Tumore al seno: radioterapia si - raditerapia no?

Recentemente mia madre è stata sottoposta, presso l’ospedale “Miulli” di Acquaviva (Bari) ad un piccolo intervento chirurgico per l'asportazione del dotto. Dall'esame istologico successivo, si è potuto rilevare la presenza di un piccolissimo tumore maligno. La dottoressa che ha in cura mia madre unitamente all'oncologo hanno affermato la necessità di radioterapia, ma ciò in via del tutto precauzionale, ed a supporto di questo ci hanno anche detto che in base al protocollo che applicherebbero nei presidi ospedalieri di Milano, la radioterapia non verrebbe neanche prescritta. Ora stante la nostra comprensibile preoccupazione, eravamo indecisi sul da farsi: la radioterapia è pur sempre un'applicazione invasiva per il corpo umano ma in realtà non si è capito se la cosa è necessaria oppure no. In un certo qual modo la volontà dei medici di tranquillizzarci ha determinato più dubbi che certezze sulla terapia da perseguire. Ecco dunque che vorremmo sapere cosa sarebbe più utile fare al fine di scongiurare eventuali ma sempre possibili successive complicazioni. A tal fine dettaglio nel seguito il referto dell'esame istologico del dotto asportato:
“circoscritto microfocolaio (diametro massimo < 1 mm) di carcinoma duttale in situ (DCIS) di basso grado, grado 1, di tipo cribriforme, in ghiandola mammaria con spiccata estasia duttale, con focolai di iperplasia epiteliale tipica di metaplasia apocrina, ademosi florida e fibrosi stromale; margini esenti da lesioni.”
Vi ringrazio anticipatamente per il vs. cortese riscontro sperando in una risposta chiarificatrice.
Cordialmente,
G.S.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Non comprendo il senso della sua domanda (Anzi la comprendo bene ^___^) perchè è condivisibile
nel caso della sua mamma quanto chiaramente le è stato detto
>>La dottoressa che ha in cura mia madre unitamente all'oncologo hanno affermato la necessità di radioterapia, ma ciò in via del tutto precauzionale, ed a supporto di questo ci hanno anche detto che in base al protocollo che applicherebbero nei presidi ospedalieri di Milano, la radioterapia non verrebbe neanche prescritta>>
Ciò vuol dire che il ruolo della terapia radiante con il criterio di necessità viene indicata in alcuni centri solo per casi con i fattori prognostici sfavorevoli e non è il caso della sua mamma.
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Utente
Utente
Egr. Dottor Catania,
La ringrazio per la risposta. Allo stesso tempo, quale tipo di alternativa sarebbe auspicabile prescrivere data la diagnosi che Le ho sottoposto? Qualora lei indicasse dei controlli periodici magari anche frequenti che tipo di controlli dovrebbere essere effettuati, dal momento che il controllo standard aveva solo evidenziato un'infiammazione del dotto?
Grazie in anticipo per la Sua risposta.

G.S.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Ovviamente la mammografia almeno annuale, anche se la precedente non indicava nulla di particolare.

Ma altrettanto importante è lo stile di vita

http://www.senosalvo.com/menu_di_lunga_vita.htm

https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html