B3 seno dopo rm
Gentile dottore,
scrivo per avere chiarimenti sulla necessità di fare controlli "ravvicinati" al seno sinistro, dove a luglio è stata evidenziata un'area indagata con agobiopsia e confermata B2 con istologico; a dicembre, sempre a sx, dopo RM con contrasto, è stata vista un' area B3.
Sono una donna di 45 anni
2 gravidanze (una a 30 e l'altra a 35) e allattamento al seno.
Ex fumatrice
Tiroidite di Hashimoto dalla seconda gravidanza
Genitori sani (non so se sia rilevante, ma nonne, materna e paterna con storie di tumore alla mammella, zia materna con tumore all'ovaio).
Ho eseguito l'eco e mammografia a luglio 2024.
Avendo mammelle fibroghiandolari dense di tipo C la mammografia risultava poco leggibile.
L'ecografia evidenziava un'area ipoecogena mai rilevata prima (ipotesi di nodulo fibroadenosico dal diametro massimo di 16 mm); per questo mi hanno fatto un'agobiopsia con relativo istologico la cui diagnosi è stata: fibrosi stromale, focale iperplasia epiteliale usuale (UDH) (reperto limitato) quadrante supero esterno della mammella sinistra.
Data la complessità e densità delle mammelle mi hanno fatto fare una RM con contrasto poco prima di Natale.
L'esito è stato: BPE discreto.
Dopo contrasto paramagnetico, da entrambi i lati multiple areole focali di impregnazione progressiva, tutte di pochi mm con le medesime caratteristiche morfodinamiche di aspetto preferenzialmente adenosico, la maggiore delle quali della dimensione di 6 mm ai quadranti inferiori/infero interno della mammella di sx di cui si richiede controllo ecografico mirato a scopo precauzionale da programmare a 4-6 mesi.
Nelle sequenze T2 pesate sono riconoscibili bilateralmente multiple areole iperintense di significato cistico.
Non immagini riferibili a linfoadenomegalie nel cavo ascellare bilateralmente.
Conclusione: mammelle complesse fibroadenosiche da monitorare con controlli mammoecografici annuali, indicata rivalutazione ecografica mirata a sinistra Birads 3.
Quest'area di 6mm in cui parlano nella RM è nuova rispetto a quella individuata con l'istologico a luglio? Significa che a luglio non c'era?
Significa che nel mio seno si creano diverse zone (forse di fibrosi stromale) che andranno sempre controllate o indagate? L'unico esame che chiarisce con certezza che si tratta di qualcosa di benigno è l'istologico?
Mi sembra di capire che non ci sia niente di patologico, ma parallelamente il fatto di dover fare indagini più ravvicinate mi lascia un po' d'inquietudine.
Ha a che fare con un rischio più alto legato al mio tipo di seno?
Mi scuso se il quesito risulta sciocco e ringrazio in anticipo per la sua cortese risposta.
Luella 79
scrivo per avere chiarimenti sulla necessità di fare controlli "ravvicinati" al seno sinistro, dove a luglio è stata evidenziata un'area indagata con agobiopsia e confermata B2 con istologico; a dicembre, sempre a sx, dopo RM con contrasto, è stata vista un' area B3.
Sono una donna di 45 anni
2 gravidanze (una a 30 e l'altra a 35) e allattamento al seno.
Ex fumatrice
Tiroidite di Hashimoto dalla seconda gravidanza
Genitori sani (non so se sia rilevante, ma nonne, materna e paterna con storie di tumore alla mammella, zia materna con tumore all'ovaio).
Ho eseguito l'eco e mammografia a luglio 2024.
Avendo mammelle fibroghiandolari dense di tipo C la mammografia risultava poco leggibile.
L'ecografia evidenziava un'area ipoecogena mai rilevata prima (ipotesi di nodulo fibroadenosico dal diametro massimo di 16 mm); per questo mi hanno fatto un'agobiopsia con relativo istologico la cui diagnosi è stata: fibrosi stromale, focale iperplasia epiteliale usuale (UDH) (reperto limitato) quadrante supero esterno della mammella sinistra.
Data la complessità e densità delle mammelle mi hanno fatto fare una RM con contrasto poco prima di Natale.
L'esito è stato: BPE discreto.
Dopo contrasto paramagnetico, da entrambi i lati multiple areole focali di impregnazione progressiva, tutte di pochi mm con le medesime caratteristiche morfodinamiche di aspetto preferenzialmente adenosico, la maggiore delle quali della dimensione di 6 mm ai quadranti inferiori/infero interno della mammella di sx di cui si richiede controllo ecografico mirato a scopo precauzionale da programmare a 4-6 mesi.
Nelle sequenze T2 pesate sono riconoscibili bilateralmente multiple areole iperintense di significato cistico.
Non immagini riferibili a linfoadenomegalie nel cavo ascellare bilateralmente.
Conclusione: mammelle complesse fibroadenosiche da monitorare con controlli mammoecografici annuali, indicata rivalutazione ecografica mirata a sinistra Birads 3.
Quest'area di 6mm in cui parlano nella RM è nuova rispetto a quella individuata con l'istologico a luglio? Significa che a luglio non c'era?
Significa che nel mio seno si creano diverse zone (forse di fibrosi stromale) che andranno sempre controllate o indagate? L'unico esame che chiarisce con certezza che si tratta di qualcosa di benigno è l'istologico?
Mi sembra di capire che non ci sia niente di patologico, ma parallelamente il fatto di dover fare indagini più ravvicinate mi lascia un po' d'inquietudine.
Ha a che fare con un rischio più alto legato al mio tipo di seno?
Mi scuso se il quesito risulta sciocco e ringrazio in anticipo per la sua cortese risposta.
Luella 79
[#1]
Cara utente,
mi sembra di capire che comunque il risultato istologico sia di benignità.
Il fatto che alla risonanza ci sia una captazione seppur non patognomonica di malignità sta a testimoniare solo che va sicuramente monitorata nel tempo.
Perora si sottoponga ad ecografia mammria ogni sei mesi e mammografia annuale.
Cordiali saluti
mi sembra di capire che comunque il risultato istologico sia di benignità.
Il fatto che alla risonanza ci sia una captazione seppur non patognomonica di malignità sta a testimoniare solo che va sicuramente monitorata nel tempo.
Perora si sottoponga ad ecografia mammria ogni sei mesi e mammografia annuale.
Cordiali saluti
Prof. Massimo Vergine
www.massimovergine.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 72 visite dal 03/01/2025.
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