Microcalcificazione
Buongiorno ho 37 anni e dopo aver eseguito l'eco annuale di controllo al seno a maggio , mi sono recata nuovamente settimana scorsa ad effettuare nuova eco perchè sentivo una ghindolina in corrispondenza del seno destro. La nuova eco ha definito che tutte le piccole formazioni nodulari rilevate sono state testate con power doppler senza rilevare vascolarizzazioni.
A sinistra fibroadenomi nel QSE (mm 2,5x1,4mm e 2,2mmx1,5mm),nel QII (mm1,5x1,5).
A destra fibroadenomi nel QSE mm 2,5x1,5 nel QII 1,8mmx1,5mm.
Presenza cicte semplice nel QII 1,9mmx1,2 mm
Calcificazione di mm 1,3 in sede sovraareolare in un dotto ghiandolare.
La dott.ssa che mi ha effettuato l'eco mi ha detto che tutto è ok e quindi rifare prox controllo tra 1 anno.
Mi scusi ma la calcificazione non deve essere ulteriormente indagata ? è possibile che si sia formata in 5 mesi, la precedente eco l'avevo fatta a maggio ? concorda che non ci sia bisogno di ulteriori controlli ?
grazie
saluti
A sinistra fibroadenomi nel QSE (mm 2,5x1,4mm e 2,2mmx1,5mm),nel QII (mm1,5x1,5).
A destra fibroadenomi nel QSE mm 2,5x1,5 nel QII 1,8mmx1,5mm.
Presenza cicte semplice nel QII 1,9mmx1,2 mm
Calcificazione di mm 1,3 in sede sovraareolare in un dotto ghiandolare.
La dott.ssa che mi ha effettuato l'eco mi ha detto che tutto è ok e quindi rifare prox controllo tra 1 anno.
Mi scusi ma la calcificazione non deve essere ulteriormente indagata ? è possibile che si sia formata in 5 mesi, la precedente eco l'avevo fatta a maggio ? concorda che non ci sia bisogno di ulteriori controlli ?
grazie
saluti
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Calma perchè credo che si stia preoccupando più del necessario.Il fatto che siano a recente insorgenza certamente meriterebbe un approfondimento definitivo, ma occorre tener presente che :
in una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc)sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
Le sue calcificazioni sono benigne e pertanto non necessiterebbero neanche di ulteriori approfondimenti diagnostici se non fossero di recente insorgenza, ma solo di un monitoraggio secondo quanto Le è stato consigliato a quanto Lei mi fa capire dalla descrizione del quadro strumentale.
in una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc)sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
Le sue calcificazioni sono benigne e pertanto non necessiterebbero neanche di ulteriori approfondimenti diagnostici se non fossero di recente insorgenza, ma solo di un monitoraggio secondo quanto Le è stato consigliato a quanto Lei mi fa capire dalla descrizione del quadro strumentale.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 02/11/2011.
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