragazza asintomatica con un rischio basso (nonostante un caso di tumore familiare)
2) E la si neghi a Padova #52 >>Caro dottore, dopo quasi un mese questa mattina sono riuscita ad avere l'esito dello striscio. Per conoscenza le trascrivo il referto : Materiale amorfo comprendente rari macrofagi. Nessuno mi vuole prescrivere la risonanza, nè lo specialista, nè il mio medico curante>>
....in una paziente che
a) "ha gia' dato",
b)è SINTOMATICA
c) parte da un rischio moooolto più alto.
[ e alla quale allego l'aggiornamento http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm ]
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/319170-secrezione-acquosa.html
Ormai la "sindrome della secrezione acqua di fonte" impazza su tutto il Web e soprattutto (povero me !) anche sulla mia posta privata .
La tenga buona come controllo annuale di follow-up al posto della mammografia.
Stia tranquilla per la presenza dell'espansore : non c'è fretta di rimuoverlo e sostituirlo... e l'urgenza è comprensibile per altre ragioni .....anche se concorderà che l'espansore in quanto vissuto come " corpo estraneo" ...."espande" le stesse paure vissute un anno fa.
Poichè la situazione non è da considerare definitiva ( prima o poi e speriamo presto) qualcuno rimuoverà quel cartello appeso di "lavori in corso...
Nei periodi delle feste si interrompono sempre " i lavori in corso " (^____^) e nel suo caso ripartirei dai sentimenti che così bene ci descriveva un anno fa ....quando è stata costretta a "guardarsi per la prima volta"
>>>>Questa esperienza seppur dolorosa, mi sta insegnando tante cose,e soprattutto mi sta facendo riscoprire tutto l'affetto delle persone che mi circondano, a partire dalla mia famiglia,i miei amici e tante altre persone.Tra tutte queste persone metto anche lei, credo che non si renda conto di quello che ha fatto per me scrivendomi quelle parole CONSOLATORIE il giorno prima dell'intervento. Ora non mi resta altro che guardare avanti, speriamo che finisca tutto quì.....me lo auguro >>>
(^____________^)
Anche se all'ultima paziente l'ho consigliato io (ma l'ho imparato dalle donne)
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/328771-secrezione-monolaterale-monorifiziale-seno-dx-bianca-gialla.html
sono ormai una decina le pazienti che avendo letto il suo consulto sono tornate dai curanti reali con la stampa della SUA esperienza e sono riuscite a convincerli per un approfondimento diagnostico, che in almeno il 50 % dei casi si è dimostrato DECISIVO.
Tutte pazienti affette, come Lei, da una "secrezione monoporica monolaterale abbondante" (in genere sierosa e non acquosa come la sua che resta una vera rarità).
Se fossimo negli Stati Uniti, tipico delle donne americane, avrebbero già fondato una associazione .
Infatti ce ne sono diverse per ogni tipo di "patologia mammaria" .
Una delle più note è quella del "TRIPLO NEGATIVO" , uno dei tumori più aggressivi della mammella
http://www.tnbcfoundation.org/
Questa "nostra" la potremmo chiamare ASEMAP ( Associazione Secrezione Monoporica Abbondante Persistente)....per svegliare i medici...dormienti. E non ne esistono su questo tema non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Con un bel sito ovviamente
www.asemap.org
Chissà quante informazioni dai pazienti ai medici potremmo trasferire !
(^___________^).
La mia è chiaramente una provocazione, ma sapesse quante idee utili si possono ricavare dalle provocazioni !
di un tumore maligno in gravidanza.
Può leggere su
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
[commento n 65 per gli utenti- commento n 71-72 per i medici]
Perchè, invece di farsi prendere dal panico in attesa del nuovo intervento, non prova ad aggiungersi alle manifestazioni di solidarietà al femminile, nei confronti di questa povera ragazza
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
Si risparmi di leggere tutto il faldone e può iniziare dal post # 65 oppure # 82 per inquadrare il caso.
Ho trascorso una vita a coinvolgere le donne e la loro sensibilità a scopo di solidarietà verso altre donne di pari condizioni con risultati sconvolgenti, soprattutto nell'attesa di terapie devastanti anche sul piano psicologico (in questo caso- ha 30 anni- ha partorito da pochi giorni con parto anticipato- ieri ha iniziato la chemioterapia- finita questa subirà una mastectomia........le vogliamo chiedere anche di donare sangue e reni ?)
A Padova ...lo sente un fragoroso fischio nelle orecchie ? (^__^)
Perchè con Francesca la nostra giovane trentenne con un bambino appena nato (sta facendo la chemioterapia) stiamo "sparlando" di Lei.
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
Dire o non, e se sì come, dire ai propri bambini che " la mamma ha un cancro". ???
Lei ne sa qualcosa (^___^) ?
(e nessuno gliela voleva prescrivere) per tutte le ragioni precauzionali che avevo riassunto nel post # 53
[" occuparsene senza preoccuparsene].
Intanto grazie per il supporto a Francesca su
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/355007-fibroadenoma-e-papillomatosi-intraduttale.html
Mi ha fatto riflettere( al momento penso solo ad una coincidenza) che tutti, sino a questo momento, questi casi hanno in comune l'età 37-38 anni.
Scherziamo per sdrammatizzare !
Leggendo la sua
>>Se i tempi restano questi credo che il mio seno sarà finito circa per il 2016.>>
ho pensato subito al Sindaco Pisapia di Milano che ha dichiarato in contemporanea che >> la linea metropolitana 4 e la linea linea 5 sarà(nno) finita per il 2015>>
Quale onore e considerazione per Lei .... i lavori in corso per una mammella durano più di due linee metropolitane ???
(^_______^)
la informo che ho inserito la sua storia nel mio studio appena pubblicato
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/1755-l-errore-medico-reale-in-senologia-corretto-dal-consulto-online.html
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/364710-capezzolo-secernente.html
>>...........come ho potuto capire anche leggendo il consulto della famosa signora di Padova,[che saluto e abbraccio se mi sta leggendo]..............>>
Legga
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/377903-precipitazioni-di-microcristalli.html
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/377543-perdite-dal-seno-sx-plasil.html
Ci facciamo intervistare dal Corriere Veneto, dal Messaggero Veneto, dal Gazzettino Veneto ???
(^_______________^)
(^_____^)
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/380424-perdite-sierose-seno.html
Non saprei cosa risponderle a distanza senza avere la possibilità di consultare direttamente tutta la sua documentazione strumentale a partire dalla ultima mammografia.
Non voglio fare il bastian contrario per principio ( e ci mancherebbe perché accrescerebbe ulteriormente il suo stato di confusione), ma sono costretto ad esprimere alcune perplessità di ordine generale che mi fanno pensare ad una esagerata valutazione dei rischi/benefici.
1) L'obiettivo di una simmetrizzazione finale di entrambe le mammelle è ormai entrato nella routine della gestione chirurgica post-mastectomia.
Ciò vuol dire che lo stesso ALERT presentato come deterrente ad una SUA ricostruzione controlaterale dovrebbe valere per tutte le donne che hanno eseguito la mastectomia. Ma è veramente così all'atto pratico ? Non mi pare.
2) Ricordo benissimo la sua storia clinica e automaticamente ho fatto una valutazione teorica del rischio di un nuovo tumore metacrono controlaterale.
Nel suo caso a parte il Rischio Relativo del carcinoma in situ (RR=4-5) di cui ci siamo occupati, e a meno che non si possa ipotizzare un doppio salto generazionale (improbabile perché non presenta neanche nei bisnonni e nonni storie di tumori alla mammella e ovaio) e a meno che non si possa sospettare una mutazione genetica per BRCa1-2 (improbabile per le stesse ragioni) , e poiché non presenta neanche altri fattori di rischio (storia riproduttiva ecc), che comunque sarebbero inquadrabili in un Rischio Relativo molto modesto, volerla scoraggiare in modo assoluto ad una simmetrizzazione controlaterale mi sembra francamente eccessivo.
3) Ammesso e non concesso che siano rilevanti i rischi/benefici non possiamo dimenticare comunque che oltre alla mammografia sia disponibile, esattamente come si fa sin dalla giovane età con le donne ad alto rischio, la Risonanza Magnetica, nel suo caso, CON mezzo di contrasto.
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/quando_perche_fare_RMM.htm
Conclusioni : Lei tra l'altro conosce bene il nostro ambiente sanitario perché ci lavora. Sentirei il parere di un altro radiologo dedicato alla diagnostica senologica (boccaccia mia !!! ^____^)
Tanti saluti e Buona Pasqua !
E' l'effetto del suo contagio virale...!!
Lei sa bene che solo nel 2014 altre 2 pazienti hanno narrato la loro esperienza
( "HO FATTO di TESTA MIA dopo aver letto la storia della Signora di Padova "ecc ecc) che richiamava la sua.
Inquietante e veramente interessante che tutte, come Lei, avessero una età di 37 oppure 38 anni. Quando avremo numeri significativi pensare ad una mera coincidenza non si potrà più farlo.
Le allego l'ultima esperienza arrivata oggi anche per via del titolo
(Lettera al dr. Catania e SECREZIONE ACQUA DI ROCCIA "
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/438380-lettera-per-il-dr-catania-e-la-secrezione-monorifiziale-acqua-di-roccia.html
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
in questi giorni ci sono importanti novità e tra l'altro Lei è stata nominata diverse volte.
Spero che Le arrivi la notifica mail di questo messaggio
Tanti saluti
https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/458531-preoccupata-per-secrezione-monoporica-acquosa.html
Quale è l'età della sua mamma ?
Intanto rispondo ad una domanda fatta da Lei (lo ricordo bene) nel corso dell'incontro a Milano (Convegno ragazzefuoridiseno) a novembre del 2013 : " io sarei il primo caso di tumore al seno nella mia famiglia !".
Ed ora la sua mamma ???
Intuendo l'età della mamma > a 50 anni potremmo considerarlo come "tumore sporadico", ma occorre tenerlo sempre presente un pensierino alla genetica familiare se consideriamo che Lei ha una figlia femmina.
1) Suocera :
no non sono d'accordo con Lei ! Quando si fa una valutazione su un anziano non si deve tener conto della età anagrafica, ma delle condizioni generali complessive, che se buone, indirizzano ad un trattamento identico a quello di una paziente giovane.
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/aggressivo_carcinoma_eta_senile.htm
2) Mamma :
Non si tratta di un tumore particolarmente aggressivo , perchè G2 e ormonoresponsivo. Vero che sia stato riscontrato un linfonodo metastatico, il linfonodo sentinella, ma ed essendo l'altro esaminato negativo è probabile che gli altri siano indenni da secondarismi e quando i linfonodi interessati sono < oppure = a 3, si parla di buona prognosi , in considerazione che non ci sia invasione vascolare peritumorale e l'indice di proliferazione è nei limiti.
Il quadro complessivamente smentisce la sua legittima preoccupazione anzi suggerisce un cauto OTTIMISMO.
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
Pertanto, essendo tutte preoccupate per Lei, le rassicuri del fatto che......non sia accaduto nulla di grave !!
Intanto lo faccio io ........per stanarla dal suo silenzio !
Le racconterò di mia suocera in un'altra puntata. Buona notte.
Condivido i suoi punti esclamativi ed interrogativi e ...non aggiungo altro.
Inoltre che credibilità si potrebbe generare in un utente cui si propone una chemioterapia (non una tisana della nonna) con l'obiettivo di ridurre un rischio di solo l'1 % ???????
Voi fate quel che ritenete meglio per voi, ma io per mia mamma non accetterei ...mia mamma si fa per dire perchè è morta...e non di cancro ( 40 anni dopo avere contratto il cancro)
Ergo : segua i consigli del SUO oncologo, quello che >>TI ASCOLTA E RISPONDE A TUTTI I TUOI DUBBI>>......
Ma va ??? Ma che combinazione . quello che ti ascolta è anche il più credibile e di buon senso ?
Ma che strana combinazione (^____^) !!!!!!!!!!!
Mi aiuta a comprendere meglio ?
Mi aiuta a comprendere meglio perchè tra il suo tumore, il tumore della mamma e il tumore della suocera...il mio incipiente Alzheimer.....ha fatto un pò di confusione (^____^) ???
E qui.....emergono i limiti di un consulto a distanza e francamente non me la sento di apportare il contributo che si aspetta.
Il chirurgo SOSPETTA e TEME una forma multicentrica ?
Non è sufficiente "sospettare e temere" per sacrificare una mammella.
Ma questa è una considerazione superficiale e a distanza da parte di un conservativista come lo sono io (senosalvo. COMplicazioni)
Io farei una Risonanza Magnetica CON mezzo di contrasto per documentare il sospetto . Sospetto su quale base se , e se ricordo bene, la mammografia e la ecografia non avevano rilevato alcuna multicentricità ?
E l'istologico è stato allestito sul materiale prelevato da un piccolo focolaio.
Mi dispiace ma non riesco a rendermi conto a distanza della reale situazione e rischierei di esprimere pareri superficiali e fuorvianti.
E vale la regola base : nel dubbio ASTENERSI.
1) >>Lo so che lei è un conservativista>>
Mi occorrerebbe un volume per spiegare perchè lo sono e alcune, ma ce ne sono altre, ragioni sono riassunte nel dominio del mio sito SENOSALVO.COM(plicazioni), cioè conservazione, ma quando ci vuole una terapia aggressiva non si discute più.
QUANDO CI VUOLE non vuol dire...per la paura della paziente o peggio per la paura del chirurgo
Legga
https://www.medicitalia.it/news/senologia/3426-l-effetto-angelina-jolie-l-oroscopo-genetico-e-il-rischio-reale.html
2) Noi ci troviamo di fronte sempre ad una duplice malattia contemporaneamente
a) il cancro
b) e la paura del cancro, la malattia più grave e più difficile da trattare.
*Per il cancro vale la regola-base appresa da Veronesi : Pessimisti, spietati e cinici nella DIAGNOSI, ottimisti ed empatici per la PROGNOSI. E su questo presupposto si procede alla indicazione della terapia adeguata
* LA PAURA DEL CANCRO >>preferisco perdere il seno,piuttosto che vivere con l'incubo continuo che il tumore si riformi o che nella mammografia e ecografia non si riesca a vedere>> legittima e comprensibile nel paziente, da curare nel chirurgo per non compromettere l'obiettività della sua valutazione.
Se questo rischio che Lei paventa è molto alto e reale (familiarità ed altro ) assecondare la paura del paziente è un obbligo.
Ma ciò va valutato di volta in volta senza lasciarsi influenzare dal suo >>preferisci perdere il seno,piuttosto che vivere con l'incubo continuo che il tumore si riformi o che nella mammografia e ecografia non si riesca a vedere>>
Se ci lasciassimo influenzare dovremmo (mi scusi per il grossolano paradosso) asportarle anche polmoni, utero, ovaie, stomaco, intestino, tiroide, surreni, ossa, muscoli, cute e sottocute...ecc ecc..
Conservando solo unghie e capelli...allora potremmo veramente star tranquilli !!!
P.S.
So che in questo modo di avere accresciuto la sua ansia e confusione (ma non dovevamo essere cinici e spietati ?), ma volevo farle comprendere che non sia corretto il suo approccio dettato, pur se comprensibile,..."per paura di ..."
Ne discuta ancora (non con noi a distanza) e vedrà che se si arrivasse al "è indicata una terapia aggressiva perchè .." sarà molto più facile per Lei lenire e metabolizzare il lutto di una parte di sè così carica di significati emotivi e simbolici.
La terapia ormonale delle pazienti con tumore al seno ormono-sensibile in fase precoce per molti decenni si è basata soprattutto sul Tamoxifene ( Nolvadex ), il gold standard.
Poi sono stati sviluppati gli inibitori dell’aromatasi di terza generazione, Anastrozolo ( Arimidex ), Letrozolo ( Femara ) ed Exemestane ( Aromasin ), con indicazione per la malattia avanzata; grazie all’efficacia e al favorevole profilo di tossicità questi farmaci hanno trovato, in seguito, impiego nel tumore mammario in fase precoce.
Risultati recenti hanno mostrato la superiorità degli inibitori dell’aromatasi di terza generazione rispetto al Tamoxifene.
Ulteriori studi clinici hanno valutato gli inibitori dell’aromatasi utilizzando quattro diversi approcci terapeutici:
(a) strategia upfront: randomizzazione dei pazienti di nuova diagnosi: Tamoxifene per 5 anni verso inibitori dell’aromatasi per 5 anni;
(c) strategia sequenziale: randomizzazione dei pazienti di nuova diagnosi: Tamoxifene ( 2-3 anni ) seguito da inibitori dell’aromatasi o viceversa per un totale di 5 anni verso inibitori dell’aromatasi sin dall’inizio per 5 anni;
(d) strategia di cambio: randomizzazione ritardata ( o analisi ) dopo 2-3 anni di Tamoxifene ( pazienti liberi da malattia ): 2-3 anni di Tamoxifene verso 2-3 anni di inibitori dell’aromatasi ( trattamento totale 5 anni );
(e) strategia estesa: randomizzazione ritardata dopo 5 anni di Tamoxifene ( pazienti liberi da malattia ): 2-5 anni di inibitori dell’aromatasi verso placebo.
In totale, gli inibitori dell’aromatasi hanno mostrato di essere superiori rispetto al Tamoxifene negli schemi adiuvanti con una più alta efficacia e un migliore profilo di tossicità.
Nonostante alcune caratteristiche comuni, un corpo di evidenze ha indicato alcune differenze specifiche tra i tre inibitori dell’aromatasi per quanto riguarda il meccanismo d’azione, la farmacocinetica e i profili di efficacia e di tossicità.
L'aromatasi un enzima della famiglia del citocromo P-450, che catalizza la reazione di sintesi degli estrogeni a partire dagli androgeni (in particolare produzione di estrone da androstenedione e di estradiolo da testosterone).
Azione biologica degli inibitori dell'aromatasi
Gli inibitori dell'aromatasi inibiscono o inattivano l'enzima aromatasi, determinando conseguentemente una soppressione totale della sintesi di estrogeni, in particolare nelle donne in postmenopausa.
L’ormonoterapia, o terapia ormonale, consiste nella somministrazione di farmaci in grado di interferire con l’attività degli estrogeni, ormoni ritenuti coinvolti nell’insorgenza e nello sviluppo di almeno due terzi dei tumori mammari.
Ieo Inibitori dell’aromatasi
Gli inibitori dell’aromatasi sono farmaci che riducono la quantità di estrogeni in circolo nell’organismo e di conseguenza la quantità di ormoni che raggiungono le cellule tumorali nel seno. Gli inibitori dell’aromatasi sono riservati alle donne già in menopausa; in queste donne la produzione di estrogeni da parte delle ovaie è praticamente inesistente, ma nei muscoli, nel fegato e nel tessuto adiposo l’enzima aromatasi converte gli androgeni in estrogeni. Con quali nomi si trovano in commercio? I farmaci più comunemente usati sono anastrozolo (Arimidex®), letrozolo (Femara®) e exemestane (Aromasin®). Si assumono sotto forma di compressa giornaliera. Quali effetti collaterali provocano? Gli effetti collaterali più comuni sono: • vampate di calore • stanchezza • dolori articolari • secchezza vaginale • nausea. Il trattamento prolungato con gli inibitori dell’aromatasi potrebbe indurre osteoporosi. Per questo motivo l’ oncologo potrebbe ritenere opportuno sottoporvi a controlli regolari della densità ossea e consigliarvi l’assunzione di farmaci per rallentare o contrastare questo processo.
Fatta questa lunghissima premessa, la conclusione è : seguite i consigli dell'oncologo senza complicarvi la vita con perplessità ansiogene.
2) Il test genetico serve se poi l'esito si può tradurre in raccomandazioni
a) a Lei non serve perchè le raccomandazioni di Prevenzione Pfrimaria restano le stesse
b) a sua figlia per il momento non serve perchè non modifica le raccomandazioni di PREVENZIONE PRIMARIA
Prevenzione
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/news/oncologia-medica/5739-franco-berrino-e-il-nuovo-libro-il-cibo-dell-uomo.html
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
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