Dieta di mantenimento per reflusso

Buongiorno a tutti mi chiamo Antonio ed ho 24 anni. Chiedo un consulto qui sul web in quanto la mia condizione economica al momento non mi permette di prenotare una visita. Soffro da circa dieci anni di reflusso gastroesofageo con conseguente gastrite cronica il tutto causato da Helicobacter. Ora dopo questi anni ho imparato a convivere con il mio problema seguendo i consigli del gastroenterologo e mantenendo uno stile di vita il più sano possibile, il discorso è che seguendo questi consigli (cibi da evitare ecc..) io non riesco mantenere un peso decente, sono sempre sottopeso. Questo mi stà creando dei problemi in ambito lavorativo, fisico e psicologico in quanto vorrei solamente riuscire a mettere quel paio di chili in più in modo da non risultare pelleossa. Gli sforzi fisici stancano in fretta. Premetto che l'appetito non mi manca anzi sono una buona forchetta. Pero è impossibile prendere peso mangiando solamente verdure,carni bianche ecc.. insomma il solito menu dei malati di reflusso. Io non sono obeso anzi, vorrei solamente capire se è possibile mantenere un regime alimentare corretto che mi dia la possibilità di aumentare di peso in maniera sana, evitando quei cibi che per la mia patologia sono sconsigliati. Vi ringrazio tutti in anticipo sperando di ricevere dei consigli per migliorare almeno un pò la mia situazione attuale. Cordiali saluti.
Antonio
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Gentile signore,
NON è indicata una dieta con restrizione calorica nel reflusso esofageo a meno che non sia concomitante una condizione di obesità.
I soli alimenti che è consigliabile eliminare nel caso di reflusso esofageo sono menta, cioccolato (al latte), bevande gasate e/o con schiuma, cibi "troppo" grassi per l'attività di rilassamento che queste sostanze esercitano sullo sfintere esofageo inferiore.
Per quel che riguarda la gastrite cronica, se l'attività infiammatoria è intensa, è opportuno evitare cibi che eccitano la secrezione acida (brodo di carne, ad esempio) e sostanze particolarmente acide (pomodoro, agrumi...), ma soltanto per un periodo molto limitato di tempo, poiché l'attuale consueta terapia farmacologica non richiede la stretta osservanza di queste inibizioni.
Le cose che sicuramente vanno eliminate sono il fumo e l'assunzione di alcoolici a digiuno (gli aperitivi, per esempio). Per il resto, la tollerabilità alimentare ha un andamento individuale e i cibi da limitare sono esclusivamente quelli che personalmente determinano fastidi.
In conclusione la dieta consigliabile, con le minime restrizioni indicate, è sufficientemente libera e consente un apporto calorico e di nutrienti in linea con le richieste energetiche della persona.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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