Flatulenza dopo una miglior dieta
Salve, vi scrivo per un problema assai fastidioso che mi affligge non da molto tempo.
Comincio dall'inizio: Circa due mesi fa ho iniziato nuovamente a fare attività fisica, dopo un anno e mezzo di riposo non voluto, si tratta di un'attività anaerobica dove metto molto impegno ed infatti ho ottenuto subito risultati strabilianti. Ma ovviamente non è questo il punto della situazione; ovviamente per avere ottimi risultati ci vuole un'ottima dieta, da subito ho iniziato a fare ricerche e ad informarmi ed inizialmente avevo optato per una dieta molto proteica ricca di pollame, carni come bresaola, tonno, latticini ecc. ed andava tutto benissimo! Approfondendo le mie ricerche ho iniziato a guardare i metodi di allevamento di questi poveri animali, ed il reale effetto che carni bianche e rosse hanno sul nostro organismo; approfondisci e approfondisci sempre con più indignazione sono diventato quasi vegetariano, adesso la mia dieta è ricca di verdure che prima non mangiavo praticamente MAI, cereali in abbondanza, legumi, ho ridotto notevolmente i latticini (che non ho mai mangiato a colazione) , ridotto i consumi di carne ad una volta alla settimana e due volte il pesce, molta più frutta come spuntini ed ho praticamente eliminato i dolciumi che prima mangiavo perforza dopo ogni pranzo e cena in quantità non ridotte.. E ho sostituito tutta la pasta lavorata ed il pane con pasta integrale e pane integrale, faccio preferenze per formaggio di Tofu e "carni"di soia. Premetto che io non ho davvero mai avuto problemi di mal di stomaco, solo in occasioni più che rare, ho sempre avuto uno stomaco d'acciaio, mai avuto problemi di diarrea, digestione o altro pur mangiando più che male. Inoltre vorrei aggiungere che forse mangio troppa frutta secca ed assumo qualche proteina di troppo (sempre in modo naturale senza integratori) ma che dubito davvero fortemente queste superino 1g/kg. La mia domanda è la seguente: Non mi sento lo stomaco assolutamente gonfio, non mi fa male, ma ho flatulenze in continuazione, in una quantità forse esagerata, nessuna eruttazione, poi non so se si possa parlare di diarrea ma penso proprio di si, potrei forse avere qualche intolleranza o problemi di assimilazione di carboidrati? Ho escluso queste due opzioni per i ridotti latticini che assumo e per la pasta che è integrale ed ho pensato che forse i cereali essendo ricchi di fibre mi provocano questo effetto. Sono abbastanza preoccupato in quanto ne ho davvero bisogno per l'attività fisica, non posso rischiare di rovinarmi l'organismo. Assumo già, un giorno si ed uno no circa, yogurt magro con due cucchiaini di miele e bevo davvero moltissima acqua, sicuramente più di 2 litri al giorno. In più essendo sempre stato una persona vorace adesso sto imparando a mangiare con lentezza finchè il cibo non è completamente masticato. Perfavore, provate almeno a darmi una soluzione. Cordiali saluti ed aspetto con ansia la risposta!
Comincio dall'inizio: Circa due mesi fa ho iniziato nuovamente a fare attività fisica, dopo un anno e mezzo di riposo non voluto, si tratta di un'attività anaerobica dove metto molto impegno ed infatti ho ottenuto subito risultati strabilianti. Ma ovviamente non è questo il punto della situazione; ovviamente per avere ottimi risultati ci vuole un'ottima dieta, da subito ho iniziato a fare ricerche e ad informarmi ed inizialmente avevo optato per una dieta molto proteica ricca di pollame, carni come bresaola, tonno, latticini ecc. ed andava tutto benissimo! Approfondendo le mie ricerche ho iniziato a guardare i metodi di allevamento di questi poveri animali, ed il reale effetto che carni bianche e rosse hanno sul nostro organismo; approfondisci e approfondisci sempre con più indignazione sono diventato quasi vegetariano, adesso la mia dieta è ricca di verdure che prima non mangiavo praticamente MAI, cereali in abbondanza, legumi, ho ridotto notevolmente i latticini (che non ho mai mangiato a colazione) , ridotto i consumi di carne ad una volta alla settimana e due volte il pesce, molta più frutta come spuntini ed ho praticamente eliminato i dolciumi che prima mangiavo perforza dopo ogni pranzo e cena in quantità non ridotte.. E ho sostituito tutta la pasta lavorata ed il pane con pasta integrale e pane integrale, faccio preferenze per formaggio di Tofu e "carni"di soia. Premetto che io non ho davvero mai avuto problemi di mal di stomaco, solo in occasioni più che rare, ho sempre avuto uno stomaco d'acciaio, mai avuto problemi di diarrea, digestione o altro pur mangiando più che male. Inoltre vorrei aggiungere che forse mangio troppa frutta secca ed assumo qualche proteina di troppo (sempre in modo naturale senza integratori) ma che dubito davvero fortemente queste superino 1g/kg. La mia domanda è la seguente: Non mi sento lo stomaco assolutamente gonfio, non mi fa male, ma ho flatulenze in continuazione, in una quantità forse esagerata, nessuna eruttazione, poi non so se si possa parlare di diarrea ma penso proprio di si, potrei forse avere qualche intolleranza o problemi di assimilazione di carboidrati? Ho escluso queste due opzioni per i ridotti latticini che assumo e per la pasta che è integrale ed ho pensato che forse i cereali essendo ricchi di fibre mi provocano questo effetto. Sono abbastanza preoccupato in quanto ne ho davvero bisogno per l'attività fisica, non posso rischiare di rovinarmi l'organismo. Assumo già, un giorno si ed uno no circa, yogurt magro con due cucchiaini di miele e bevo davvero moltissima acqua, sicuramente più di 2 litri al giorno. In più essendo sempre stato una persona vorace adesso sto imparando a mangiare con lentezza finchè il cibo non è completamente masticato. Perfavore, provate almeno a darmi una soluzione. Cordiali saluti ed aspetto con ansia la risposta!
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Gent. utente,
in effetti in alcuni soggetti l'elevato consumo di cibi ad alto contenuto di fibra può favorire questa problematica.
Consideri poi che la fermentescibilità intestinale non aumenta solo con alimenti ricchi di fibra alimentare (ortaggi, verdure, frutta, ecc.) ma anche con cibi ricchi di proteine (prevalentemente proteici), di carboidrati disponibili complessi (pasta, pane, cereali vari, ecc.), di carboidrati disponibili solubili (frutta, marmellate, mele, dolci in genere, latte, ecc.), per deficit enzimatico relativo o assoluto, di legumi (di frequente).
Il grado di fermentescibilità di molti alimenti, inoltre, dipende anche dalla imperfetta masticazione, dalla quantità ingerita, dal tempo di transito intestinale, dal tipo di manipolazioni casalinghe (frullatura, frittura, cotture varie, lievitazione, ecc.) ed industriali, dalla presenza di antinutrienti (quali ad esempio inibitori delle alfa-amilasi, di fitati, di tannini, di lecitine, ecc.).
Tutto questo per precisare che non esiste un' indicazione dietetica univoca in grado di risolvere completamente disagi intestinali, in quanto l'intensità dei disturbi oltre alla soglia fisiologica dipende da numerosi fattori, molti dei quali anche di natura non alimentare e varia da soggetto a soggetto.
Il consiglio, perciò, è seguire una dieta il più possibile equilibrata sotto il profilo quali-quantitativo, riducendo o escludendo provvisoriamente o saltuariamente i cibi più indiziati (inizi ad escludere la "frutta secca").
Per quanto concerne l'integrazione di fermenti lattici, possono costituire un valido aiuto assunti ciclicamente e per lunghi periodi.
Cordialità.
in effetti in alcuni soggetti l'elevato consumo di cibi ad alto contenuto di fibra può favorire questa problematica.
Consideri poi che la fermentescibilità intestinale non aumenta solo con alimenti ricchi di fibra alimentare (ortaggi, verdure, frutta, ecc.) ma anche con cibi ricchi di proteine (prevalentemente proteici), di carboidrati disponibili complessi (pasta, pane, cereali vari, ecc.), di carboidrati disponibili solubili (frutta, marmellate, mele, dolci in genere, latte, ecc.), per deficit enzimatico relativo o assoluto, di legumi (di frequente).
Il grado di fermentescibilità di molti alimenti, inoltre, dipende anche dalla imperfetta masticazione, dalla quantità ingerita, dal tempo di transito intestinale, dal tipo di manipolazioni casalinghe (frullatura, frittura, cotture varie, lievitazione, ecc.) ed industriali, dalla presenza di antinutrienti (quali ad esempio inibitori delle alfa-amilasi, di fitati, di tannini, di lecitine, ecc.).
Tutto questo per precisare che non esiste un' indicazione dietetica univoca in grado di risolvere completamente disagi intestinali, in quanto l'intensità dei disturbi oltre alla soglia fisiologica dipende da numerosi fattori, molti dei quali anche di natura non alimentare e varia da soggetto a soggetto.
Il consiglio, perciò, è seguire una dieta il più possibile equilibrata sotto il profilo quali-quantitativo, riducendo o escludendo provvisoriamente o saltuariamente i cibi più indiziati (inizi ad escludere la "frutta secca").
Per quanto concerne l'integrazione di fermenti lattici, possono costituire un valido aiuto assunti ciclicamente e per lunghi periodi.
Cordialità.
Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.6k visite dal 17/02/2014.
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