Carcinoma mammario lobulare infiltrante
Gentilissimi Dottori,
dopo aver letto i vs numerosi interventi e consigli in merito ai tumori, sono a richiedervi un vs parere:
Sono una donna in menopausa di 59 anni, che si è sottoposta ad un intervento in data 27/01 u.s., per ampia exeresi alla mammella sinistra Q.S.I.
Dall'esame istologico è emerso quanto segue:
A-C: Carcinoma lobulare infiltrante varietà classica G2 multifocale. Invasione vascolare ematica/linfatica peritumorale assente.
pT1c (m); pN0(i-)(sn); pMx; G2
Recettori Ormonali: ER= positivo 100%; PgR= positivo, circa 100% Indice di Proliferazione: Ki-67 = positivo, circa il 5%; c-erB-2=negativo, score 0
Vi chiederei se possibile un vs parere sul quadro clinico emerso per identificare oltre che lo stadio le possibilità di guarigione o ripresa della malattia a distanza.
Mi è stato proposto un trattamento radioterapico con boost (50+10 Gy) e una cura ormonale tramite la partecipazione allo studio clinico FATA.
Vi chiederei anche in questo caso un suo consiglio in merito.
Ringraziandovi anticipatamente per la vs gentilezza, cordialmente.
Patrizia
dopo aver letto i vs numerosi interventi e consigli in merito ai tumori, sono a richiedervi un vs parere:
Sono una donna in menopausa di 59 anni, che si è sottoposta ad un intervento in data 27/01 u.s., per ampia exeresi alla mammella sinistra Q.S.I.
Dall'esame istologico è emerso quanto segue:
A-C: Carcinoma lobulare infiltrante varietà classica G2 multifocale. Invasione vascolare ematica/linfatica peritumorale assente.
pT1c (m); pN0(i-)(sn); pMx; G2
Recettori Ormonali: ER= positivo 100%; PgR= positivo, circa 100% Indice di Proliferazione: Ki-67 = positivo, circa il 5%; c-erB-2=negativo, score 0
Vi chiederei se possibile un vs parere sul quadro clinico emerso per identificare oltre che lo stadio le possibilità di guarigione o ripresa della malattia a distanza.
Mi è stato proposto un trattamento radioterapico con boost (50+10 Gy) e una cura ormonale tramite la partecipazione allo studio clinico FATA.
Vi chiederei anche in questo caso un suo consiglio in merito.
Ringraziandovi anticipatamente per la vs gentilezza, cordialmente.
Patrizia
[#1]
Si evince un maggior rischio locale di ripresa, stante la multifocalità, ma per il resto tutti i fattori che allega sono da considerare favorevoli e pertanto il quadro suggerisce un cauto ottimismo.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Ex utente
Gentile Dott. Catania,
desidero ringraziarla per la sua gentile e celere risposta.
Le chiederei ancora un suo parere, consiglierebbe la partecipazione allo studio clinico FATA? Mi hanno detto che si tratta di uno studio di controllo tra i farmaci attualmente in commercio per il trattamento del carcinoma mammario ormono-responsivo. Che ne pensa?
Grazie ancora per il consulto!
Saluti,
Patrizia
desidero ringraziarla per la sua gentile e celere risposta.
Le chiederei ancora un suo parere, consiglierebbe la partecipazione allo studio clinico FATA? Mi hanno detto che si tratta di uno studio di controllo tra i farmaci attualmente in commercio per il trattamento del carcinoma mammario ormono-responsivo. Che ne pensa?
Grazie ancora per il consulto!
Saluti,
Patrizia
[#3]
FATA – First Adjuvant Trial on All aromatase inhibitors in early breast cancer. Studio di fase III di confronto tra anastrazolo, letrozolo ed exemestane e tra
strategia sequenziale (2 anni di terapia con tamoxifen seguiti da 3 anni di terapia con inibitori delle aromatasi) verso strategia up-front ( 5 anni di terapia con inibitori delle aromatasi) nel trattamento adiuvante del carcinoma mammario ormono-responsivo
Scritto così per gli addetti ai lavori probabilmente non ha capito nulla.
Si tratta di uno studio clinico il cui scopo è valutare quale sia il migliore tra 6 diversi trattamenti ormonali per le donne in menopausa che hanno subito un intervento chirurgico per un tumore della mammella e che necessitano di ormonoterapia adiuvante. Tutti i farmaci utilizzati in questo studio sono già autorizzati dal Ministero della
Salute per il trattamento del tumore della mammella in donne in menopausa. E quindi non deve considerarsi come una "cavia" trattandosi di farmaci i cui vantaggi sono noti.
Per i dettagli, vantaggi e svantaggi, ovviamente ne deve discutere con il suo oncologo curante.
strategia sequenziale (2 anni di terapia con tamoxifen seguiti da 3 anni di terapia con inibitori delle aromatasi) verso strategia up-front ( 5 anni di terapia con inibitori delle aromatasi) nel trattamento adiuvante del carcinoma mammario ormono-responsivo
Scritto così per gli addetti ai lavori probabilmente non ha capito nulla.
Si tratta di uno studio clinico il cui scopo è valutare quale sia il migliore tra 6 diversi trattamenti ormonali per le donne in menopausa che hanno subito un intervento chirurgico per un tumore della mammella e che necessitano di ormonoterapia adiuvante. Tutti i farmaci utilizzati in questo studio sono già autorizzati dal Ministero della
Salute per il trattamento del tumore della mammella in donne in menopausa. E quindi non deve considerarsi come una "cavia" trattandosi di farmaci i cui vantaggi sono noti.
Per i dettagli, vantaggi e svantaggi, ovviamente ne deve discutere con il suo oncologo curante.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.3k visite dal 25/02/2010.
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