Potrebbe trattarsi di intolleranze alimentari?
Salve, sono una ragazza di 24 anni e da un anno circa presento i seguenti sintomi:
- gonfiore addominale spesso accompagnato da meteorismo,
- periodi di evacuazioni frequenti (4-5 volte al giorno) seguiti a brevi periodi di "normalità" ( 1 volta al giorno).
Mi sono sottoposta ai seguenti esami:
- Ecografia addominale completa: tutto a posto tranne un pò di "sabbiolina" nei reni;
- Analisi del sangue: Immunoglobuline, Anti-Transglutaminasi (0.2), Transferritina, Emocromo, V.E.S., P.C.R. Proteina C reattiva, Lipasemia, Sodiemia, Potassemia, Calcemia, Fosforemia, Sideremia, Creatinina, Amilasemia, Azotemia, Magnesiemia. Anche in questo caso i valori sono risultati tutti nella norma tranne V.E.S.(1a ora): 20e Amilasemia:136;
-Esame chimico fisico delle feci: tutto a posto tranne:
-Reazione: 6.5 (6.7-7.3)
-Granuli di amido: rari (assenti)
-Residui alimentari indigeriti: presenti
-Fibre vegetali: presenti
-Muco: tracce.
L' esame batteriologico e la ricerca di sangue occulto hanno dato entrambe esito negativo. Tutti i medici ai quali mi sono rivolta mi hanno sconsigliato, data la giovane età, di effettuare una colonscopia e anch'io, sinceramente, vorrei cercare di evitarla. Nell' ultimo anno mi hanno prescritto di tutto: fermenti lattici, integratori alimentari, antispastici (Valpinax, Buscopan, Spasmex, Spasmodil), antifiammatori intestinali(Pentacol) e persino un ansiolitico (per me completamente inutile), ma la situazione non è per niente migliorata.Inoltre,ho notato che nonostante cerchi di far attenzione a ciò che mangio, non riesco più a dimagrire,anzi sono sempre più gonfia. Fondamentalmente vi ho scritto perchè vorrei sapere se secondo voi questi miei (ormai cronici ed insopportabili) sintomi possano derivare da un'intolleranza alimentare (ad esempio, ho notato che i giorni dopo aver ingerito legumi, verdure o ortaggi sto molto male, inoltre questi alimenti sono subito riconoscibili nelle feci). Vorrei sapere anche a quale tipo di specialista dovrei rivolgermi visto lo scetticismo sull'argomento che ho notato tra i gastroenterologi ai quali mi sono rivolta ( a proposito, perchè sono tutti così scettici?) Che tipo di esame dovrei eventualmente fare?
Spero di essere stata abbastanza chiara. Vi ringrazio anticipatamente e vi dichiaro tutta la ammirazione per il servizio che ci offrite.
Cordiali saluti.
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- gonfiore addominale spesso accompagnato da meteorismo,
- periodi di evacuazioni frequenti (4-5 volte al giorno) seguiti a brevi periodi di "normalità" ( 1 volta al giorno).
Mi sono sottoposta ai seguenti esami:
- Ecografia addominale completa: tutto a posto tranne un pò di "sabbiolina" nei reni;
- Analisi del sangue: Immunoglobuline, Anti-Transglutaminasi (0.2), Transferritina, Emocromo, V.E.S., P.C.R. Proteina C reattiva, Lipasemia, Sodiemia, Potassemia, Calcemia, Fosforemia, Sideremia, Creatinina, Amilasemia, Azotemia, Magnesiemia. Anche in questo caso i valori sono risultati tutti nella norma tranne V.E.S.(1a ora): 20e Amilasemia:136;
-Esame chimico fisico delle feci: tutto a posto tranne:
-Reazione: 6.5 (6.7-7.3)
-Granuli di amido: rari (assenti)
-Residui alimentari indigeriti: presenti
-Fibre vegetali: presenti
-Muco: tracce.
L' esame batteriologico e la ricerca di sangue occulto hanno dato entrambe esito negativo. Tutti i medici ai quali mi sono rivolta mi hanno sconsigliato, data la giovane età, di effettuare una colonscopia e anch'io, sinceramente, vorrei cercare di evitarla. Nell' ultimo anno mi hanno prescritto di tutto: fermenti lattici, integratori alimentari, antispastici (Valpinax, Buscopan, Spasmex, Spasmodil), antifiammatori intestinali(Pentacol) e persino un ansiolitico (per me completamente inutile), ma la situazione non è per niente migliorata.Inoltre,ho notato che nonostante cerchi di far attenzione a ciò che mangio, non riesco più a dimagrire,anzi sono sempre più gonfia. Fondamentalmente vi ho scritto perchè vorrei sapere se secondo voi questi miei (ormai cronici ed insopportabili) sintomi possano derivare da un'intolleranza alimentare (ad esempio, ho notato che i giorni dopo aver ingerito legumi, verdure o ortaggi sto molto male, inoltre questi alimenti sono subito riconoscibili nelle feci). Vorrei sapere anche a quale tipo di specialista dovrei rivolgermi visto lo scetticismo sull'argomento che ho notato tra i gastroenterologi ai quali mi sono rivolta ( a proposito, perchè sono tutti così scettici?) Che tipo di esame dovrei eventualmente fare?
Spero di essere stata abbastanza chiara. Vi ringrazio anticipatamente e vi dichiaro tutta la ammirazione per il servizio che ci offrite.
Cordiali saluti.
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Perfezionato in medicine non convenzionali
Bisogna chiarire inizialmente, la possibilità di una celiachia, infatti la negatività della sola , Anti-Transglutaminasi (0.2), non la esclude. La diagnosi di celiachia si basa su molti dati clinici e di laboratorio.
Nei dati di laboratorio gli anticorpi antiendomisio, transglutaminasi, gliadina, sono probanti ma se negativi, non escludono la diagnosi; l’espressione genica HLA classe I e II, se dimostra gli alleli DQ2-DQ8, è probante, ma in letteratura, vengono riportati anche la sola presenza del DQ, e altri alleli, pertanto in ogni caso va sempre studiato confrontando i dati della letteratura. Per la probabile associazione con altre patologie di natura anche autoimmune, è sempre bene valutare l’HLA completo. La gastroscopia con esame bioptico, è probante nel caso di positività, ma la sola colorazione ematossilina eosina, non può dimostrare la presenza dei linfociti intraepiteliali, che sono una dimostrazione certa, pertanto va eseguito il preparato congelato.
La diagnosi di celiachia è molto complessa e tutti i dati anamnestici, clinici, di laboratorio vanno analizzati, anche confrontandoli con la bibliografia internazionale.
Quindi la prima cosa da fare, è eseguire una tipizzazione HLA Classe i e II, ma deve essere completa, non solo a accertare la presenza del DQ--. Il fatto che lei veda residui alimentari di verdure, non è dimostrativo di una intolleranza vrso queste, perchè altri cibi mal digeriti, potrebbero non essere visibili. Una analisi del sistema delle mucose intestinali è importante, ma solo superficiale, come sono solo superficiali altre sostanze tossiche, la ricerca deve essere sempre più approfondita, indagando realmente lo stato del sistema immunitario. Sapere che lei ha una intolleranza al nichel o altre sostanze tossiche, oppure alla cipolla, pomodoro, ed altre 10 sostanze, costituisce solamente una piccola percentuale dei suoi disturbi. Bisogna accertare esattamente dove il sistema immunitario ha compiuto l’errore, per poterlo correggere. Infatti la VES è aumentata. Da qui bisogna partire e accertare esattamente la funzionalità del sistema immunitario. Le intolleranze sono importanti, ma costituiscono solamente una piccola parte del problema. Potrebbero sviare ccertamenti più approfonditi.
Saluti
Nei dati di laboratorio gli anticorpi antiendomisio, transglutaminasi, gliadina, sono probanti ma se negativi, non escludono la diagnosi; l’espressione genica HLA classe I e II, se dimostra gli alleli DQ2-DQ8, è probante, ma in letteratura, vengono riportati anche la sola presenza del DQ, e altri alleli, pertanto in ogni caso va sempre studiato confrontando i dati della letteratura. Per la probabile associazione con altre patologie di natura anche autoimmune, è sempre bene valutare l’HLA completo. La gastroscopia con esame bioptico, è probante nel caso di positività, ma la sola colorazione ematossilina eosina, non può dimostrare la presenza dei linfociti intraepiteliali, che sono una dimostrazione certa, pertanto va eseguito il preparato congelato.
La diagnosi di celiachia è molto complessa e tutti i dati anamnestici, clinici, di laboratorio vanno analizzati, anche confrontandoli con la bibliografia internazionale.
Quindi la prima cosa da fare, è eseguire una tipizzazione HLA Classe i e II, ma deve essere completa, non solo a accertare la presenza del DQ--. Il fatto che lei veda residui alimentari di verdure, non è dimostrativo di una intolleranza vrso queste, perchè altri cibi mal digeriti, potrebbero non essere visibili. Una analisi del sistema delle mucose intestinali è importante, ma solo superficiale, come sono solo superficiali altre sostanze tossiche, la ricerca deve essere sempre più approfondita, indagando realmente lo stato del sistema immunitario. Sapere che lei ha una intolleranza al nichel o altre sostanze tossiche, oppure alla cipolla, pomodoro, ed altre 10 sostanze, costituisce solamente una piccola percentuale dei suoi disturbi. Bisogna accertare esattamente dove il sistema immunitario ha compiuto l’errore, per poterlo correggere. Infatti la VES è aumentata. Da qui bisogna partire e accertare esattamente la funzionalità del sistema immunitario. Le intolleranze sono importanti, ma costituiscono solamente una piccola parte del problema. Potrebbero sviare ccertamenti più approfonditi.
Saluti
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Gentile Signorina. Concordo pienamente con la diagnosi e con gli screening consigliati dal mio illustre collega. Vorrei con la presente invitarLa ad accogliere VELOCEMENTE questi consigli perche'la tempestivita' diagnostica e' FONDAMENTALE per guarire. Auguri! Leda Moro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 14.3k visite dal 21/05/2006.
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