Si può addormentare il metabolismo?
Buongiorno,
scrivo per un problema che ormai mi attanaglia da anni, quello del sovrappeso e dei chili in eccesso. Ho provato un sacco di volte a seguire una dieta, e mi sono rivolto a più di un dietologo per cercare di perdere peso ( una volta anche al servizio di dietologia dell'Ospedale della mia città), ma i risultati sono sempre sconfortanti. Parto sempre da quota 113, riesco a scendere più o meno bene fino a 108 chili, e lì mi pianto, nel senso che non c'è verso di scendere al di sotto di questa soglia. Il medico che legge questa mia missiva potrebbe pensare: bella forza, si vede che lei fa solo la dieta, senza abbinarla all'attività fisica. Tutt'altro!! Da quando seguo l'ultima dieta che mi ha prescritto il dietologo ( e che fra l'altro è molto bravo, non dubito certo della sua preparazione ed onestà intellettuale) ho cambiato davvero in senso positivo la mia vita, sotto questo versante: per andare all'università a seguire le lezioni faccio almeno 5 km a piedi dal lunedi al venerdi, spesso (almeno 3-4 giorni alla settimana) riesco a ritagliarmi lo spazio di un'oretta per fare camminate a passo svelto che durino almeno 45 minuti (perchè ho sempre saputo che altrimenti il metabolismo non si "attiva" se l'attività dura di meno), e mi capita anche di andare in piscina a nuotare. Ma diamine, penso io, non dovrei perdere comunque qualcosa? Invece sembra che il mio organismo non ne voglia sapere di reagire, è come se non volesse assolutamente abbandonare la "ciccia" che ho addosso. L'ampio quesito che io vorrei porre ai gentili medici iscritti su questo portale è: c'è una spiegazione a questo fenomeno? Può accadere che il mio metabolismo si sia impigrito, a forza di fare diete, al punto tale da non reagire più a niente? Ed esiste un modo per riattivarlo? Voglio anche dire un altra cosa, che è giusto che sappia colui che legge la mia richiesta: io sto benissimo, nonostante i chili in più. Ho fatto recentemente le analisi del sangue (i cui risultati ho fatto leggere al medico di famiglia) e lui mi ha risposto che è tutto ok, misuro la pressione almeno una volta al mese ed è sempre sui 110/70, corro e cammino meglio di tanti magri,ecc. Voglio perdere peso soltanto a scopo preventivo, per evitare rischi in futuro (atteso anche il fatto che nella mia famiglia, in primis mio padre, ci sono parecchi diabetici di tipo 2). Insomma, la pianto qui, e ringrazio chiunque voglia tentare, anche solo per via telematica, di darmi una mano.
scrivo per un problema che ormai mi attanaglia da anni, quello del sovrappeso e dei chili in eccesso. Ho provato un sacco di volte a seguire una dieta, e mi sono rivolto a più di un dietologo per cercare di perdere peso ( una volta anche al servizio di dietologia dell'Ospedale della mia città), ma i risultati sono sempre sconfortanti. Parto sempre da quota 113, riesco a scendere più o meno bene fino a 108 chili, e lì mi pianto, nel senso che non c'è verso di scendere al di sotto di questa soglia. Il medico che legge questa mia missiva potrebbe pensare: bella forza, si vede che lei fa solo la dieta, senza abbinarla all'attività fisica. Tutt'altro!! Da quando seguo l'ultima dieta che mi ha prescritto il dietologo ( e che fra l'altro è molto bravo, non dubito certo della sua preparazione ed onestà intellettuale) ho cambiato davvero in senso positivo la mia vita, sotto questo versante: per andare all'università a seguire le lezioni faccio almeno 5 km a piedi dal lunedi al venerdi, spesso (almeno 3-4 giorni alla settimana) riesco a ritagliarmi lo spazio di un'oretta per fare camminate a passo svelto che durino almeno 45 minuti (perchè ho sempre saputo che altrimenti il metabolismo non si "attiva" se l'attività dura di meno), e mi capita anche di andare in piscina a nuotare. Ma diamine, penso io, non dovrei perdere comunque qualcosa? Invece sembra che il mio organismo non ne voglia sapere di reagire, è come se non volesse assolutamente abbandonare la "ciccia" che ho addosso. L'ampio quesito che io vorrei porre ai gentili medici iscritti su questo portale è: c'è una spiegazione a questo fenomeno? Può accadere che il mio metabolismo si sia impigrito, a forza di fare diete, al punto tale da non reagire più a niente? Ed esiste un modo per riattivarlo? Voglio anche dire un altra cosa, che è giusto che sappia colui che legge la mia richiesta: io sto benissimo, nonostante i chili in più. Ho fatto recentemente le analisi del sangue (i cui risultati ho fatto leggere al medico di famiglia) e lui mi ha risposto che è tutto ok, misuro la pressione almeno una volta al mese ed è sempre sui 110/70, corro e cammino meglio di tanti magri,ecc. Voglio perdere peso soltanto a scopo preventivo, per evitare rischi in futuro (atteso anche il fatto che nella mia famiglia, in primis mio padre, ci sono parecchi diabetici di tipo 2). Insomma, la pianto qui, e ringrazio chiunque voglia tentare, anche solo per via telematica, di darmi una mano.
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Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile utente, è possibile che il suo metabolismo sia rallentato e uno dei migliori modi per riattivarlo è l'attività aenerobica.
Da quello che ci dice sembra che lei faccia solo attività di tipo aerobico e questa potrebbe non essere l'attività migliore per il suo scopo.
L'attività anaerobica infatti è in grado di alzare il metabolismo anche per molte ore dopo l'allenamento.
Io le consiglierei di iniziare un allenamento con i pesi da fare 3 volte alla settimana oppure di iniziare a fare degli scatti con la corsa.
Cordiali saluti
Da quello che ci dice sembra che lei faccia solo attività di tipo aerobico e questa potrebbe non essere l'attività migliore per il suo scopo.
L'attività anaerobica infatti è in grado di alzare il metabolismo anche per molte ore dopo l'allenamento.
Io le consiglierei di iniziare un allenamento con i pesi da fare 3 volte alla settimana oppure di iniziare a fare degli scatti con la corsa.
Cordiali saluti
[#2]
Utente
Gentile dott. Tancredi Ascani,
innanzitutto grazie per la sua risposta, che mi ha confortato.
Però a questo punto mi consenta di rivolgerle altre due domande.
In primis ho un dubbio. Ma allora dovrei sostituire del tutto l'attività anaeorobica con quella aerobica? O devo abbinarle entrambe? Inoltre sono un appassionato di nuoto ( sport nella quale me la cavo bene, nonostante la stazza): potrebbero andare bene 60 minuti di nuoto 2-3 volte la settimana in piscina? A questo riguardo farei una attività molto semplice: nuoterei a stile libero facendo un certo numero di vasche, per 1 ora circa, con opportune pause e senza mai superare quelli che sono i miei limiti. Non voglio certo sfidare Phelps alle Olimpiadi!!!
La seconda domanda è: ma fino a che punto è opportuno insistere con una dieta? Quanto tempo dovrebbe durare? E non sarebbe opportuno fare delle pause anche con quella?
In ogni caso, le invio ancora il mio grazie!!
innanzitutto grazie per la sua risposta, che mi ha confortato.
Però a questo punto mi consenta di rivolgerle altre due domande.
In primis ho un dubbio. Ma allora dovrei sostituire del tutto l'attività anaeorobica con quella aerobica? O devo abbinarle entrambe? Inoltre sono un appassionato di nuoto ( sport nella quale me la cavo bene, nonostante la stazza): potrebbero andare bene 60 minuti di nuoto 2-3 volte la settimana in piscina? A questo riguardo farei una attività molto semplice: nuoterei a stile libero facendo un certo numero di vasche, per 1 ora circa, con opportune pause e senza mai superare quelli che sono i miei limiti. Non voglio certo sfidare Phelps alle Olimpiadi!!!
La seconda domanda è: ma fino a che punto è opportuno insistere con una dieta? Quanto tempo dovrebbe durare? E non sarebbe opportuno fare delle pause anche con quella?
In ogni caso, le invio ancora il mio grazie!!
[#3]
Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile utente, fare nuoto per 2 o 3 volte alla settimana va bene ma questa è un'attività aerobica. L'attività aerobica andrebbe fatta in modo continuativo nel tempo quindi 60 minuti ma senza pause. Se è troppo allora meglio fare 40 minuti che fare 60 minuti con pause. Lei potrebbe lasciare due giorni a settimana di aerobica intervallati con altri due giorni di attività anaerobica.
Per quanto riguarda la sua seconda domanda non c'è una risposta assoluta e dipende da ciò che intende per dieta. Se sono regimi ipocalorici e restrittivi non è bene che durino troppo a lungo. Se sono indicazioni generiche di una sana alimentazione queste dovrebbero diventare uno stile di vita. Continuare con una dieta che consideri solo la diminuizione delle calorie in modo monotono indubbiamente prima o poi conduce ad un rallentamento del metabolismo. I fattori da prendere in considerazione sono comunque molti, attività fisica, costituzione, stress psico-fisico ecc. e andrebbero valutati individualmente.
Cordiali saluti
Per quanto riguarda la sua seconda domanda non c'è una risposta assoluta e dipende da ciò che intende per dieta. Se sono regimi ipocalorici e restrittivi non è bene che durino troppo a lungo. Se sono indicazioni generiche di una sana alimentazione queste dovrebbero diventare uno stile di vita. Continuare con una dieta che consideri solo la diminuizione delle calorie in modo monotono indubbiamente prima o poi conduce ad un rallentamento del metabolismo. I fattori da prendere in considerazione sono comunque molti, attività fisica, costituzione, stress psico-fisico ecc. e andrebbero valutati individualmente.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.1k visite dal 21/03/2009.
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