Microcalcificazioni mammarie
Sono una donna di 48 anni, ho avuto due figli di cui uno è stato allattato al seno, inizio ad avere irregolarità mestruali, nessun precedente familiare per carcinoma mammario. Pochi giorni fa ho effettuato la mia prima mammografia con il seguente referto:Quadro bilaterale e simmetrico a prevalenza fibro ghiandolare con diffusi aspetti di adenodistrofia parvinodulare.
A dx nel QII minimo gruppo di microcalcificazioni da confrontare con esame ecografico.
Piano cutaneo e areolare nella norma.
utili controlli clinico-strumentali seriati nel tempo.
La mia ginecologa mi ha consigliato di fare un ecografia al più presto per la presenza delle microcalcificazioni, non avendo referti di mammografia precedenti per fare confronti, e così ho fatto.
Il risultato dell'ecografia è il seguente:
mammella sx: presenza di alcune microcisti (mm.1-2 di diam)sparse nel tessuto ghiandolare. Modica dilatazione dei dotti galattofori.
cavo ascellare sx:presenza di linfonodo aspecifico di mm 15X5.
mammella dx: presenza di alcune microcisti(mm.1-2 di diam)sparse nel tessuto ghiandolare.
Dotti galattofori dilatati in sede retroareolare.
cavo ascellare dx:presenza di linfonodo aspecifico di mm 10X5.
conclusioni:
mammelle con normale distribuzione delle componenti fibroghiandolare e adiposa.
E' presente una patologia micro-pluricistica bilaterale.
Per quanto potuto osservare non formazioni nodulari solide bilateralmente.
Ectasia dei dotti galattofori prevalentemente a dx.
presenza di linfoadenopatie aspecifiche in entrambi i cavi ascellari.
In considerazione del referto mammografico si consiglia un controllo ECO fra 4-6 mesi.
Verbalmente il medico ecografista mi ha detto che per lui il seno era completamente negativo, e se non ci fosse il referto mammografico avrebbe consigliato il controllo ad un anno.
Posso stare serena o devo indagare ulteriormente???
Vi saluto e vi ringrazio, attendo fiduciosa una Vs risposta.
A dx nel QII minimo gruppo di microcalcificazioni da confrontare con esame ecografico.
Piano cutaneo e areolare nella norma.
utili controlli clinico-strumentali seriati nel tempo.
La mia ginecologa mi ha consigliato di fare un ecografia al più presto per la presenza delle microcalcificazioni, non avendo referti di mammografia precedenti per fare confronti, e così ho fatto.
Il risultato dell'ecografia è il seguente:
mammella sx: presenza di alcune microcisti (mm.1-2 di diam)sparse nel tessuto ghiandolare. Modica dilatazione dei dotti galattofori.
cavo ascellare sx:presenza di linfonodo aspecifico di mm 15X5.
mammella dx: presenza di alcune microcisti(mm.1-2 di diam)sparse nel tessuto ghiandolare.
Dotti galattofori dilatati in sede retroareolare.
cavo ascellare dx:presenza di linfonodo aspecifico di mm 10X5.
conclusioni:
mammelle con normale distribuzione delle componenti fibroghiandolare e adiposa.
E' presente una patologia micro-pluricistica bilaterale.
Per quanto potuto osservare non formazioni nodulari solide bilateralmente.
Ectasia dei dotti galattofori prevalentemente a dx.
presenza di linfoadenopatie aspecifiche in entrambi i cavi ascellari.
In considerazione del referto mammografico si consiglia un controllo ECO fra 4-6 mesi.
Verbalmente il medico ecografista mi ha detto che per lui il seno era completamente negativo, e se non ci fosse il referto mammografico avrebbe consigliato il controllo ad un anno.
Posso stare serena o devo indagare ulteriormente???
Vi saluto e vi ringrazio, attendo fiduciosa una Vs risposta.
[#1]
Intanto starei tranquilla perchè è più probabile che le microcalcificazioni siano presenti da anni e mai evidenziate trattandosi della prima mammografia.
Fatta questa premessa sono in completo disaccordo con quanto Le è stato consigliato.
Le microcalcificaziioni le vede la mammografia e non la ecografia...e allora a che servirebbe il controllo ecografico a 4-6 mesi ?????????????????????????
Quindi precauzionalmente farei un controllo mammografico monolaterale dopo quattro mesi.
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %) e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/agobiopsia_della_mammella.htm
Purtroppo nel suo caso le calcificazioni non sono state definite e quindi nel dubbio è opportuno fare un controllo dopo 4 mesi per un monitoraggio precauzionale.
Se stabili nel numero, invariate nella forma e definite BENIGNE , successivamente si potranno allungare sino ad un anno i tempi dei controlli.
Fatta questa premessa sono in completo disaccordo con quanto Le è stato consigliato.
Le microcalcificaziioni le vede la mammografia e non la ecografia...e allora a che servirebbe il controllo ecografico a 4-6 mesi ?????????????????????????
Quindi precauzionalmente farei un controllo mammografico monolaterale dopo quattro mesi.
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %) e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/agobiopsia_della_mammella.htm
Purtroppo nel suo caso le calcificazioni non sono state definite e quindi nel dubbio è opportuno fare un controllo dopo 4 mesi per un monitoraggio precauzionale.
Se stabili nel numero, invariate nella forma e definite BENIGNE , successivamente si potranno allungare sino ad un anno i tempi dei controlli.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Intanto la ringrazio per la tempestività e chiarezza della Sua risposta, comunque, sia in base a quanto scrive sia rispetto alle informazioni tratte da internet, mi sembra che ci sia una zona grigia di casistica che nè la mammografia nè l'eco riescono a coprire. Le devo dire che mi ha lasciato perplessa la risposta della mia mammografia, li dove si definiscono le microcalcificazioni come "minimo gruppo", non sono quantizzate nè le dimensioni, nè l'area interessata tranne deninire il quadrante, inoltre perchè chiedono confronto eco se le microcalcificazioni non si vedono con l'eco?? (Se ci fosse stato un nodulo lo avrebbe rilevato anche la mammog.) Mi sembra corretto il suo consiglio di ripetere la mammog. fra 4 mesi, ma a maggio 2010 per un piccolo intervento ho effettuato rx torace, ottobre 2010 mammografia, fra 4 mesi altra mammografia non sarà troppo?
Grazie ancora e buona giornata
Grazie ancora e buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 11.2k visite dal 03/11/2010.
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