Il mio corpo erano i circa 6 caffè al giorno che bevevo, la nicotina
gentili dottori, vorrei chiedere un vostro parere su un mio problema.Ho sempre sofferto di disturbi alimentari. Alternavo periodo in cui non maniavo niente o cmq molto poco a periodi di enormi abbuffate delle più disparate schifazze sempre seguite da vomito indotto.La "fase" più grave l'ho vissuta circa due anni e mezzo fa quando in quasi 2 mesi ho perso 20 kg non mangiavo mai(solo un biscottino la settimana poi diventato mezzo) l'unica cosa che "nutriva" il mio corpo erano i circa 6 caffè al giorno che bevevo, la nicotina e l'alcool la sera quando si usciva con gli amici. Arrivai a pesare 40kg partendo da un peso di 65kg per 160cm di altezza. Piano piano ho ripreso a mangiare e di conseguenza i miei kg.Ho ripreso a mangiare schifezze e poi di nuovo digiuno(non come la volta precedente, però)e poi di nuovo mangiare in maniera più "normale" stavolta. Nel pieno della mia "ripresa" sono rimasta incinta.Durante la gravidanza non ho preso molti kg sono arrivfata al parto che pesavo 69kg(solo 9 in più di quando è iniziata la gravidanza)Ho allattato per 2 mesi e mi sentivo(ed ero) unamongolfiera.Provo a fare dieta e mangiare meno ma niente. Non ce la faccio proprio.Ora, a distanza di 10 mesi dal parto, sono arrivata a 74 kg circa (cosa mai successa)davanti agli altri mi contengo ma quando sono al lavoro o cmq da sola mangio di tutto:salato,dolce,salato e dolce insieme....Tenendo presente che non è un periodo felice (mio papà sta morendo)sto reagendo diversamente rispetto al passato quando erano le "sofferenze" a farmi rinunciare al cibo, ora non mi riconosco più. La voglia di vomitare tutto c'è ma non ne ho la forza,non ci riesco...mi sento uno schifo a mangiare e sento che mi sentirei peggio a vomitare.So che è sbagliato ma rimpiango quando pesavo 40 kg, quando per me ero bellissima....come posso fare ed uscire da questa situazione teneno presente che non posso assolutamente rivolgermi ad uno psicologo: non ne evrei tempo il mio negozio si prende la maggior parte del mio tempo, il rimanente è per mia figlia e per mio papà....aiuto sono davvero disperata......irene
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Gentile signora Irene, il caso da lei descritto corrisponde ad una condizione classificabile come disturbo alimentare psicogeno. Finora tra le terapie risultate utili, la psicoterapia ha dimostratoessere di aiuto, fino a risoluzione del problema in specifici casi. l'utilizzo di soli farmaci non ha finora portato a brillantissimi risultati;la sola dietoterapia risulta pressocchè inefficace. Se ne ha tempo, provi semmai a lavorare e "scandagliare" intorno alle motivazioni che le impediscono di seguire un approccio psicoterapeutico, forse troverà una via di uscita.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Cordiali Saluti
dr Giovanni Ronzani
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Ex utente
gentile dott.Ronzani, volevo darle alcuni aggiornamenti riguardo la mia situazione. Come le scrivevo nel post precedente il periodo che stavo vivendo non era dei più felici, ecco quello che attraverso ora posso tranquillamente dire che è il più devastante della mia vita. Mio papà è morto ormai da un mese e 8 giorni. Lui era il mio universo. Era l'unico che mi capiva e con cui parlavo. Era il mio tutto, ci sentivamo al telefono più volte al giorno anche solo per raccontarci una barzelletta....Non so davvero spiegare a parole quello che era mio papà per me..le parole sono così riduttive....Per fortuna ho la mia bambina (anche se mi si spacca il cuore anche solo a guardarla sorridere ripenso a quanto la amava il mio papà e quanto voleva poter vedere la nipotina crescere)che ha diritto ad avere una mamma sana di corpo e sopratutto di testa per quasto motivo mi sono informata su eventuali centri che trattassero i disturbi alimentari e mi sono imbattuta nell'AIDAP solo che economicamente non posso davvero permetteri i loro onorari (55euro a seduta per due sedute a settimana mi sembra davvero troppo) quindi mi sono rivolta alla ASL ma i loro tempi sono moooooolto lunghi infatti sto ancora aspettando di essere contattata per una prima visita. Lei saprebbe dirmi se nella mia zona ci sono altri centri cui rivolgersi...che siano magari convenzionati con la ASL? La ringrazio infinitamente per il tempo dedicatomi e mi scuso se sono stata troppo prolissa. Cordialmente. Irene
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Gentile Sig.a Irene, dal suo post si coglie sia una buona propensione ad intraprendere unn percorso terapeutico, sia la condizione per agire in questo senso, mi riferisco agli eventi luttuosi che l'hanno coinvolta. In questo senso la vorrei incoraggiare a persistere in questa direzione. Per poterle indicare un centro pubblico, credo che le sia sfuggito di indicare la sua città. Cordiali Saluti
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Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile signora,concordando con il collega sul fatto che un supporto psicologico la possa aiutare, io le consiglierei anche di rivolgersi alla medicina alternativa come l'omeopatia.
I suoi disturbi sono chiaramente legati allo stressante periodo che sta vivendo e l'omeopatia, esercitata da un medico competetnte in materia, potrebbe aiutarla a ritrovare l'equilibrio psico-fisico che sembra aver perso da tempo.
Cordiali saluti
I suoi disturbi sono chiaramente legati allo stressante periodo che sta vivendo e l'omeopatia, esercitata da un medico competetnte in materia, potrebbe aiutarla a ritrovare l'equilibrio psico-fisico che sembra aver perso da tempo.
Cordiali saluti
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Ex utente
gentili dottori eccomi di nuovo qui...mi ero rivolta al centro per lo studio e la cura dei disturbi alimentari di lecce. Purtroppo i risultati sono stati quasi pessimi.Il centro funzionava in questo modo: dovevo stare lì dalle 8 di mattina fino all'1.30 mangiare lì fino al pranzo per poi andare a casa, nel frattempo si facevano attività identiche ai vari "laboratori" che si fanno alle superiori. Con me c'erano altre 6/7 ragazze tutte con diversi problemi legati all'alimentazione.Non esisteva una vera terapia psicologica bensì incontri di gruppo( a me che sono pressocchè sociofobica!!!!!).Non ho resistito anche perchè quell'approccio mi faceva stare solo peggio.Tornavo a casa e stavo malissimo.E cmq toglieva tempo alla mia vita, a mia figlia al mio compagno alla mia famiglia che, come vi ho detto in precedewnza, sta passando un momento davvero terribile. Insomma è stata un'esperienza traumatizzante.La cosa buona, però, è che ora seguo un regime più regolare:
colazione:caffè e latte con biscotti
spuntino:succo e 2 fette biscott (anche se a volte-bimba cattiva-lo salto)
pranzo:primo,secondo,contorno,frutta,1/2 panino
spuntino:yogourt e 2 fette biscott
cena:verdura cotta,secondo,insalata,frutta,1 panino
questo è il regime che mio facevano seguire al centro e che seguo tutt'ora...anche se ogni tanto sgarro....in linea di massima però posso dirmi abbast soddisfatta di me e dell'impegno che ci metto.Ho persino notato che ne jha tratto giovamento persino il mio umore...ora è decisamente meno altalenante..anche se sono consapevole che la strada è ancora lunga...Questo è il quadro della situazione.I miei dubbi, però, ora si concentrano sulle quantità.Qual'è la giusta quantità di pasta,di insalata, di pane,di carne da assumere.Vi ringrazio infinitamente e vi abbraccio.Voi forse non ci pensate ma le vostre parole in questi momenti di grande sofferenza scaldano l'anima.grazie ancora.
colazione:caffè e latte con biscotti
spuntino:succo e 2 fette biscott (anche se a volte-bimba cattiva-lo salto)
pranzo:primo,secondo,contorno,frutta,1/2 panino
spuntino:yogourt e 2 fette biscott
cena:verdura cotta,secondo,insalata,frutta,1 panino
questo è il regime che mio facevano seguire al centro e che seguo tutt'ora...anche se ogni tanto sgarro....in linea di massima però posso dirmi abbast soddisfatta di me e dell'impegno che ci metto.Ho persino notato che ne jha tratto giovamento persino il mio umore...ora è decisamente meno altalenante..anche se sono consapevole che la strada è ancora lunga...Questo è il quadro della situazione.I miei dubbi, però, ora si concentrano sulle quantità.Qual'è la giusta quantità di pasta,di insalata, di pane,di carne da assumere.Vi ringrazio infinitamente e vi abbraccio.Voi forse non ci pensate ma le vostre parole in questi momenti di grande sofferenza scaldano l'anima.grazie ancora.
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Se in quel centro non si è trovata bene si faccia seguire da un altro centro convenzionato seguita da medici esperti nella cura del disturbo del comportamento alimentare. Da sola è molto difficile che riesca ad uscirne, non sottovaluti il problema!!
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Dott. Mauro Lombardo
Medico Chirurgo
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
www.maurolombardo.it
[#8]
Ex utente
gentile dottor lombardo...concordo con lei..peccato che quello sia l'unico-a quanto pare- centro convenzionato della mia zona.le assicuro che sono ben lontana dal sottovalutare un problema che mio malgrado conosco fin troppo bene.I miei dubbi permangono:cosa mi può dire sulle quantità?la ringraziom infinitamente.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.6k visite dal 27/08/2008.
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