Terapia carcinoma mammario

Egr. dottore Catania,
sono una donna di 49 anni che il 25 aprile scorso è stata sottoposta ad una quadrantectomia supero-esterna alla mammella sn con asportazione di 20 linfonodi.

L’esame istologico ha evidenziato un carcinoma duttale infiltrante mediamente differenziato
( grado 2 Elston-Ellis) di dimensioni: 2,7 x 2,1 x 3,8. con altro piccolo nodulo di mm6 nel recoupe del margine. I margini di resezione sono indenni. 7/20 linfonodi sono sede di metastasi.

La determinazione immunoistochimica è la seguente:
Rec. per estrogeni 15%; rec. per prog. 90%; attività prolif. (Mib-1): alta 32%.
Espressione della prot. HER-2/neu mediante kit Hercept Test (DAKO). Positive(2+);
Determinazione in ibrid. in situ a fluorescenza (FISH) dello stato del proto-oncogene HER- 2/neu mediante kit PathVysion HER-2DNA (Vysis): rapporto HER2/CEP 17:1,17 non amplificato.

Per la mia situazione è stata proposta la seguente terapia adiuvante che dovrò iniziare il 7 giugno:

Chemioterapia: FEC x 3 seguito da TXT x 3; successivamente radioterapia ed ormonoterapia con blocco estrogenico totale.

Volevo pertanto chiederle se lei ritiene che questa terapia sia quella giusta per il mio caso.
La ringrazio infinitamente,

[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Condivisibile per la presenza di diversi fattori prognostici sfavorevoli.

Ma sono presenti anche diversi fattori predittivi di una buona risposta alla terapia adiuvante.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la sua sollecita risposta, ma potrebbe indicarmi quali sono i fattoriprognostici sfavorevoli e quelli invece positivi riguardo alla terapia che dovrò effettuare? Le aggiungo che non sono ancora in menopausa e che l'oncologa ha richiesto al patologo di rivalutare l'espressione recettoriale poichè ritine che probabilmente le percentuali relative agli estrogeni e al progesterone siano invertite.
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Sono quelli che ha allegato con l'esame istologico
(N+7/20 Mib 32 ecc...).

Non è detto, anche se si tratta di una percentuale infrequente, che ci sia un errore nelle espressioni recettoriali riportate.

[#4]
Utente
Utente
Egr.Dottor Catania, lunedì 7 giugno sono stata sottoposta al primo ciclo di chemioterapia con un dosaggio ridotto all'85% per poterne valutare la tollerabilità che momentaneamente risulta buona. Lo stesso giorno, però, ho avuto i risultati della tac torace-adddome che sono i seguenti:
nodulo dubbio con diametro massimo di 0,5 cm circa al segmento latero-basale del lobo polmonare inferiore di sn e uno sfumato addensamento parenchimale al segmento postero basale del lobo polmonare inferiore di destra con associato minimo ispessimento pleurico consensuale. Non linfoadenomegalie ilo-mediastiniche ed ascellari a dx.
In esiti di recente quadrantectomia sn si evidenziano aree disomogenee ipodense in parte confluenti tra loro
( diam max 6 cm) in sede medio esterna al seno sn ed al cavo ascellare omolaterale( raccolte parzialmente organizzate??) con piccoli linfonodi inferiori al cm limitrofi in sede retro-pettorale : utile unacorrelazione clinica-ecografica.
Piccolo formazione nodulare del diametro max di 0,8 cm circa, parzialmente esofilica, al lobo tiroideo di dx.
L'esame dell'addome non mostra alterazioni densimetrche focali a carico di: fegato, milza pancreas surreni e reni ad eccezione di una minuta cisti corticale a sn.Piccoli linfonodi inferiori al cm in prossimità della piccola curvatura gastrica, del tripode celiaco,in sede lomboaortica, a livello del tessuto adiposo mesenterico ed in sede inguinale bilateralmente. Attività follicolare a carico di entrambe le ovaie. Non versamento libero in addome ed in scavo pelvico.Secondo l'oncologa che mi ha in cura l'addensamento del polmone destro potrebbe essere "qualcosa di vecchio" e che solo il nodulo a sinistra va tenuto sotto controllo, pertanto ha previsto di effettuare una seconda tac di controllo dopo il quarto ciclo di chemio-terapia per valutare se il nodulo regredisce, rimane uguale o addirittura aumenti di dimensioni. Sulla base dei risultati che si avranno, la terapia, secondo il medico, potrebbe anche cambiare dal momento che potrebbe risultare inutile la radioterapia applicata localmente alla mammella operata.
Lei ritiene che possa essere una metastasi? Volevo, inoltre, chiederle se ritiene opportuno che bisogna aspettare i risultati della nuova tac oppure è opportuno chiedere con urgenza un nuovo consulto medico? Devo ancora effettuare la scintigrrafia ossea il giorno 6 luglio e, a breve un'ecografia di controllo alla mammella operata.
La ringrazio infinitammente delle risposte che gentilmente mi darà e che spero mi facciano vedere le cose in modo più positivo di quanto le vedo io in questo momento!!!
[#5]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Mi sembra condibisibile aspettare l'esito della nuova tac.

Purtroppo non sempre si riesce a definire quello "che c'era prima" dal "nuovo"; anche se comprendo bene l'ansia per l'attesa del chiarimento.
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