Estasia dotto galattoforo

Gentili dottori, circa due mesi fa mi sono sottoposta al secondo ciclo di fecondazione assistita (Icsi)durante il quali ho assunto dosi elevate di fsh e progesterone. Dopo due settimana dalla sospensione delle cure con esito negativo ho notato che la parte superiore della mamella sinistra risultava palpatoriamente tumefatta perciò ho eseguito una indagine ecografica di cui vi trascrivo il referto:
Ecostrutturamammaria disomogenea per mastopatia fibrocistica con infarcimento adiposo (giè evidenziata nella ecografia di controllo di un anno fa).
A dx, nel QSE, in corrispondenza dell'area palpatoriamente tumefatta, si osserva modesta circoscritta estasia di un dotto galattoforo che presenta un calibro incostante, il quale varia da un minimo di mm1 a un massimo di mm3.
Non visibili neoformazioni solide o cistiche in tale sede.
Si consiglia suo monitoraggio clinico ed ecografico.
Linfonodo reattivo nel cavo ascellare dx di cm 1,2 per 0,5.
L'ecografa mi ha consigliato di ripetere l'indagine ecografica tra sei mesi o prima nel caso dovessi sottopormi nuovamente a un ciclo di riproduzione assistita.
Adesso a un mese di distanza all' autopalpazione sento ancora la tumefazione forse un po'rimpicciolita ma non ho dolore o altro.
La fecondazione assistita può avere un nesso con la comparsa di questa tumefazione? Potrebbe sparire da sola? Come dovrei muovermi?
P.S.Ho ereditarietà familiare al tumore alla mamella (nonna materna).
Grazie mille. cordialità.

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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Seguirei i consigli che ha allegato.

<<P.S.Ho ereditarietà familiare al tumore alla mamella (nonna materna).>>

Scritto così è poco per affiabbiarle una familiarità.

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https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/64-fattori-e-indicatori-di-rischio-per-il-carcinoma-mammario.html

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