Dubbio su dieta di mantenimento
A causa di alimentazione disordinata e di un ipotiroidismo accertato (Hashimoto), nel giro di una decina d'anni mi sono trovata con un sovrappeso di 10 kg. Dopo vari tentativi di perdere peso senza ricorrere ad aiuti esterni (di solito bastava eliminare i dolci ed aumentare l’attività fisica, da sempre molto importante per me), un anno fa mi sono rivolta ad un noto dietologo della zona, ed in meno di un anno sono quasi rientrata nel mio peso forma (55 kg per 1.65 m di altezza – 38 anni). Naturalmente sono contenta del risultato raggiunto, e sono cosciente del fatto che dovrò impegnarmi molto per mantenerlo.
Nonostante ciò, inizio ad avere qualche dubbio sui metodi del mio medico, perché le sue “diete di mantenimento” mi sembrano un po’ troppo drastiche. Esempio:
giorno tra i meno restrittivi:
Mattino: 200 ml latte parz. scremato + 20 g di cereali
Spuntino: no
Pranzo: 50 g pane, carne sgrassata, 1 piatto verdure
Spuntino: 1 vasetto yogurt magro
Cena: 1 scatoletta grande di tonno sgocciolato, verdure, 60 g pane
Orario libero: frutta max 200 g
3 cc olio
Giorno tra i più restrittivi:
Mattino: 200 ml latte parz. scremato + 20 g di cereali
Spuntino: no
Pranzo: 50 g riso al pomodoro, 1 piatto verdure
Spuntino: 1 vasetto yogurt magro
Cena: formaggio max 100 g, verdure, 60 g pane
Orario libero: frutta max 200 g
3 cc olio
Fine settimana libero con moderazione (il sabato sera e l’intera domenica).
Ora, il punto è questo. Il mio dottore non mi ha mai chiesto quali siano le mie normali attività quotidiane, sebbene io glielo abbia detto comunque sperando che ne tenesse conto.
Difatti, nonostante io svolga un’attività sedentaria, cammino 1 ora al giorno al pomeriggio per raggiungere il posto di lavoro, uso la bici, mi alleno in palestra 3 volte a settimana 2 ore per volta, dedicandomi sia ai pesi sia alla corsa.
Quindi, va da sè che considerata la colazione irrisoria, dopo aver fatto servizi in casa e parte del mio lavoro, aver preso la bicicletta e pedalato per 2 km per raggiungere la palestra, come minimo prima dell’allenamento vorrei poter fare uno spuntino. E magari non trovarmi nel piatto, a pranzo, 50 g di riso.
Il punto non è tanto se io ci riesca o meno, perché ho molto autocontrollo, ho il dubbio che alla lunga il mio fisico possa risentirne, e che il mio metabolismo rallenti così tanto che dovrò alimentarmi in questo modo per tutta la vita se non voglio ingrassare di nuovo.
Sottolineo che in generale mi sento benissimo. Occasionalmente (in particolare a metà mattina) ho fame, mi gira la testa, mi sento senza forze. In quei casi, a prescindere da ciò che la dieta prevede per quel giorno o quel momento, mangio qualcosa.
Sottolineo anche che il dietologo non mi ha mai prescritto analisi di alcun tipo prima di assegnarmi la dieta. Se volessi in qualche modo capire se questa dieta mi sta in qualche modo danneggiando, quali esami in particolare dovrei fare?
Chiedo scusa per la lungaggine e ringrazio chiunque voglia aiutarmi a dirimere i miei dubbi!
Nonostante ciò, inizio ad avere qualche dubbio sui metodi del mio medico, perché le sue “diete di mantenimento” mi sembrano un po’ troppo drastiche. Esempio:
giorno tra i meno restrittivi:
Mattino: 200 ml latte parz. scremato + 20 g di cereali
Spuntino: no
Pranzo: 50 g pane, carne sgrassata, 1 piatto verdure
Spuntino: 1 vasetto yogurt magro
Cena: 1 scatoletta grande di tonno sgocciolato, verdure, 60 g pane
Orario libero: frutta max 200 g
3 cc olio
Giorno tra i più restrittivi:
Mattino: 200 ml latte parz. scremato + 20 g di cereali
Spuntino: no
Pranzo: 50 g riso al pomodoro, 1 piatto verdure
Spuntino: 1 vasetto yogurt magro
Cena: formaggio max 100 g, verdure, 60 g pane
Orario libero: frutta max 200 g
3 cc olio
Fine settimana libero con moderazione (il sabato sera e l’intera domenica).
Ora, il punto è questo. Il mio dottore non mi ha mai chiesto quali siano le mie normali attività quotidiane, sebbene io glielo abbia detto comunque sperando che ne tenesse conto.
Difatti, nonostante io svolga un’attività sedentaria, cammino 1 ora al giorno al pomeriggio per raggiungere il posto di lavoro, uso la bici, mi alleno in palestra 3 volte a settimana 2 ore per volta, dedicandomi sia ai pesi sia alla corsa.
Quindi, va da sè che considerata la colazione irrisoria, dopo aver fatto servizi in casa e parte del mio lavoro, aver preso la bicicletta e pedalato per 2 km per raggiungere la palestra, come minimo prima dell’allenamento vorrei poter fare uno spuntino. E magari non trovarmi nel piatto, a pranzo, 50 g di riso.
Il punto non è tanto se io ci riesca o meno, perché ho molto autocontrollo, ho il dubbio che alla lunga il mio fisico possa risentirne, e che il mio metabolismo rallenti così tanto che dovrò alimentarmi in questo modo per tutta la vita se non voglio ingrassare di nuovo.
Sottolineo che in generale mi sento benissimo. Occasionalmente (in particolare a metà mattina) ho fame, mi gira la testa, mi sento senza forze. In quei casi, a prescindere da ciò che la dieta prevede per quel giorno o quel momento, mangio qualcosa.
Sottolineo anche che il dietologo non mi ha mai prescritto analisi di alcun tipo prima di assegnarmi la dieta. Se volessi in qualche modo capire se questa dieta mi sta in qualche modo danneggiando, quali esami in particolare dovrei fare?
Chiedo scusa per la lungaggine e ringrazio chiunque voglia aiutarmi a dirimere i miei dubbi!
[#1]
Gent. utente,
i Suoi dubbi sono leciti e altamente condivisibili!!
Per dovere deontologico, non esprimo giudizi sulla dieta prescritta e nel contempo non la condivido.
Con l' intervento del Suo Curante, dopo averlo aggiornato su tutto quanto, dovrà effettuare almeno un esame ematochimico generale (chimica clinica, indici epatici e renali, emocromocitometrico, elettroliti sierici) e, se fosse possibile, un esame Impedenziometrico per la valutazione della composizione corporea.
Se vuole, mi aggiorni pure.
Cordiali saluti.
i Suoi dubbi sono leciti e altamente condivisibili!!
Per dovere deontologico, non esprimo giudizi sulla dieta prescritta e nel contempo non la condivido.
Con l' intervento del Suo Curante, dopo averlo aggiornato su tutto quanto, dovrà effettuare almeno un esame ematochimico generale (chimica clinica, indici epatici e renali, emocromocitometrico, elettroliti sierici) e, se fosse possibile, un esame Impedenziometrico per la valutazione della composizione corporea.
Se vuole, mi aggiorni pure.
Cordiali saluti.
Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica
IL CONSULTO ONLINE NON SOSTITUISCE LA VISITA DIRETTA!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 05/10/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Dieta
Tutto su dieta e benessere: educazione alimentare, buone e cattive abitudini, alimenti e integratori, diete per dimagrire, stare meglio e vivere più a lungo.