Cibi che riducono il gonfiore della pancia?
Buongiorno dottori,
sono una ragazza di 21 anni, da circa 3 settimane ho un accentuato gonfiore alla pancia e di conseguenza molta aria purtroppo maleodorante.
non vado in bagno regolarmente e se succede so che le mie feci sono diverse da come dovrebbero essere, specialmente per l'odore.
non so se sia colon irritabile, mesi fa ho fatto una cura per questo con un integratore (colonir).
so che esistono dei cibi che possono diminuire il gonfiore e quindi l'aria e soprattutto per "ripulire" l'intestino, quali sono?
io mangio la mattina dei cereali (special k) nel lette, pasta integrale, moolta verdura e normale frutta, molto spesso mangio lo yougurt bianco intero con la mela.
ho bisogno di qualche consiglio, grazie!!
sono una ragazza di 21 anni, da circa 3 settimane ho un accentuato gonfiore alla pancia e di conseguenza molta aria purtroppo maleodorante.
non vado in bagno regolarmente e se succede so che le mie feci sono diverse da come dovrebbero essere, specialmente per l'odore.
non so se sia colon irritabile, mesi fa ho fatto una cura per questo con un integratore (colonir).
so che esistono dei cibi che possono diminuire il gonfiore e quindi l'aria e soprattutto per "ripulire" l'intestino, quali sono?
io mangio la mattina dei cereali (special k) nel lette, pasta integrale, moolta verdura e normale frutta, molto spesso mangio lo yougurt bianco intero con la mela.
ho bisogno di qualche consiglio, grazie!!
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Gent. utente,
la fermentescibilità intestinale non aumenta solo con alimenti ricchi di fibra alimentare (ortaggi, verdure, frutta, ecc.) ma anche con cibi ricchi di proteine (prevalentemente proteici), di carboidrati disponibili complessi (pasta, pane, cereali vari, ecc.), di carboidrati disponibili solubili (frutta, marmellate, mele, dolci in genere, latte, ecc.), per deficit enzimatico relativo o assoluto, di legumi (di frequente).
Il grado di fermentescibilità di molti alimenti poi dipende anche dalla imperfetta masticazione, dalla quantità ingerita, dal tempo di transito intestinale, dal tipo di manipolazioni casalinghe (frullatura, frittura, cotture varie, lievitazione, ecc.) ed industriali, dalla presenza di antinutrienti (quali ad esempio inibitori delle alfa-amilasi, di fitati, di tannini, di lecitine, ecc.).
Tutto questo per per precisare che non esiste una indicazione dietetica univoca in grado di risolvere completamente disagi intestinali, in quanto l'intensità dei disturbi oltre alla soglia fisiologica dipende da numerosi fattori, molti dei quali anche di natura non alimentare e varia da soggetto a soggetto...soprattutto in presenza di una sindrome dell'intestino irritabile (IBS).
Il consiglio, perciò, è seguire una dieta il più possibile equilibrata sotto il profilo quali-quantitativo, riducendo o escludendo provvisoriamente o saltuariamente i cibi più indiziati.
Per quanto concerne l'integrazione di probiotici, possono costituire un valido aiuto assunti ciclicamente.
https://www.medicitalia.it/blog/scienza-dell-alimentazione/1380-prebiotici-e-probiotici-nella-sindrome-dell-intestino-irritabile-ibs.html
Con l'auspicio di aver fatto un minimo di chiarezza, La saluto cordialmente.
Prego.
la fermentescibilità intestinale non aumenta solo con alimenti ricchi di fibra alimentare (ortaggi, verdure, frutta, ecc.) ma anche con cibi ricchi di proteine (prevalentemente proteici), di carboidrati disponibili complessi (pasta, pane, cereali vari, ecc.), di carboidrati disponibili solubili (frutta, marmellate, mele, dolci in genere, latte, ecc.), per deficit enzimatico relativo o assoluto, di legumi (di frequente).
Il grado di fermentescibilità di molti alimenti poi dipende anche dalla imperfetta masticazione, dalla quantità ingerita, dal tempo di transito intestinale, dal tipo di manipolazioni casalinghe (frullatura, frittura, cotture varie, lievitazione, ecc.) ed industriali, dalla presenza di antinutrienti (quali ad esempio inibitori delle alfa-amilasi, di fitati, di tannini, di lecitine, ecc.).
Tutto questo per per precisare che non esiste una indicazione dietetica univoca in grado di risolvere completamente disagi intestinali, in quanto l'intensità dei disturbi oltre alla soglia fisiologica dipende da numerosi fattori, molti dei quali anche di natura non alimentare e varia da soggetto a soggetto...soprattutto in presenza di una sindrome dell'intestino irritabile (IBS).
Il consiglio, perciò, è seguire una dieta il più possibile equilibrata sotto il profilo quali-quantitativo, riducendo o escludendo provvisoriamente o saltuariamente i cibi più indiziati.
Per quanto concerne l'integrazione di probiotici, possono costituire un valido aiuto assunti ciclicamente.
https://www.medicitalia.it/blog/scienza-dell-alimentazione/1380-prebiotici-e-probiotici-nella-sindrome-dell-intestino-irritabile-ibs.html
Con l'auspicio di aver fatto un minimo di chiarezza, La saluto cordialmente.
Prego.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 20/11/2014.
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