Malnutrizione da gastoresezione
Gentilissimi Medici,
chi vi scrive è un ragazzo di 30 anni che all'età di 22 è stato sottoposto ad un intervento di gastroresezione parziale alla Roux per atonia gastrica estrema post traumatica (a seguito di un incidente stradale che mi ha causato la rottura del bacino sono stato costretto ad un allettamento per circa 60 giorni: una volta rialzato lo stomaco è "sceso" molto, e tale ptosi non mi ha permetto di digerire più come un tempo causandomi gravi problemi di transito ed arrivando quindi all'operazione vista come sola ed unica soluzione).
ORA: lo svuotamento gastrico è piuttosto migliorato ma la situazione nutrizionale è alquanto preoccupante: sono alto 1.84 e peso 64, sono molto in sottopeso e non so come riuscire ad acquistarne. Oltre al fattore stomaco anche l'intestino (che deve necessariamente sopperire alla funzione gastrica) mi sta dando dei seri problemi in quanto soggetto a diverse infezioni ricorrenti quali Clostridium Difficile e Candida.
Gli esami ematochimici generali risultano buoni così come negativa la celiachia, ma resta il fatto che non riesco a prendere peso e ad avere adeguate forze.
La mia dieta è principalmente a base di carboidrati (pane, pasta, biscotti, dolci, merendine) cibi che, alla stragrande maggioranza delle personem farebbero ingrassare a vista d'occhio: nel mio caso no.
Ammetto che le quantità dei pasti, ovviamente in relazione alla ristretta capienza del mio stomaco, non sono propriamente abbondanti ma nemmeno così scarse da giustificare un continuo stato di cachessia come il mio.
Ogni volta che mi succede di avere una diarrea è un'impresa impossibile recuperare ciò che ho perso. La situazione mi fa soffrire moltissimo e non posso vedere il mio corpo ridotto in queste condizioni.
Vi scrivo da Milano e vi ringrazio in anticipo per l'utilissimo servizio che fornite su questo portale.
Saluti
chi vi scrive è un ragazzo di 30 anni che all'età di 22 è stato sottoposto ad un intervento di gastroresezione parziale alla Roux per atonia gastrica estrema post traumatica (a seguito di un incidente stradale che mi ha causato la rottura del bacino sono stato costretto ad un allettamento per circa 60 giorni: una volta rialzato lo stomaco è "sceso" molto, e tale ptosi non mi ha permetto di digerire più come un tempo causandomi gravi problemi di transito ed arrivando quindi all'operazione vista come sola ed unica soluzione).
ORA: lo svuotamento gastrico è piuttosto migliorato ma la situazione nutrizionale è alquanto preoccupante: sono alto 1.84 e peso 64, sono molto in sottopeso e non so come riuscire ad acquistarne. Oltre al fattore stomaco anche l'intestino (che deve necessariamente sopperire alla funzione gastrica) mi sta dando dei seri problemi in quanto soggetto a diverse infezioni ricorrenti quali Clostridium Difficile e Candida.
Gli esami ematochimici generali risultano buoni così come negativa la celiachia, ma resta il fatto che non riesco a prendere peso e ad avere adeguate forze.
La mia dieta è principalmente a base di carboidrati (pane, pasta, biscotti, dolci, merendine) cibi che, alla stragrande maggioranza delle personem farebbero ingrassare a vista d'occhio: nel mio caso no.
Ammetto che le quantità dei pasti, ovviamente in relazione alla ristretta capienza del mio stomaco, non sono propriamente abbondanti ma nemmeno così scarse da giustificare un continuo stato di cachessia come il mio.
Ogni volta che mi succede di avere una diarrea è un'impresa impossibile recuperare ciò che ho perso. La situazione mi fa soffrire moltissimo e non posso vedere il mio corpo ridotto in queste condizioni.
Vi scrivo da Milano e vi ringrazio in anticipo per l'utilissimo servizio che fornite su questo portale.
Saluti
[#1]
Gent. utente,
pur avendo subito un intervento di gastroresezione parziale è possibile condurre uno stile di vita alimentare tutto sommato normale, apportando delle semplici variazioni e seguendo alcuni accorgimenti che potranno influenzare favorevolmente le abitudini alimentari.
Sappia che generalmente non è più possibile recuperare il peso precedente all'intervento, ma potrà stabilizzarlo ad un nuovo peso-forma così come si ottiene dai Suoi dati pondero staturali: BMI = 19,20.
In generale:
- i pasti devono essere piccoli e frequenti o poco e spesso (almeno 6 durante la giornata), consumati possibilmente agli stessi orari per favorire un regolare ritmo alimentare, costituiti da cibi solidi e ad elevato indice glicemico;
- i cibi devono essere pazientemente masticati e mai accompagnati da liquidi;
- è possibile assumere integratori dietetici ricchi di proteine, vitamine, carboidrati ed altri nutrienti su indicazione del medico;
- se dopo un pasto accusa sintomi quali tachicardia, sudorazione, vertigini, dolori addominali con episodi di diarrea, ...si tratta della sindrome da veloce svuotamento o Dumping Syndrome, causata dal veloce transito del cibo nel tubo digerente con conseguente passaggio di liquidi dal circolo e stato ipoglicemico ed aggravata dal consumo di alimenti dolci e/o bevande zuccherine. La masticazione lenta, il controllo della qualità degli alimenti e l'allontanamento dei liquidi dai pasti potrà ridurre di molto il corteo dei sintomi.
Oltre alle indicazioni suddette, è sempre consigliabile sottoporsi ad un costante monitoraggio da parte di un nutrizionista che, sulla base di una valutazione medico-dietologica, potrà consigliarLe gli opportuni interventi e variazioni dietetiche.
Prego.
Con l'auspicio di essere stato chiaro e di aver soddisfatto le Sue aspettative, La saluto cordialmente.
pur avendo subito un intervento di gastroresezione parziale è possibile condurre uno stile di vita alimentare tutto sommato normale, apportando delle semplici variazioni e seguendo alcuni accorgimenti che potranno influenzare favorevolmente le abitudini alimentari.
Sappia che generalmente non è più possibile recuperare il peso precedente all'intervento, ma potrà stabilizzarlo ad un nuovo peso-forma così come si ottiene dai Suoi dati pondero staturali: BMI = 19,20.
In generale:
- i pasti devono essere piccoli e frequenti o poco e spesso (almeno 6 durante la giornata), consumati possibilmente agli stessi orari per favorire un regolare ritmo alimentare, costituiti da cibi solidi e ad elevato indice glicemico;
- i cibi devono essere pazientemente masticati e mai accompagnati da liquidi;
- è possibile assumere integratori dietetici ricchi di proteine, vitamine, carboidrati ed altri nutrienti su indicazione del medico;
- se dopo un pasto accusa sintomi quali tachicardia, sudorazione, vertigini, dolori addominali con episodi di diarrea, ...si tratta della sindrome da veloce svuotamento o Dumping Syndrome, causata dal veloce transito del cibo nel tubo digerente con conseguente passaggio di liquidi dal circolo e stato ipoglicemico ed aggravata dal consumo di alimenti dolci e/o bevande zuccherine. La masticazione lenta, il controllo della qualità degli alimenti e l'allontanamento dei liquidi dai pasti potrà ridurre di molto il corteo dei sintomi.
Oltre alle indicazioni suddette, è sempre consigliabile sottoporsi ad un costante monitoraggio da parte di un nutrizionista che, sulla base di una valutazione medico-dietologica, potrà consigliarLe gli opportuni interventi e variazioni dietetiche.
Prego.
Con l'auspicio di essere stato chiaro e di aver soddisfatto le Sue aspettative, La saluto cordialmente.
Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 20/09/2013.
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