Sospetta celiachia
Buongiorno, ho 28 anni e da anni sospetto di essere celiaco, ma non ho mai approfondito bene la cosa, se avete pazienza vi spiego il perché.
All'età di 20 anni circa ho iniziato a soffrire di stomaco e intestino (acidità e scariche frequenti, condite da coliche intestinali) per due anni almeno, ed ero sicuro fosse qualcosa legato all'alimentazione, ma secondo il gastroenterologo era normale che a 20 anni avessi questi sintomi quotidianamente, per cui mi prescrisse semplicemente antinfiammatori per stomaco e intestino, che ovviamente non ho mai preso.
Non mi prescrisse nessun esame diagnostico e di mia sponte feci io il test delle intolleranze alimentari prima di fare quello della celiachia, risultando intollerante tra le altre cose alla farina. Da quel giorno il mio consumo di farina è veramente limitassimo e non ho più avuto problemi intestinali a meno che non mangiassi farinacei.
Tempo fa mi vennero degli eritemi pruriginosi, mi venne ancora il dubbio della celiachia e feci l'esame del sangue, che comunque risultarono negativi, ma l'ho legato al mio limitatissimo consumo di glutine già da anni. Gli eritemi mi passarono con creme prescritte dal dermatologo, ora a distanza di un anno sono tornate, ma invece che mettere creme ho provato togliere totalmente il glutine (il kamut non mi ha mai dato problemi intestinali per cui ogni tanto lo mangio) ed ecco che spariscono gli eritemi, e non solo sparisce anche il mal di schiena e di spalla (a livello osteopatico si riteneva che i questi problemi fossero dovuti al fegato, migliorati comunque già in parte grazie al trattamento, per cui ho collegato la miglior funzionalità del fegato per aver eliminato il glutine).
Scusate la prefazione ma la ritenevo necessaria per la mia domanda: che esame è adatto per diagnosticare la mia possibile celiachia?
La biopsia è valida se la mia alimentazione è già da tempo praticamente priva di glutine? i villi sarebbero sempre atrofizzati? esistono altri test (DNA?) che iter devo seguire?
Grazie e scusatemi ancora se mi sono dilungato così, spero mi possiate aiutare
All'età di 20 anni circa ho iniziato a soffrire di stomaco e intestino (acidità e scariche frequenti, condite da coliche intestinali) per due anni almeno, ed ero sicuro fosse qualcosa legato all'alimentazione, ma secondo il gastroenterologo era normale che a 20 anni avessi questi sintomi quotidianamente, per cui mi prescrisse semplicemente antinfiammatori per stomaco e intestino, che ovviamente non ho mai preso.
Non mi prescrisse nessun esame diagnostico e di mia sponte feci io il test delle intolleranze alimentari prima di fare quello della celiachia, risultando intollerante tra le altre cose alla farina. Da quel giorno il mio consumo di farina è veramente limitassimo e non ho più avuto problemi intestinali a meno che non mangiassi farinacei.
Tempo fa mi vennero degli eritemi pruriginosi, mi venne ancora il dubbio della celiachia e feci l'esame del sangue, che comunque risultarono negativi, ma l'ho legato al mio limitatissimo consumo di glutine già da anni. Gli eritemi mi passarono con creme prescritte dal dermatologo, ora a distanza di un anno sono tornate, ma invece che mettere creme ho provato togliere totalmente il glutine (il kamut non mi ha mai dato problemi intestinali per cui ogni tanto lo mangio) ed ecco che spariscono gli eritemi, e non solo sparisce anche il mal di schiena e di spalla (a livello osteopatico si riteneva che i questi problemi fossero dovuti al fegato, migliorati comunque già in parte grazie al trattamento, per cui ho collegato la miglior funzionalità del fegato per aver eliminato il glutine).
Scusate la prefazione ma la ritenevo necessaria per la mia domanda: che esame è adatto per diagnosticare la mia possibile celiachia?
La biopsia è valida se la mia alimentazione è già da tempo praticamente priva di glutine? i villi sarebbero sempre atrofizzati? esistono altri test (DNA?) che iter devo seguire?
Grazie e scusatemi ancora se mi sono dilungato così, spero mi possiate aiutare
[#1]
Salve.
Intanto devo precisare che è opportuno evitare di seguire una dieta prolungata priva di glutine prima di sottoporsi agli esami in quanto questo potrebbe generare un risultato negativo anche in presenza di malattia celiaca.
Tramite un prelievo venoso vengono ricercati nel sangue gli anticorpi anti-transglutaminasi (Anti-tTG), gli anti-gliadina (AGA) e gli anti-endomisio (EMA).
Una loro eventuale positività dovrà essere corredata dalla biopsia intestinale di conferma per diagnosticare con certezza l'intolleranza al glutine, causa della malattia celiaca.
Se lo riterrà opportuno ci aggiorni pure.
Cordiali saluti.
P.S.: le ricordo che in questo sito è fortemente tutelata la privacy degli iscritti-utenti, che possono formulare richieste in completo anonimato.
Intanto devo precisare che è opportuno evitare di seguire una dieta prolungata priva di glutine prima di sottoporsi agli esami in quanto questo potrebbe generare un risultato negativo anche in presenza di malattia celiaca.
Tramite un prelievo venoso vengono ricercati nel sangue gli anticorpi anti-transglutaminasi (Anti-tTG), gli anti-gliadina (AGA) e gli anti-endomisio (EMA).
Una loro eventuale positività dovrà essere corredata dalla biopsia intestinale di conferma per diagnosticare con certezza l'intolleranza al glutine, causa della malattia celiaca.
Se lo riterrà opportuno ci aggiorni pure.
Cordiali saluti.
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Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica
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[#2]
Utente
La ringrazio dr. Marcolongo,
volevo appunto capire se nonostante la mia dieta "gluten free" la biopsia intestinale sarebbe comunque positiva nel caso in cui fossi celiaco. In caso non lo fosse per quanto tempo mi consiglierebbe tornare ad una dieta con glutine prima degli eventuali esami? I sintomi non sono piacevoli, se ci fosse un mezzo d'indagine che mi potrebbe diagnosticare la celiachia senza tornare ad una dieta con glutine sarei contento, ma se non ho alternative farò come dice lei.
cordiali saluti
volevo appunto capire se nonostante la mia dieta "gluten free" la biopsia intestinale sarebbe comunque positiva nel caso in cui fossi celiaco. In caso non lo fosse per quanto tempo mi consiglierebbe tornare ad una dieta con glutine prima degli eventuali esami? I sintomi non sono piacevoli, se ci fosse un mezzo d'indagine che mi potrebbe diagnosticare la celiachia senza tornare ad una dieta con glutine sarei contento, ma se non ho alternative farò come dice lei.
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.8k visite dal 14/04/2015.
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Approfondimento su Celiachia
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