Mammografia sì/no
Ho 46 anni e, da quando ne avevo 40, ogni due anni, ho sempre eseguito una mammografia di controllo pur non avendo parentele o problemi particolari.
La mia domanda è all'origine e riguarda tutte le donne della mia fascia d'età e con il mio quadro clinico.
Un recente studio americano ha evidenziato quanto sia pericoloso eseguire periodicamente le mammografie in età ancora fertile in quanto il ciclo mestruale crea degli effetti sulla struttura del seno che facilmente verrebbero confusi con un carcinoma sottoponendo la paziente a sfibranti e dolorosi ulteriori controlli che si risolverebbero poi in nulla. Tutto ciò si verifica naturalmente anche se la paziente ha eseguito la mammografia tra un ciclo e l'altro, come viene consigliato. Questo studio perciò concludeva che era utile procrastinare la mammografia dopo i 50 anni o, meglio ancora, a menopausa conclamata.
Si è giunti a queste conclusioni perché, nonostante gli addetti ai lavori continuino a tranquillizzare noi donne sulla non dannosità dei raggi a cui ci sottoponiamo gratuitamente, qualche altro studioso, più vicino alla realtà e più amico delle donne, si rende conto del danno, magari a carico di un'altra parte del corpo, cui questi raggi a lungo andare ci sottopongono.
Tenete anche presente, gentili specialisti, che io, per tutelarmi minimamente da questo bombardamento continuo, ho deciso di mia sponte di sottopormi ogni due anni a questo supplizio (lo è anche dal punto di vista della sofferenza reale che si prova soprattutto quando il seno non è piccolo), altrimenti i medici mi ci avrebbero sottoposta ogni anno, pur avendo ammesso che ogni controllo è una fotocopia dell'altro.
Pregherei gli specialisti di rispondermi a questo proposito, dicendo quali sono i rischi reali cui una persona si sottopone in questa fascia d'età, tenendo conto che ci sono stati tumori maligni anche a 30 anni e, quindi, le casistiche sarebbero fuorvianti per un'altra fascia d'età che si ritiene, perché voi glielo dite, al di fuori dal rischio.
Gradirei anche, se me lo permettete e visto l'interesse che può suscitare un simile responso, che non mi dia il suo parere solo uno specialista ma il maggior numero possibile chiedendo anche che, al di là di uno scambio di cortesie tra di loro, ci sia una risposta di cui realmente siano convinti.
Grazie a tutti: la vostra risposta non cambierà il mio modo di prevenire ma, al contrario, la mia scelta (e quella di tutte le donne che si trovano nella mia stessa situazione) sarà più consapevole e non dettata da un timore generalizzato e poco chiaro.
La mia domanda è all'origine e riguarda tutte le donne della mia fascia d'età e con il mio quadro clinico.
Un recente studio americano ha evidenziato quanto sia pericoloso eseguire periodicamente le mammografie in età ancora fertile in quanto il ciclo mestruale crea degli effetti sulla struttura del seno che facilmente verrebbero confusi con un carcinoma sottoponendo la paziente a sfibranti e dolorosi ulteriori controlli che si risolverebbero poi in nulla. Tutto ciò si verifica naturalmente anche se la paziente ha eseguito la mammografia tra un ciclo e l'altro, come viene consigliato. Questo studio perciò concludeva che era utile procrastinare la mammografia dopo i 50 anni o, meglio ancora, a menopausa conclamata.
Si è giunti a queste conclusioni perché, nonostante gli addetti ai lavori continuino a tranquillizzare noi donne sulla non dannosità dei raggi a cui ci sottoponiamo gratuitamente, qualche altro studioso, più vicino alla realtà e più amico delle donne, si rende conto del danno, magari a carico di un'altra parte del corpo, cui questi raggi a lungo andare ci sottopongono.
Tenete anche presente, gentili specialisti, che io, per tutelarmi minimamente da questo bombardamento continuo, ho deciso di mia sponte di sottopormi ogni due anni a questo supplizio (lo è anche dal punto di vista della sofferenza reale che si prova soprattutto quando il seno non è piccolo), altrimenti i medici mi ci avrebbero sottoposta ogni anno, pur avendo ammesso che ogni controllo è una fotocopia dell'altro.
Pregherei gli specialisti di rispondermi a questo proposito, dicendo quali sono i rischi reali cui una persona si sottopone in questa fascia d'età, tenendo conto che ci sono stati tumori maligni anche a 30 anni e, quindi, le casistiche sarebbero fuorvianti per un'altra fascia d'età che si ritiene, perché voi glielo dite, al di fuori dal rischio.
Gradirei anche, se me lo permettete e visto l'interesse che può suscitare un simile responso, che non mi dia il suo parere solo uno specialista ma il maggior numero possibile chiedendo anche che, al di là di uno scambio di cortesie tra di loro, ci sia una risposta di cui realmente siano convinti.
Grazie a tutti: la vostra risposta non cambierà il mio modo di prevenire ma, al contrario, la mia scelta (e quella di tutte le donne che si trovano nella mia stessa situazione) sarà più consapevole e non dettata da un timore generalizzato e poco chiaro.
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Non c'è uno studio americano, bensì centinaia di studi internazionali dai risultati contrastanti.
Purtroppo non ce lo consentono le linee guida di questo sito ad aprire una discussione solo per una curiosità personale, anche se molto utile nella prevenzione secondaria della malattia più frequente del sesso femminile.
https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/
Nel suo caso sinteticamente posso solo rassicurarla sugli effetti delle radiazioni impiegate per l'esecuzione della mammografia e pertanto nel suo caso specifico mi sento di incoraggiare la cadenza dei controlli biennali che ha scelto di mantenere nel tempo in assenza di elevato rischio derivanti da più fattori di rischio nella sua storia personale e familiare.
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/fattori_indicatori_carcinoma_mammario.htm
Cordiali saluti
Purtroppo non ce lo consentono le linee guida di questo sito ad aprire una discussione solo per una curiosità personale, anche se molto utile nella prevenzione secondaria della malattia più frequente del sesso femminile.
https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/
Nel suo caso sinteticamente posso solo rassicurarla sugli effetti delle radiazioni impiegate per l'esecuzione della mammografia e pertanto nel suo caso specifico mi sento di incoraggiare la cadenza dei controlli biennali che ha scelto di mantenere nel tempo in assenza di elevato rischio derivanti da più fattori di rischio nella sua storia personale e familiare.
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/fattori_indicatori_carcinoma_mammario.htm
Cordiali saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Inoltre
http://www.senosalvo.com/prevenzione/prevenzione.htm
in cui c'è un cenno ai limiti della mammografia
mentre un cenno su tutti gli ultimi (2009) studi potrà trovarlo su
http://www.senosalvo.com/attualita_intro09.htm
http://www.senosalvo.com/prevenzione/prevenzione.htm
in cui c'è un cenno ai limiti della mammografia
mentre un cenno su tutti gli ultimi (2009) studi potrà trovarlo su
http://www.senosalvo.com/attualita_intro09.htm
[#3]
Buonasera cara utente,
d'accordo con il collega Salvo Catania mi sento anche io di rassicurarla sugli effetti collaterali e nocivi della mammografia.
la mammografia è utilissima nella diagnosi precoce del tumore al seno (microcalcificazioni) e quindi utile se rientra in un corretto programma di screenin di prevenzione , meglio se seguito dal suo senologo di fiducia.
Cordiali saluti
Prof. Massimo Vergine
www.senologia.eu
d'accordo con il collega Salvo Catania mi sento anche io di rassicurarla sugli effetti collaterali e nocivi della mammografia.
la mammografia è utilissima nella diagnosi precoce del tumore al seno (microcalcificazioni) e quindi utile se rientra in un corretto programma di screenin di prevenzione , meglio se seguito dal suo senologo di fiducia.
Cordiali saluti
Prof. Massimo Vergine
www.senologia.eu
Prof. Massimo Vergine
www.massimovergine.it
[#4]
Ex utente
Ringrazio sentitamente i due specialisti che mi hanno risposto mentre deploro vivamente gli altri (avevo chiesto gentilmente un parere vario)che non si sono degnati di esporsi su un tema così delicato.
Si parla tanto di prevenzione ma è proprio vero che ai medici non importa poi così tanto aiutare a farla quanto piuttosto intervenire, dietro parcella, a tumore conclamato.
Grazie comunque.
Si parla tanto di prevenzione ma è proprio vero che ai medici non importa poi così tanto aiutare a farla quanto piuttosto intervenire, dietro parcella, a tumore conclamato.
Grazie comunque.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.6k visite dal 10/01/2010.
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