Tumore mammella

Buonasera,
a mia madre di 76 anni è stato diagnosticato una neoplasia bicentrica.
riporto di seguito il referto mammografia e successivo esame istologogico:

Mammella struttura fibroghiandolare a ricca componente adenosica apprezzabile in sede retropara areolare ed in corrispondenza dei quadranti supero esterni.

A sinistra al qse si apprezza opacità tondeggiante a contorni irregolari. Modesta distorsione parenchimale anche in parareolare supero interna sempre a sinistra.
L’esame ecografico a completamento indagini evidenzia al quadrante supero esterno di sinistra una formazione ipoecogena di forma allungata anche’essa a margini non ben definiti delle dimensioni di 15 mm.
In parareola interna a sinistra si osserva invece un’area ipoecogena di forma allungata anch’essa a margini non ben definiti delle dimensioni di circa 15 mm.
Previa anestesia locale (carbocaine 2%) si esegue prelievo istologico mediante trucut sotto guida ecografica in corrispondenza di entrambe le modularità presenti a sinistra.
Si allega reperto istologico (ca infiltrante mucinoso). Utile valutazione chirurgica.

Diagnosi
Carcinoma infiltrante della mammella con aspetto mucinoso. Frustoli interessati in varia misura da neoplasia (A, B).

Il chirurgo considerando la presenza di due tumori e le ridotte dimensionei del seno di mia madre ha affermato che è necessaria la mastectomia. Al contempo ha anche suggerito la riscostruzione con estensore e successivo secondo intevento per protesi perchè sembra che la prassi medica sia favorevole (salvo controindicazioni es problemi cardiologici) alla ricostruzione.
Mia madre un po titubante sulla ricostruzione si è recata in ospedale per il pre-ricovero ed avrebbe espresso queste sue perplessità alla psicologa. Subito dopo questo colloquio con la psic il chirurgo avrebbe cambiato idea (e atteggiamento divenuto scostante) sulla riocstruzione dicendo che le parlava come se fosse sua madre e che considerando l'età e le dimensioni sconsigliava la ricostruz.
Mi madre angosciata da questo cambiamento ha parlato successivamente con l'oncologo il quale, visto che mia madre vorrebbe conservare il seno, ha prospettato la possibiltà di fare un ciclo di chemio in modo da ridurre le dimensioni dei tumori e poi intervenire con quadranctomia.
sempre più spaesati ci siamo recati in un centro specializzato in tumori dove lo specialista avrebbe caldamente sconsigliato la chemio e a suo avviso occorreva intervenire (con ricostruzione come propendono nel loro centro) anche perchè forse dopo non sarebbe stata necessaria la chemio.

A vostro avviso quale delle strade sopra riportate è la migliore? nella Vs esperienza è prevalente la ricostruzione?
Spero di non essermi dilungato troppo ma siamo molto spaesati e vi ringrazio fin d'ora per eventuali pareri che ci possare dare una mano.
[#1]
Dr. Pietro Monno Radiologo, Senologo, Radiologo interventista 23 3
Credo che dovrebbe suggerire a sua mamma di farsi operare per eliminare i due focolai tumorali, credo anche che l'intervento più appropriato, vista la plurifocalita' e le sedi che lei descrive, sia proprio la mastectomia.
Credo infine che la eventuale ricostruzione possa essere una decisione ulteriore , che potrebbe adottare anche in seguito.
La saluto .

Dr. Pietro Monno Radiologo Senologo Bari

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio dottore della pronta risposta.
Se non ho interpretato male lei sconsiglia la chemio preventiva per ridurre la dimensione e successivo intervento ma è favorevole all'intevento immediato, corretto?
Per quanto riguarda la ricostruzione o meno quello che frena mia madre è il timore di un secondo intervento, di una seconda anestesia, il pensiero di dover fare eventualmenete chemio, iniezioni di fisiologica e poi intervento ricostruttivo e così passa da momenti in cui vorrebbe fare la ricostruzione a momenti in cui è contraria.
dal punto di vista medico ci sono controindicazioni tra estensore e chemio? ho letto l'intervento ricostruttivo dovrebbe essere meno invasivo di quello di mastectomia (un dottore ha detto che potrebbe essere eseguito in day hospital), è vero?
dal punto di vista medico quali sono i fattori favorevoli alla ricstruzione?
grazie
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Non ci sono scuole di pensiero diverse.

La chemioterapia neoadiuvante ha lo scopo di poter eseguire un intervento conservativo piuttospo che una mastectomia, ma questo vale se il tumore non è multifocale.

http://www.senosalvo.com/iuvante.htm


Nel caso della sua mamma mi pare proprio che siamo di fronte alla seconda eventualità e quindi a che servirebbe la chemioterapia preoperatoria ?

Non può essere esguito l'ntervento ricostruttivo in Day-Hospital.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#4]
Utente
Utente
Grazie dottore della risposta. In un caso come quello di mia madre, al di la del fatto che le scelte spettano comunque al paziente, sarebbe favorevole alla ricostruzione?
[#5]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Si ovviamente, ma va valutato con un franco colloquio con la paziente.
[#6]
Utente
Utente
Buongiorno dottore,
anzitutto volevo ringraziarla di cuore nuovamente della disponibilità sua e dei suoi colleghi che con le vs risposte siete di grande aiuto.
mi scuso se utilizzo questo canale per porre domande a cui si potrebbe giustamente obiettare di rivolgersi al proprio medico.
Il fatto è che in questi giorni è in ferie tornerà appena prima dell'intervento, mia madre deve però decidere e comunicare se optare per l'espansore, ma, al di la della situazione in se, siamo stati gettati nella confusione e nello sconforto dal cambiamento di opinione di questo signore che prima si era detto favorevole alla ricostruzione e successivamente contrario
Mia madre ha timore dell'intervento, pensa di non riuscire a sopportare, soprattutto psicologicamente, un'eventuale chemio, le sedute di riempimento e poi l'intervento per sosituire la protesi. Anche perché negli ultimi anni siamo stati psicologicamente provati da una serie di interventi subiti da mio padre per tumore, bypass, protesi anca
Dal canto mio credo, magari erroneamente, che la mutilazione la terrebbe mentalmente dentro la malattia

Avrei ancora qualche domanda sperando di non approfittare troppo della vostra pazienza:
- nel caso mi madre optasse per l'inserimento di un espansore questo dovrebbe essere necessariamente sostituito entro un certo periodo di tempo o per assurdo potrebbe tenerlo per sempre ?
- è possibile mettere la protesi definitiva già nel primo intervento?
- da un punto di vista di funzionalità corporea cosa comporta la mastectomia senza riscostruzione?
[#7]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Non sono infrequenti i casi di pazienti che poi rifiutano l'intervento definitivo e ovviamente non succede null.

Io la convincerei per l'espansore e poi sarà Lei stessa che chiederà di sistemare, senza fretta, le cose con l'intervento definitivo.
[#8]
Utente
Utente
Quindi se ho bene inteso una persona potrebbe decidere tenere l'espansore in modo definitivo senza limite di tempo e senza alcun tipo di problema?
[#9]
Dr. Pietro Monno Radiologo, Senologo, Radiologo interventista 23 3
Capita abbastanza frequentemente di visitare pazienti con espansore a distanza di anni dall'intervento
[#10]
Utente
Utente
Grazie anche a lei dottore del tempo e della competenza che mettete a disposizione. Mi chiedevo se, l'espansore una volta raggiunta la dimensione voluta, vada periodicamente "rigonfiato" (un po' come succede per tenere costante la pressione dei pneumatici auto) e se su di esso possa essere ricostruito/inciso capezzolo.
grazie
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