Gonfiore di stomaco

Salve sono un ragazzo di 27 anni sn alto 1,70 e peso all'incirca 67-68 kg... da settembre sono a dieta con discreti risultati e pratico attivita fisica costante 4 giorni alla settimana.. faccio palestra ijn cui svolgo per lo piu lavoro con i pesi e le macchine e 10-15 minuti di cardio a fine allenamento... il mio problema sta pero nel gonfiore di stomaco... seguo, credo, una buona alimentazione... colazione con latte cereali 50g un frutto e 8 mandorle... pranzo 100g pasta integrale con sughi semplici 150g di carne o pesce e 200g di insalta... post allenamento 8 mandorle e un frutto... cena 150-200g di carne e 200g di insalata... a volte diminuisco il tutto a volte mi prndo un giorno libero sta di fatto che spesso quasi tutto i giorni la mia pancia è molto gonfia... sopratutto la sera... non prendo peso ma la pancia si gonfia a volte anche molto... e per me che voglio raggiungere un bel fisico fitness è un problema... potete aiutarmi???
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129
Gent. utente,

la fermentescibilità intestinale tende ad aumentare non solo con alimenti ricchi di fibra alimentare (ortaggi, verdure, frutta, alimenti integrali, ecc.) ma anche con cibi ricchi di proteine (prevalentemente proteici), di carboidrati disponibili complessi (pasta, pane, cereali vari, ecc.), di carboidrati disponibili solubili (frutta, marmellate, mele, dolci in genere, latte, ecc.), per deficit enzimatico relativo o assoluto, di legumi (di frequente).

Il grado di fermentescibilità di molti alimenti, poi, dipende anche dalla imperfetta masticazione, dalla quantità ingerita, dal tempo di transito intestinale, dal tipo di manipolazioni casalinghe (frullatura, frittura, cotture varie, lievitazione, ecc.) ed industriali, dalla presenza di antinutrienti (quali ad esempio inibitori delle alfa-amilasi, di fitati, di tannini, di lecitine, ecc.).

Tutto questo per per precisare che non esiste una indicazione dietetica univoca in grado di risolvere completamente disagi intestinali, in quanto l'intensità dei disturbi oltre alla soglia fisiologica dipende da numerosi fattori, molti dei quali anche di natura non alimentare e varia da soggetto a soggetto.

Il consiglio, perciò, è:
- seguire una dieta il più possibile equilibrata sotto il profilo quali-quantitativo, riducendo o escludendo provvisoriamente o saltuariamente i cibi più indiziati;
- escludere eventuali intolleranze alimentari (al lattosio e al glutine);
- escludere una sindrome dell'intestino irritabile (IBS).

Per quanto concerne l'integrazione di probiotici, possono costituire un valido aiuto assunti ciclicamente.


Cordialia saluti.
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