Microcalcificazioni
Gent.Dott. durante una mammografia mi son state rilevate delle microcalcificazioni non visibili però nell'ecografia. è possibile che siano di origine maligna? se si, come viene eseguito l'intervento?La misura della microcalcificazione è di circa 1/2 millimetri e devo eseguire l' esame al mammotone! Aspetto con ansia un suo parere
Saluti.
Saluti.
[#1]
Gentile UTENTE
dI QUALSIASI COSA POSSA TRATTARSI SI TRATTA DI UN CLUSTER DI MICROCALCIFICAZIONI
molto piccolo e quindi non c'è ragione di preoccuparsi.
,
Poi non è detto che si tratti di una neoplasia, anche perchè Lei non precisa le caratteristiche delle microcalcificazioni. Probabilmente, ma Lei non lo precisa, le sue hanno caratteristiche dubbio-sospette se è stata richiesta una microbiopsia con Mammotome.
Microcalcificazioni :
in una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %) e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
dI QUALSIASI COSA POSSA TRATTARSI SI TRATTA DI UN CLUSTER DI MICROCALCIFICAZIONI
molto piccolo e quindi non c'è ragione di preoccuparsi.
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Poi non è detto che si tratti di una neoplasia, anche perchè Lei non precisa le caratteristiche delle microcalcificazioni. Probabilmente, ma Lei non lo precisa, le sue hanno caratteristiche dubbio-sospette se è stata richiesta una microbiopsia con Mammotome.
Microcalcificazioni :
in una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %) e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.3k visite dal 29/08/2011.
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