Tumore seno

Gentile dottore questi gli esiti dopo l'intervento di mastectomia (anni 42)
- ER (SP1) 90%
- HER2 (4B5) 0
- Ki-67(30-9) 35%
- PR (1E2) 90%
Debole immunoreattività parziale di membrana per Her- 2/neu ( Ventana PATHWAY))
HER-2/neu ( 4B5) in meno dl 10% delle cellule neoplastiche ( Score0, sec. FDA.
L'oncologo ha scritto testualmente: operata per una neoplasia mammaria a sinistra stadiata pT2, N2a, G3, L0, Er90%, Pgr 90%, Her=0. Consiglio stadiazione con PET/CT e scintigrafia ossea. Consiglio terapia precauzionale con: A Cy trisettimanale per 4 cicli seguita da Taxolo settimnale per sedici settimane seguita da radioterapia locale e ormonoterapia con analoghi e tamoxifene per 5 anni.
Quanto grave è la situazione. Si può guarire? Condivide la cura? Che vuol dire terapia precauzionale? La terapia viene consigliata per combattere eventuali cellule cancerogene in altre parti del corpo? Quale probabilità di guarigione totale ci sono nel caso prospettato? Se dovessero risultare cellule cencerogene in altre parti del corpo la cura dovrebbe cambiare? La cura prescitta riguarda altre pari del corpo? Faccio presente che la mastectomia ha comportato l'asportazione dei linfonodi ( 5 sono risultati in metastasi ed anche le ghiandole ascellari) lo svuotamento ascellare.
Mi scusi la sicura imprecisione ma questo non è il mio mondo!
Grazie mille per la gentilezza e la sensibilità, queste sono cose che danno forza e coraggio.
Ancora grazie
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Dovrebbe anche allegare l'esame istologico dei linfonodi ascellari (o Linfonodo Sentinella)
[#2]
Utente
Utente
Spero di riportarle quanto da lei richiestomi:
DESCRIZIONE MACROSCOPICA
Reperto macroscopico ( campione pervenuto non fissato in formalina) ( EO):
" Linfonodo sentinella della mammella sinistra". Due linfonodi del diametro pari a cm 0,8 (identificato n.1) e cm 0,5 (identificato come n.2)
Si operano prelievi per esami al congelatore. Gli stessi ed ulteriori prelievi si esaminano dopo fissazione/inclusione.
Informazioni cliniche (come segnalete in richiesta):
- Neoplasia mammella sinistra.
DIAGNOSI AL CONGELATORE
Metastasi lifonodale di carcinoma ad uno dei due linfonodi repertati (1,2).
DIAGNOSI DOPO FISSAZIONE/INCLUSIONE
Linfonodo sentinella esente da metastasi (1).
Linfonodo sentinella con metastasi di carcinoma (2).
pTNM (edizione2009)= Tx N1a(sn)Gx
Reperto macroscopico ( campione pervenuto non fissato in formalina)
A Mammella (dimensioni cm18xcm11xcm3,5), inviata come di sinistra, con losanga cutanea (cm5,5xcm2), non comprendente il capezzolo.
Il quadrante supero-esterno è sede di cavità/area di sclerosi (diamentro maggiore pari a cm3).
A cm 2,5 dalla precedente area di sclerosi è presente neoplasia (diametro maggiore pari a cm 3,5)
Si operano prelievi:
1-3) cavità/area di sclerosi (1-2 sezione unica);
4-6) neoplasia (4-5 sezione unica);
7) Quadrante infero-esterno.
Quadrante infero-interno.
Quadrante supero-interno.
10) Cute
B Fibroadiposo, inviato come "asportazione di linfonodi di 1° livello, di cm2 e da cui si isolano linfonodi (11,12).
C Materiale inviato in esame come "biopsia retro-areolare" (parenchima mammario di cm 3,5xcm2xcm1 orientabile).
Il materiale inviato si processa in toto per esame istologico (13-15)
D Fibroadiposo, inviato come "materiale di svuotamento ascellare 1° livello, di cm 9 e da cui si isolano linfonodi (16-17)
F Fibroadiposo, inviato come "materiale di svuotamento ascellare 2° livello, di cm 2 e da cui si isolano linfonodi (18)
Informazioni cliniche:
- Neoplasia della mammella sinistra, tra i quadranti superiori
DIAGNOSI
Carcinoma lobulare infiltrante, di tipo pleomerfo, G3 secondo Elston & Ellis, senza invasione vascolar peritumorale (1,5,6)
Si repertano inoltre iperplasia a cellule colonnari ed adenosi sclerosante (1,2,3).
Restante parenchima (7,8,9) e cute (10) indenni.
Si reperta linfonodo intraparenchimale esente da metastasi(1).
Esenti da metastasi i 3 linfonodi repertati(11,12)
Frammento di parenchima mammario indenne (13,14,15)
Metastasi linfonodali di carcinoma in 3 degli 8 linfonodi repertati (16,17).
Metastasi linfonodale di carcinoma nel linfonodo repertato (18)
pTNM (edizione 2009)= T2 yN2a G3
Ptnm (11-22200;11-22711): pT2N2aG3

Gentile dottore spero di averle fornito i dati che le servono, non ne ho altri.
Mille ringraziamenti per la disponibilità e per la celerità.
Grazie ancora di cuore.
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Certamente che potrà guarire anche se necessita di una terapia adiuvante medica per la presenza di diversi
fattori prognostici sfavorevoli (dimensioni del T, interessamento linfonodale, G3 ecc).
[#4]
Utente
Utente
Gentile dottor Catania, le Sue parole mi confortano non poco.
Volevo esporLe la cura data dall'oncologo ed avere così un suo parere in merito. Copio in maniera fedele ciò che ha scritto l'oncologo:
Ho visto oggi la signora di anni 42 recentemente operata per una neoplasia mammaria a sinistra stadiata pT2, N2a, G3, l0, ER90%, Her2=0.
Consiglio stadiazione con PET/CT e scintigrafia ossea.
Consiglio terapia precauzionale con: A Cy trisettimanale per 4 cicli seguita da Taxolo settimanale per 16 settimane seguita da radioterapia locale e ormonoterapia con analoghi e tamoxifene per 5 anni.

Dal consulto con altro oncologo è stato dato il seguente consiglio ( Non posso riportare fedelmente le parole del medico in quanto, per il momento, non posseggo alcuna documentazione cartacea, quello che le scivo mi è stato riportato telefonicamente):
non si reputa necessario il secondo ciclo di chemioterapia e la PET, si consiglia piuttosto visita ginecologica, radiografia al torace.... ed ovviamente scintigrafia ossea.
Che ne pensa? Crede sia migliore il primo consiglio dove la cui cura mi sembra più forte? Tenga conto che la persona ha solo 42 anni.
Ancora mille grazie per la Sua gentilezza e disponibilità.
Resto così in attesa di un Suo prezioso parere.
[#5]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Non si possonon esprimere valutazioni a distanza perchè entrambe le terapie sono corrette ma vanno prescritte solo dopo un franco colloquio con la paziente durante il quale vengono esposti i vantaggi/rischi dell'una e dell'altra.
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