Intolleranze alimentari + ernia iatale + digestione lenta
Gentili Dottori,
vi pongo un caso multidisciplinare e complicato, nel senso che potrebbe comprendere 3 aree eventualmente connesse (Gastrologia, Neurologia, Nefrologia). Penso sia necessario fare un punto della situazione di tutto il percorso per comprendere meglio lo stato attuale e trarne delle conseguenze e stabilire connessioni tra i problemi ove vi sia il presupposto.
1) età 10-13 IDRONEFROSI DX per STENOSI DEL GIUNTO ESTRINSECA (vaso anomalo) per DOLORI ADDOMINALI FORTI ed ENURESI, successiva risoluzione dei due problemi
2) età 15-25 EMICRANIA e CEFALEA CRONICA (lenta comparsa fino a diventare 1 volta ogni 2/3 giorni) con successiva risoluzione graduale del problema dopo 10 anni in funzione del punto 3
2a) età 20-26/27 problemi PSICOLOGICI/SOCIALI legati alla situazione di salute con tutte le conseguenze del caso su studio, amicizie, affetti, lavoro, famiglia
(ma anche dubbio che siano legati a situazione familiare di padre depresso, o forse il padre era depresso per via dei problemi di salute..le ipotesi sono tante).
Il sottoscritto è arrivato a toccare il fondo considerando sè stesso morto, non riuscendo a completare gli studi, perdendo tutti gli amici e affetti che si sono allontanati. Più volte considerato il suicidio, salvato solo perchè credeva che la soluzione prima o poi l'avrebbe trovata. Miracolosamente evitate azioni particolarmente brutte e direzioni di vita sbagliate in una condizione che in pratica era la premessa per una vita da sbandato.
Oggi abbastanza solo, in cerca di crearsi una nuova vita, darsi un senso e trovare una direzione, fiducioso che finchè c'è la salute, tutto si può ricostruire giorno per giorno.
3) età 25-27 ERNIA IATALE DA SCIVOLAMENTO, ESOFAGITE DI GRADO A e LIEVE GASTROPATIA ANTRALE IPEREMICA + INTOLLERANZE ALIMENTARI (lattosio, lievito birra e uova) + DIGESTIONE DIFFICILE (consigliati procinetici per via di processo digestivo lento) (attualmente in cura, risoluzione quasi in toto di cefalee ed emicranee e relativi problemi psicologici in relazione proprio a intolleranze, ernia e digestione difficile)
------------------------
Dopo una vita di sofferenze in pratica da quando ho 10 anni, e quindi per circa 15 anni, intravedo una luce che chissà se ormai ha senso vedere e che non è detto che duri per molto. Bisogna lavorarci.
Quello che mi chiedo ora è se
1) l'operazione al rene possa essere stata causa di:
-ADERENZE CHIURGICHE (con relative conseguenze sull'apparato digestivo di infiammazioni)
-SOSTANZE utilizzate per la ricostruzione del giunto hanno creato una situazione di infiammazione/intossicazione del corpo alle relative sostanze plasticose
-il GIUNTO con la crescita ha creato situazioni di tensione permanente nel lato destro del corpo in zona addominale che creano ostruzioni digestive o il lavoro stesso sul giunto ha subito involuzioni, al punto ad esempio di portare fuoriuscite del liquido dal rene verso altri organi infiammandoli
2) problemi psicologici abbiano potuto portare ad una situazione di cefalee ed emicranee permanenti per 10 anni, o se invece i problemi psicologici sono solamente conseguenza delle cefalee la cui causa potrebbero essere le aderenze ad esempio
3) se le attuali intolleranze e problemi di ernia possano avere a che fare con
un processo di somatizzazione di problemi psicologici (ansia, stress) piuttosto che viceversa, essi siano causa dell'ernia/intolleranze la quale chiaramente porta ad uno stato di salute fisica e mentale confuso;
pittosto che aderenze che causano irritazione al sistema digestivo il quale reagisce così, il quale porta poi a problemi psicologici finali
-------------------
Essendo uscito da solo da questo incubo, posso direi che la mia sensazione è che le cefalee e le emicranee sono cessate grazie alla scoperta delle infiammazioni di ernia e intolleranze, tutti i problemi psicologici stano scomparendo proprio perchè cessa una condizione di sofferenza permanente, dunque rimangono un contorno alla vicenda che era sostanzialmente causata da problemi fisici che portavano disagi psicologici.
Rimane da capire come mai sono cominciate le emicranee, come mai si sono 'trasformate' in problemi di digestione e se tutto ciò è somatizzazione neurologica. Come mai è comparsa un'ernia iatale e gastrite cronica più le intolleranze nel giro di 2 anni e come mai questa ernia e intolleranze ci sono.
Soprattutto come si possono risolvere, sebbene già ora con una dieta giusta e qualche medicinale riassaporo la vita vera e torno a percepire i sensi. Ma non mi basta.
Ora voglio completare il lavoro di cura per quanto possibile:
-Verificando la presenza di aderenze con esami specifici (se possono essere causa di ernia e intolleranze)
-Operando l'ernia (se necessario e reputato il caso, se può essere un'azione intelligente nei confronti del problema)
-Valutare la veridicità dell'esistenza delle intolleranze tenendo presente che il lattosio è positivo anche al breath test mentre lievito di birra e uova al natrix
-Valutare il perchè sostanzialmente tutto ciò che è pesante faccio fatica a digerirlo a prescindere da sostanze vietate per l'ernia (che c'è) e per le intolleranze (che ci sono): è vero, c'è una situazione dichiarata fisiologica di digestione lenta, ma è quello il problema? parlo dunque di cibi come una bistecca di carne rossa che trovo più pesante del petto di pollo.. piuttosto che una banana rispetto ad una pera. il livello di difficoltà di digestione si sente a questi livelli. non si sta parlando di condimenti, metodi di cottura o cibi completamente diversi o particolarmente più grassi. Una situazione così è difficile da gestire.
Oggi come oggi la mia dieta è solo: pasta o riso in bianco con eventuali gamberetti, pollo al vapore o al forno piuttosto che al massimo fegato o qualche altra carne ma leggera e tenera, pesce al forno o al vapore, fagiolini (contando che altre verdure mi danno fastidio, alcune sono allergico come le carote), pere (perchè le arance e simili mi danno fastidio, le banane sono pesanti, forse rimangono solo anche le pesche quando sono di stagione, ma non sempre). per il resto come liquidi la sola acqua naturale a temperatura ambiente e il succo di frutta (che in teoria non sarebbe consigliatissimo per l'ernia, però senza quello ho solo l'acqua..)
si può andare avanti con una dieta simile o corro rischi in futuro ? alternative non ne ho tantissime considerando ernia, intolleranze, allergie e digestione difficile
grazie
Marco G.
vi pongo un caso multidisciplinare e complicato, nel senso che potrebbe comprendere 3 aree eventualmente connesse (Gastrologia, Neurologia, Nefrologia). Penso sia necessario fare un punto della situazione di tutto il percorso per comprendere meglio lo stato attuale e trarne delle conseguenze e stabilire connessioni tra i problemi ove vi sia il presupposto.
1) età 10-13 IDRONEFROSI DX per STENOSI DEL GIUNTO ESTRINSECA (vaso anomalo) per DOLORI ADDOMINALI FORTI ed ENURESI, successiva risoluzione dei due problemi
2) età 15-25 EMICRANIA e CEFALEA CRONICA (lenta comparsa fino a diventare 1 volta ogni 2/3 giorni) con successiva risoluzione graduale del problema dopo 10 anni in funzione del punto 3
2a) età 20-26/27 problemi PSICOLOGICI/SOCIALI legati alla situazione di salute con tutte le conseguenze del caso su studio, amicizie, affetti, lavoro, famiglia
(ma anche dubbio che siano legati a situazione familiare di padre depresso, o forse il padre era depresso per via dei problemi di salute..le ipotesi sono tante).
Il sottoscritto è arrivato a toccare il fondo considerando sè stesso morto, non riuscendo a completare gli studi, perdendo tutti gli amici e affetti che si sono allontanati. Più volte considerato il suicidio, salvato solo perchè credeva che la soluzione prima o poi l'avrebbe trovata. Miracolosamente evitate azioni particolarmente brutte e direzioni di vita sbagliate in una condizione che in pratica era la premessa per una vita da sbandato.
Oggi abbastanza solo, in cerca di crearsi una nuova vita, darsi un senso e trovare una direzione, fiducioso che finchè c'è la salute, tutto si può ricostruire giorno per giorno.
3) età 25-27 ERNIA IATALE DA SCIVOLAMENTO, ESOFAGITE DI GRADO A e LIEVE GASTROPATIA ANTRALE IPEREMICA + INTOLLERANZE ALIMENTARI (lattosio, lievito birra e uova) + DIGESTIONE DIFFICILE (consigliati procinetici per via di processo digestivo lento) (attualmente in cura, risoluzione quasi in toto di cefalee ed emicranee e relativi problemi psicologici in relazione proprio a intolleranze, ernia e digestione difficile)
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Dopo una vita di sofferenze in pratica da quando ho 10 anni, e quindi per circa 15 anni, intravedo una luce che chissà se ormai ha senso vedere e che non è detto che duri per molto. Bisogna lavorarci.
Quello che mi chiedo ora è se
1) l'operazione al rene possa essere stata causa di:
-ADERENZE CHIURGICHE (con relative conseguenze sull'apparato digestivo di infiammazioni)
-SOSTANZE utilizzate per la ricostruzione del giunto hanno creato una situazione di infiammazione/intossicazione del corpo alle relative sostanze plasticose
-il GIUNTO con la crescita ha creato situazioni di tensione permanente nel lato destro del corpo in zona addominale che creano ostruzioni digestive o il lavoro stesso sul giunto ha subito involuzioni, al punto ad esempio di portare fuoriuscite del liquido dal rene verso altri organi infiammandoli
2) problemi psicologici abbiano potuto portare ad una situazione di cefalee ed emicranee permanenti per 10 anni, o se invece i problemi psicologici sono solamente conseguenza delle cefalee la cui causa potrebbero essere le aderenze ad esempio
3) se le attuali intolleranze e problemi di ernia possano avere a che fare con
un processo di somatizzazione di problemi psicologici (ansia, stress) piuttosto che viceversa, essi siano causa dell'ernia/intolleranze la quale chiaramente porta ad uno stato di salute fisica e mentale confuso;
pittosto che aderenze che causano irritazione al sistema digestivo il quale reagisce così, il quale porta poi a problemi psicologici finali
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Essendo uscito da solo da questo incubo, posso direi che la mia sensazione è che le cefalee e le emicranee sono cessate grazie alla scoperta delle infiammazioni di ernia e intolleranze, tutti i problemi psicologici stano scomparendo proprio perchè cessa una condizione di sofferenza permanente, dunque rimangono un contorno alla vicenda che era sostanzialmente causata da problemi fisici che portavano disagi psicologici.
Rimane da capire come mai sono cominciate le emicranee, come mai si sono 'trasformate' in problemi di digestione e se tutto ciò è somatizzazione neurologica. Come mai è comparsa un'ernia iatale e gastrite cronica più le intolleranze nel giro di 2 anni e come mai questa ernia e intolleranze ci sono.
Soprattutto come si possono risolvere, sebbene già ora con una dieta giusta e qualche medicinale riassaporo la vita vera e torno a percepire i sensi. Ma non mi basta.
Ora voglio completare il lavoro di cura per quanto possibile:
-Verificando la presenza di aderenze con esami specifici (se possono essere causa di ernia e intolleranze)
-Operando l'ernia (se necessario e reputato il caso, se può essere un'azione intelligente nei confronti del problema)
-Valutare la veridicità dell'esistenza delle intolleranze tenendo presente che il lattosio è positivo anche al breath test mentre lievito di birra e uova al natrix
-Valutare il perchè sostanzialmente tutto ciò che è pesante faccio fatica a digerirlo a prescindere da sostanze vietate per l'ernia (che c'è) e per le intolleranze (che ci sono): è vero, c'è una situazione dichiarata fisiologica di digestione lenta, ma è quello il problema? parlo dunque di cibi come una bistecca di carne rossa che trovo più pesante del petto di pollo.. piuttosto che una banana rispetto ad una pera. il livello di difficoltà di digestione si sente a questi livelli. non si sta parlando di condimenti, metodi di cottura o cibi completamente diversi o particolarmente più grassi. Una situazione così è difficile da gestire.
Oggi come oggi la mia dieta è solo: pasta o riso in bianco con eventuali gamberetti, pollo al vapore o al forno piuttosto che al massimo fegato o qualche altra carne ma leggera e tenera, pesce al forno o al vapore, fagiolini (contando che altre verdure mi danno fastidio, alcune sono allergico come le carote), pere (perchè le arance e simili mi danno fastidio, le banane sono pesanti, forse rimangono solo anche le pesche quando sono di stagione, ma non sempre). per il resto come liquidi la sola acqua naturale a temperatura ambiente e il succo di frutta (che in teoria non sarebbe consigliatissimo per l'ernia, però senza quello ho solo l'acqua..)
si può andare avanti con una dieta simile o corro rischi in futuro ? alternative non ne ho tantissime considerando ernia, intolleranze, allergie e digestione difficile
grazie
Marco G.
[#1]
Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile utente,
a mio avviso i suoi disturbi (come quelli della gran parte delle persone che soffrono di distubi cronici) a livello psicologico vanno di pari passo con quelli a livello fisico e, uniti ad una sua predisposizione costituzionale, hanno provocato tutti i problemi che ci ha elencato.
La dieta che sta seguendo mi sembra che vada fin troppo bene e non credo che la sua situazione sia migliorabile apportandovi delle modifiche.
Lei scrive che non ha molte alternative e che non si accontenta della sua situazione attuale. Prima di andare a fare altre ricerche per capire quale sia la causa di questo o quell'altro disturbo io le consiglierei di valutare anche la possibilità di rivolgersi alla medicina non convenzionale e mi riferisco in particolare all'omeopatia che, con la sua visione olistica della persona, a mio avviso le potrebbe essere di grande aiuto in un caso come il suo che coinvolge diverse aree specialistiche.
Cordiali saluti
a mio avviso i suoi disturbi (come quelli della gran parte delle persone che soffrono di distubi cronici) a livello psicologico vanno di pari passo con quelli a livello fisico e, uniti ad una sua predisposizione costituzionale, hanno provocato tutti i problemi che ci ha elencato.
La dieta che sta seguendo mi sembra che vada fin troppo bene e non credo che la sua situazione sia migliorabile apportandovi delle modifiche.
Lei scrive che non ha molte alternative e che non si accontenta della sua situazione attuale. Prima di andare a fare altre ricerche per capire quale sia la causa di questo o quell'altro disturbo io le consiglierei di valutare anche la possibilità di rivolgersi alla medicina non convenzionale e mi riferisco in particolare all'omeopatia che, con la sua visione olistica della persona, a mio avviso le potrebbe essere di grande aiuto in un caso come il suo che coinvolge diverse aree specialistiche.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.3k visite dal 20/01/2009.
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