Distrofia fibrosa???
Alla loro cortese attenzione sottopongo esito ecografia mammaria soggetto donna quasi 33enne con anamnesi familiare positiva per K mammario monolaterale (madre post-menopausa), pregando di voler spiegare il significato dell’ espressione ‘’distrofia fibrosa’’(nella parte finale del referto, alla voce ‘CONCLUSIONE’) .Le formazioni di cui si parla nel referto vengono monitorate già da circa 3 anni, e dal momento della loro ‘scoperta’ sono rimaste inalterate come dimensioni e caratteristiche. Anticipatamente ringraziando .
‘’Bilateralmente buona rappresentazione della componente ghiandolare distribuita soprattutto nei QSE, che mostra un’ aumentata ecogenicità come per prevalenza della componente fibroghiandolare giovanile.
Bilateralmente si osservano alcune formazioni ipoanecogene del diametro massino di 5 mm., localizzate soprattutto nel QSI e nel QII di sinistra e nel QSE ed in sede retro areolare destra, come per microcisti a contenuto fluido – corpuscolato. L’ esame ecografico non ha documentato la presenza di formazioni espansive del tipo solido né perturbazioni sospette del fascio US, nei limiti del potere risolutivo della metodica. Visibilità di linfonodi con caratteristiche ecotomografiche di tipo reattivo in entrambi i cavi ascellari.
CONCLUSIONE
Il quadro clinico strumentale è indicativo di distrofia fibrosa. Si consigliano controlli clinico strumentali regolari, anche per il maggior rischio anamnestico familiare’’
‘’Bilateralmente buona rappresentazione della componente ghiandolare distribuita soprattutto nei QSE, che mostra un’ aumentata ecogenicità come per prevalenza della componente fibroghiandolare giovanile.
Bilateralmente si osservano alcune formazioni ipoanecogene del diametro massino di 5 mm., localizzate soprattutto nel QSI e nel QII di sinistra e nel QSE ed in sede retro areolare destra, come per microcisti a contenuto fluido – corpuscolato. L’ esame ecografico non ha documentato la presenza di formazioni espansive del tipo solido né perturbazioni sospette del fascio US, nei limiti del potere risolutivo della metodica. Visibilità di linfonodi con caratteristiche ecotomografiche di tipo reattivo in entrambi i cavi ascellari.
CONCLUSIONE
Il quadro clinico strumentale è indicativo di distrofia fibrosa. Si consigliano controlli clinico strumentali regolari, anche per il maggior rischio anamnestico familiare’’
[#1]
Si tratta di una definizione inconsueta ma quel che conta che non sia da considerare nè patologica nè importante come fattore del rischio relativo di tumore al seno.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/64-fattori-e-indicatori-di-rischio-per-il-carcinoma-mammario.html
Quindi se ne freghi e se il caso della sua mamma nella sua
famiglia fosse l'unico ( quindi poichè insorto in post menopausa il tumore va considerato SPORADICO e non familiare e tantomeno ereditario) se ne freghi ancora di più pur continuando il monitoraggio clinico-strumentale come faceva prima.
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/69-i-tumori-sono-ereditari.html
Cordiali saluti
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/64-fattori-e-indicatori-di-rischio-per-il-carcinoma-mammario.html
Quindi se ne freghi e se il caso della sua mamma nella sua
famiglia fosse l'unico ( quindi poichè insorto in post menopausa il tumore va considerato SPORADICO e non familiare e tantomeno ereditario) se ne freghi ancora di più pur continuando il monitoraggio clinico-strumentale come faceva prima.
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/69-i-tumori-sono-ereditari.html
Cordiali saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 11.6k visite dal 23/10/2009.
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