Alimentazione sregolata, costituzione o squilibri ormonali?

Gentili Dottori,
sono una ragazza di 27 anni, alta 1.70m e conduco una vita mediamente sedentaria. Sto terminando gli studi universitari e lavoro stabilmente da 2 anni.
La questione è che sono sempre stata in sovrappeso: a 10 anni pesavo 59kg (mi ricordo precisamente il dato perchè ho ben fissa nella mente la visita anestesiologica che ho fatto prima di un intervento per epifisiolisi del femore destro), intorno ai 15 anni il mio medico di base mi ha parlato di una obesità di grado lieve non preoccupante data la mia giovane età, arriviamo ai 19 anni e sforo i 100kg, poi ai 25 anni il peso massimo di 126kg.
La verità è che non mi sono praticamente accorta di aver oltrepassato il confine. Sono una buona forchetta, mi piace cucinare per me e per gli altri, ma rispetto sempre le regole di una alimentazione varia ricca di frutta e verdura di stagione e povera di grassi animali.
Toccato il peso massimo circa 2 anni fa, ho perso dei kg fino ad arrivare al peso attuale (118kg). Il dimagrimento non è stato voluto, non ho seguito alcuna dieta, ma sicuramente ho cambiato un pò il mio stile di vita in concomitanza con l'inizio del nuovo lavoro. Si tratta di una attività di tirocinio nel settore della biologia della riproduzione e il gran numero di ore passate in laboratorio ha di certo favorito l'eliminazione di tutti quegli stuzzichini fuori pasto che mi concedevo stando seduta a casa a studiare.
Per anni mi sono sentita dire che ho delle ossa massicce (caratteristica della famiglia di mio padre) e che il mio peso deve essere preso con le pinze proprio per questa grossa rappresentanza ossea. Guardandomi chiunque si accorge dell'evidente eccesso ponderale, ma nessuno immaginerebbe mai il mio vero peso, e forse questo proprio per il fatto che sono massiccia di mio: spalle larghe, bacino largo, polsi grossi, clavicole robustissime al tatto, mani massicce...
Ad oggi però la verità è che tutto questo grasso mi ha stancato: pancia, fianchi, cosce, viso ingombranti, gambe appesantite, caviglie perennemente deformi.
Si tratta di tutti fastidi estetici che però secondo me celano un certo numero di problemi organici: tengo sempre sotto controllo la pressione (ho familiarità con l'ipertensione e io stessa ho avuto valori pressori alterati per diversi anni sin da bambina...ultimamente sembra tornato tutto nei limiti: 125/75 in media, 100 battiti al minuto), mi peso continuamente per verificare di non prendere altro peso, monitoro ciclo mestruale ed ovulazione, bevo tanta acqua e cerco di stare il meno possibile seduta, ma evidentemente non basta.
La domanda é: se venissi in visita da uno di voi specialisti, che approccio scegliereste? indagini su ormoni tiroidei? dieta punto e basta? verifica dei valori di glucosio, insulina, ecc?
Vi ringrazio sin da ora e mi auguro di poter utilizzare questo post come l'inizio di una strada verso il miglioramento, perchè proprio oggi che stiamo meditando su una gravidanza, è fondamentale che mi rimetta in sesto.
Grazie
Sara
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129
Gent. utente,
l'approccio è quello tipico di una visita medico-dietologica: in generale, esami ematochimici con dosaggio ormonale tiroideo (se necessario, ulteriori approfondimenti successivi); anamnesi completa; abitudini alimentari e stile di vita; raccolta dati antropometrici con valutazione plicometrica ed esame impedenziometrico (valutazione della composizione corporea); successiva consegna del programma alimentare personalizzato ed adeguato alle esigenze del paziente.

Cordiali saluti.

Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica

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