Alimentazione errata bambino di 2 anni
Gentili dottori,
innanzitutto vi ringrazio per il tempo che dedicate ad aiutare anche on-line le persone. Poi vengo al punto.
Ho un bambino di 2 anni appena compiuti che purtroppo non mangia come dovrebbe (cioè come un ometto).
In pratica la sua alimentazione è formata ancora da PAPPE, MINESTRE, CREME DI VERDURA, tutti cibi cioè, a base liquida, a cui si aggiungono pastine, carne tritata, formaggio cremoso, ecc.
In pratica mangia tutto frullato e la dimensione più grande che riesce ad accettare è quella della pastina chiamata "maccheroncini", che però deve essere poco "pasta asciutta", ma piuttosto immersa in una crema.
Fin dalle prime minestrine infatti il bimbo vomitava se sentiva in bocca qualcosa di non frullato, anche in piccoli pezzi. Ciò che mangia deve essere omogeneo. Se non è così o vomita o rifiuta il cibo.
Mangia piccole cose solide tipo "pavesini", ma cose come la focaccia le succhia per un po' e poi....
Ha tutti i denti e sa anche masticare, ma non c'è verso di farlo mangiare in modo normale. Se sente un pezzo di cibo solido in bocca fa delle facce, come se sentisse qualcosa di cattivo.
Il pediatra che ha detto che con l'asilo, a settembre si risolverà tutto. Ma a casa abbiamo provato ad offrire per una settimana solo ciò che volevamo noi (polpettine di carne e patate, uovo lesso con olio e sale, ecc), sperando nella fame. Per una settimana non ha mangiato nulla ed era sempre arrabbiato. Allora abbiamo smesso.
Lo porto dalla logopedista per migliorare il linguaggio, e la dottoressa mi ha detto che anche mangiare in questo modo non lo aiuta, e potrebbe causare problemi ai denti e alla colonna vertebrale.
Sono preoccupata ma non so come fare. Più che altro non so da che cosa può dipendere questo problema e quindi da che medico portarlo. Sono indecisa se serve appunto, una logopedista, un nutrizionista o uno psicologo. Mi potete dare qualche consiglio su che cosa fare?
Grazie mille da una mamma molto preoccupata.
innanzitutto vi ringrazio per il tempo che dedicate ad aiutare anche on-line le persone. Poi vengo al punto.
Ho un bambino di 2 anni appena compiuti che purtroppo non mangia come dovrebbe (cioè come un ometto).
In pratica la sua alimentazione è formata ancora da PAPPE, MINESTRE, CREME DI VERDURA, tutti cibi cioè, a base liquida, a cui si aggiungono pastine, carne tritata, formaggio cremoso, ecc.
In pratica mangia tutto frullato e la dimensione più grande che riesce ad accettare è quella della pastina chiamata "maccheroncini", che però deve essere poco "pasta asciutta", ma piuttosto immersa in una crema.
Fin dalle prime minestrine infatti il bimbo vomitava se sentiva in bocca qualcosa di non frullato, anche in piccoli pezzi. Ciò che mangia deve essere omogeneo. Se non è così o vomita o rifiuta il cibo.
Mangia piccole cose solide tipo "pavesini", ma cose come la focaccia le succhia per un po' e poi....
Ha tutti i denti e sa anche masticare, ma non c'è verso di farlo mangiare in modo normale. Se sente un pezzo di cibo solido in bocca fa delle facce, come se sentisse qualcosa di cattivo.
Il pediatra che ha detto che con l'asilo, a settembre si risolverà tutto. Ma a casa abbiamo provato ad offrire per una settimana solo ciò che volevamo noi (polpettine di carne e patate, uovo lesso con olio e sale, ecc), sperando nella fame. Per una settimana non ha mangiato nulla ed era sempre arrabbiato. Allora abbiamo smesso.
Lo porto dalla logopedista per migliorare il linguaggio, e la dottoressa mi ha detto che anche mangiare in questo modo non lo aiuta, e potrebbe causare problemi ai denti e alla colonna vertebrale.
Sono preoccupata ma non so come fare. Più che altro non so da che cosa può dipendere questo problema e quindi da che medico portarlo. Sono indecisa se serve appunto, una logopedista, un nutrizionista o uno psicologo. Mi potete dare qualche consiglio su che cosa fare?
Grazie mille da una mamma molto preoccupata.
[#1]
Gentile Signora, vedo il suo consulto nella branca richiesta, inevaso e quindi le rispondo. Vorrei per piacere sapere come mai lo paorta dal logopedista. E' stata una sua iniziativa?
Credoche i problema possa essere insorto in seguito a qualche "errore" tattico nello svezzamento, a suo tempo. Il passaggio dal latte alla pappa dev'essere sempre molto graduale e può darsi che si sia "irrigidito" nel rifiuto di qualcosa di diverso rispetto al latte. Faccia solo controllare che la gola sia a posto, che non ci siano tonsille ingrossate, infiammazioni che magari potrebbero influenzare il passaggio di cibi solidi rendendolo fastidioso o doloroso. Niente psicologo e nutrizionista. Solo Pediatra, che controllerà la crescita e lo sviluppo psico-motorio.
In genere queste bizze, non proprio rare, se non dipendono da problemi sottostanti (apparato orofaringeo,stomaco-intestino, ecc) si risolvono spontaneamente, con la socializzazione.
Provi a presentargli dei piatti "truccati" in forma di gioco, "disegnando" con gli alimenti delle faccine sorridenti, e lasciando vicino a lui il piatto giocoso senza indicarglielo.
Ad esempio può usare come base un passato di legumi o verdura in un piattino rotondo, poi aggiungere due pezzettini di carota lessa per gli occhi e il naso, un mezzo fagiolino lesso per disegnare una bocca che ride, dei tubettini al posto dei capelli, due fette di patata lessa per le orecchie; spesso si superano questi blocchi con il gioco. Certamente l'asilo avrà un buon impatto.
Non sia apprensiva. L'importante è che cresca regolarmente.
Cordialità
Agnesina Pozzi
Credoche i problema possa essere insorto in seguito a qualche "errore" tattico nello svezzamento, a suo tempo. Il passaggio dal latte alla pappa dev'essere sempre molto graduale e può darsi che si sia "irrigidito" nel rifiuto di qualcosa di diverso rispetto al latte. Faccia solo controllare che la gola sia a posto, che non ci siano tonsille ingrossate, infiammazioni che magari potrebbero influenzare il passaggio di cibi solidi rendendolo fastidioso o doloroso. Niente psicologo e nutrizionista. Solo Pediatra, che controllerà la crescita e lo sviluppo psico-motorio.
In genere queste bizze, non proprio rare, se non dipendono da problemi sottostanti (apparato orofaringeo,stomaco-intestino, ecc) si risolvono spontaneamente, con la socializzazione.
Provi a presentargli dei piatti "truccati" in forma di gioco, "disegnando" con gli alimenti delle faccine sorridenti, e lasciando vicino a lui il piatto giocoso senza indicarglielo.
Ad esempio può usare come base un passato di legumi o verdura in un piattino rotondo, poi aggiungere due pezzettini di carota lessa per gli occhi e il naso, un mezzo fagiolino lesso per disegnare una bocca che ride, dei tubettini al posto dei capelli, due fette di patata lessa per le orecchie; spesso si superano questi blocchi con il gioco. Certamente l'asilo avrà un buon impatto.
Non sia apprensiva. L'importante è che cresca regolarmente.
Cordialità
Agnesina Pozzi
[#2]
Ex utente
Dottoressa Pozzi,
la Sua risposta mi è utilissima e arriva proprio nel momento giusto!
Oggi pomeriggio infatti lo devo portare dall'otorino, per cui è il medico adatto per controllare gli eventuali problemi del cavo orale e annessi.
L'iniziativa di portarlo dalla logopedista l'ha presa il mio pediatra, in quanto il bambino fino a 21 mesi, non diceva altro se non "babbo", "mamma" e "tata".
E' un bimbo un po' particolare perchè fa tutte le sue conquiste con un certo ritardo (ha camminato a 18 mesi, ha iniziato a parlare a 21 mesi, e non ha ancora iniziato a mangiare correttamente) è per questo che io ho preso più volte degli "spaventi", perchè una conquista in anticipo ... non l'ha fatta mai!
Rispondo alle altre Sue domande:
Il bambino a causa di una mia grave malattia non è stato allattato al seno, ma con latte artificiale. Prendeva tutto il latte, però è stata difficle la scelta del biberon perchè quelli "normali" non riusciva e prenderli bene con la bocca. Abbiamo dovuto optare per un biberon a ghiera larga con la tettarella piuttosto "corta". A 5 mesi e mezzo abbiamo iniziato con la farina lattea e fin qui tutto bene.
La prima minestra vegetale invece è stata una catastrofe! Era stata passata la verdura con il passatutto a manovella (filtro sottile) ma i piccoli pezzi gli davano proprio fastidio e rimetteva tutto. Allora ho comprato un omogenizzatore pediatrico e in questo modo siamo riusciti a farlo mangiare, ma sempre rimanendo entro certi precisi canoni di cremosità ecc. Se si usciva dall'abituale, rifiutata il cibo o vomitava.
Siamo andati avanti così, facendo delle prove ogni tanto, fino a pochi giorni fa, quando siamo riusciti ad aumentare almeno la dimensione della pastina (adesso mangia i maccheroncini e quelle pastine con le facce Disney) che ora mangia con una certa tranquillità.
Il Suo suggerimento sul piatto giocoso è veramente interessante e devo dire che non ci avevo pensato. Allo stesso modo potrei provare con una piccola frittata e usare sempre la verdura lessa per la faccia. Il bimbo cresce regolarmente in effetti. E' intorno al 50 percentile per i vari paramentri, quindi come dice Lei, c'è da stare tranquilli.
Dottoressa, La ringrazio davvero per tutte le informazioni che mi ha dato e per avermi rincuorato. Grazie ancora.
la Sua risposta mi è utilissima e arriva proprio nel momento giusto!
Oggi pomeriggio infatti lo devo portare dall'otorino, per cui è il medico adatto per controllare gli eventuali problemi del cavo orale e annessi.
L'iniziativa di portarlo dalla logopedista l'ha presa il mio pediatra, in quanto il bambino fino a 21 mesi, non diceva altro se non "babbo", "mamma" e "tata".
E' un bimbo un po' particolare perchè fa tutte le sue conquiste con un certo ritardo (ha camminato a 18 mesi, ha iniziato a parlare a 21 mesi, e non ha ancora iniziato a mangiare correttamente) è per questo che io ho preso più volte degli "spaventi", perchè una conquista in anticipo ... non l'ha fatta mai!
Rispondo alle altre Sue domande:
Il bambino a causa di una mia grave malattia non è stato allattato al seno, ma con latte artificiale. Prendeva tutto il latte, però è stata difficle la scelta del biberon perchè quelli "normali" non riusciva e prenderli bene con la bocca. Abbiamo dovuto optare per un biberon a ghiera larga con la tettarella piuttosto "corta". A 5 mesi e mezzo abbiamo iniziato con la farina lattea e fin qui tutto bene.
La prima minestra vegetale invece è stata una catastrofe! Era stata passata la verdura con il passatutto a manovella (filtro sottile) ma i piccoli pezzi gli davano proprio fastidio e rimetteva tutto. Allora ho comprato un omogenizzatore pediatrico e in questo modo siamo riusciti a farlo mangiare, ma sempre rimanendo entro certi precisi canoni di cremosità ecc. Se si usciva dall'abituale, rifiutata il cibo o vomitava.
Siamo andati avanti così, facendo delle prove ogni tanto, fino a pochi giorni fa, quando siamo riusciti ad aumentare almeno la dimensione della pastina (adesso mangia i maccheroncini e quelle pastine con le facce Disney) che ora mangia con una certa tranquillità.
Il Suo suggerimento sul piatto giocoso è veramente interessante e devo dire che non ci avevo pensato. Allo stesso modo potrei provare con una piccola frittata e usare sempre la verdura lessa per la faccia. Il bimbo cresce regolarmente in effetti. E' intorno al 50 percentile per i vari paramentri, quindi come dice Lei, c'è da stare tranquilli.
Dottoressa, La ringrazio davvero per tutte le informazioni che mi ha dato e per avermi rincuorato. Grazie ancora.
[#4]
Ex utente
Dottoressa,
Le descrivo che cosa ha detto l'otorino. Ha detto che il bimbo ha le tonsille un po' più grandi del normale, ma niente che possa impedire il passaggio dei cibi. Il palato e tutto il resto risulta normale. Mi ha detto però che in questi casi, se la situazione non si sblocca, si aspetta l'impatto con l'asilo (per vedere se in compagnia... le cose migliorassero) e se anche dopo questo impatto, la situazione rimane invariata, si effettua un esame con un sondino per vedere il primo tratto della gola. Però mi ha detto che per quanto semplice è un esame un po' invasivo, che si aspetta ad effettuare, al momento in cui ce n'è una effettiva necessità. Al momento non lo ritiene necessario.
Per cui anche questo dubbio l'abbiamo tolto e ora in questo senso sono più tranquilla e mi posso concentrare su piatti simpatici con cui provare ad aiutarlo.
Purtroppo in questi giorni il bimbo ha anche un altro problema. Ha iniziato circa 3 settimane fa ad avere molta forfora, l'abbiamo trattata con l'olio detergente, ed è aumentata e diminuita ciclicamente (la forfora era accompagnata da prurito), dopodichè circa una settimana fa ha iniziato a perdere i capelli in modo copioso. Ieri l'abbiamo portato anche da un bravo dermatologo che ha fatto dei prelievi di capelli e di forfora, e ci ha prospettato due cause. La prima, poco probabile, che si tratti di una micosi. La seconda molto più probabile, che si tratti di Alopecia Areata. Quindi è da ieri sera che i problemi da risolvere sono diventati due, e il secondo ci preoccupa davvero tanto.
E' proprio vero: i figli sono una preoccupazione continua! Vediamo come andranno anche queste analisi e perdoni lo sfogo!
Grazie ancora per il Suo aiuto.
Le descrivo che cosa ha detto l'otorino. Ha detto che il bimbo ha le tonsille un po' più grandi del normale, ma niente che possa impedire il passaggio dei cibi. Il palato e tutto il resto risulta normale. Mi ha detto però che in questi casi, se la situazione non si sblocca, si aspetta l'impatto con l'asilo (per vedere se in compagnia... le cose migliorassero) e se anche dopo questo impatto, la situazione rimane invariata, si effettua un esame con un sondino per vedere il primo tratto della gola. Però mi ha detto che per quanto semplice è un esame un po' invasivo, che si aspetta ad effettuare, al momento in cui ce n'è una effettiva necessità. Al momento non lo ritiene necessario.
Per cui anche questo dubbio l'abbiamo tolto e ora in questo senso sono più tranquilla e mi posso concentrare su piatti simpatici con cui provare ad aiutarlo.
Purtroppo in questi giorni il bimbo ha anche un altro problema. Ha iniziato circa 3 settimane fa ad avere molta forfora, l'abbiamo trattata con l'olio detergente, ed è aumentata e diminuita ciclicamente (la forfora era accompagnata da prurito), dopodichè circa una settimana fa ha iniziato a perdere i capelli in modo copioso. Ieri l'abbiamo portato anche da un bravo dermatologo che ha fatto dei prelievi di capelli e di forfora, e ci ha prospettato due cause. La prima, poco probabile, che si tratti di una micosi. La seconda molto più probabile, che si tratti di Alopecia Areata. Quindi è da ieri sera che i problemi da risolvere sono diventati due, e il secondo ci preoccupa davvero tanto.
E' proprio vero: i figli sono una preoccupazione continua! Vediamo come andranno anche queste analisi e perdoni lo sfogo!
Grazie ancora per il Suo aiuto.
[#5]
Gentile Signora,
mi dispiace che si sia aggiuntala preoccupazione della forfora e caduta dei capelli. A parte le condizioni su cui ben indagheranno i colleghi (sia locali che generali) le suggerisco di rivolgersi al suo medico per quanto concerne l'integrazione di prodotti naturali che contengano precursori di aminoacidi solforati perchè una loro carenza nell'alimentazione può causare anche fragilità di unghie e capelli.
Infine vorrei anche suggerirle di tentare di diminuire l'apprensione che voi genitori, provando per la sua salute, in qualche modo gli "passate". Potrei dirle un'eresia..ma gliela dico, ed è che i capelli a livello simbolico sono preoccupazioni, pensieri. Spero di esserle stata utile. Localmente eviti azioni drastiche perchè è peggio; per lavare i capelli usi un olio-shampo.
Mi tenga al corrente.
Cordiali saluti
mi dispiace che si sia aggiuntala preoccupazione della forfora e caduta dei capelli. A parte le condizioni su cui ben indagheranno i colleghi (sia locali che generali) le suggerisco di rivolgersi al suo medico per quanto concerne l'integrazione di prodotti naturali che contengano precursori di aminoacidi solforati perchè una loro carenza nell'alimentazione può causare anche fragilità di unghie e capelli.
Infine vorrei anche suggerirle di tentare di diminuire l'apprensione che voi genitori, provando per la sua salute, in qualche modo gli "passate". Potrei dirle un'eresia..ma gliela dico, ed è che i capelli a livello simbolico sono preoccupazioni, pensieri. Spero di esserle stata utile. Localmente eviti azioni drastiche perchè è peggio; per lavare i capelli usi un olio-shampo.
Mi tenga al corrente.
Cordiali saluti
[#6]
Ex utente
Gent.ma dott.ssa Pozzi,
non l'ho più aggiornata sui problemi di mio figlio, perchè il 16 febbraio è deceduta mia madre e quindi abbiamo affrontato un periodo molto difficile, per cui i problemi collaterali sono passati in secondo piano.
Abbiamo comunque portato mio figlio da un altro dermatologo, al quale abbiamo chiesto anche del discorso delle carenze alimentari.
Nel frattempo abbiamo avuto anche l'esito della coltura della forfora che non ha evidenziato nessuna micosi.
Infatti anche il secondo dermatologo ha ipotizzato che si possa trattare di alopecia areata, oppure di una qualche forma di psoriasi ecc. Ci hanno detto di fare delle analisi per le malattie autoimmuni, e hanno vuto tutte esito negativo. Purtroppo non so dirle che cosa è stato analizzato perchè non ho il referto cartaceo, ma mi hanno detto il risultato a voce.
Quello che è successo alla testa di mio figlio è che usando una lozione a base di betametasone dipropionato 0,064 g, e di acido salicilico 2 g, (prescritta dal dermatolo) la caduta dei capelli si è arrestata, ma la cute resta piuttosto brutta (è molto secca e c'è ancora un pochino di forfora).
Facendo 2 più 2 a me e a mio marito è venuto un dubbio. In pratica questa forfora con prurito (che circa un mese più tardi è stata seguita dalla caduta dei capelli) si è iniziata a manifestare alcuni giorni dopo che abbiamo cambiato il tipo di latte a mio figlio, passando da un latte "soft" (latte David, con solo il 55% di latte intero a lunga conservazione) ad un latte fresco, di alta qualità, intero, pastorizzato. Per caso, che lei sappia, una parziale intolleranza al latte, potrebbe causare una esfoliazione della cute con prurito e una successiva caduta dei capelli? Sarebbe il caso, secondo lei, di fare dei test per l'intolleranza al latte? La ringrazio tanto per quanto potrà dirci. Un saluto e buon lavoro.
non l'ho più aggiornata sui problemi di mio figlio, perchè il 16 febbraio è deceduta mia madre e quindi abbiamo affrontato un periodo molto difficile, per cui i problemi collaterali sono passati in secondo piano.
Abbiamo comunque portato mio figlio da un altro dermatologo, al quale abbiamo chiesto anche del discorso delle carenze alimentari.
Nel frattempo abbiamo avuto anche l'esito della coltura della forfora che non ha evidenziato nessuna micosi.
Infatti anche il secondo dermatologo ha ipotizzato che si possa trattare di alopecia areata, oppure di una qualche forma di psoriasi ecc. Ci hanno detto di fare delle analisi per le malattie autoimmuni, e hanno vuto tutte esito negativo. Purtroppo non so dirle che cosa è stato analizzato perchè non ho il referto cartaceo, ma mi hanno detto il risultato a voce.
Quello che è successo alla testa di mio figlio è che usando una lozione a base di betametasone dipropionato 0,064 g, e di acido salicilico 2 g, (prescritta dal dermatolo) la caduta dei capelli si è arrestata, ma la cute resta piuttosto brutta (è molto secca e c'è ancora un pochino di forfora).
Facendo 2 più 2 a me e a mio marito è venuto un dubbio. In pratica questa forfora con prurito (che circa un mese più tardi è stata seguita dalla caduta dei capelli) si è iniziata a manifestare alcuni giorni dopo che abbiamo cambiato il tipo di latte a mio figlio, passando da un latte "soft" (latte David, con solo il 55% di latte intero a lunga conservazione) ad un latte fresco, di alta qualità, intero, pastorizzato. Per caso, che lei sappia, una parziale intolleranza al latte, potrebbe causare una esfoliazione della cute con prurito e una successiva caduta dei capelli? Sarebbe il caso, secondo lei, di fare dei test per l'intolleranza al latte? La ringrazio tanto per quanto potrà dirci. Un saluto e buon lavoro.
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Gentile Signora
intanto le porgo le mie condoglianze per la scomparsa della cara mamma. Il piccolo potrebbe aver percepito il suo stress legato alle preoccupazioni per la salute della mamma? A volte sono piccole cose semplici che causano sintomi. Infatti non c'è risultanza immunologica o infettiva..
Suo marito potrebbe aver ragione. L'intestino è correlato a livello energetico ed anche immunologico con la pelle; le intolleranze si manifestano nelle maniere più disparate. Provate a ritornare al latte soft ed osservate se la situazione migliora.
Per calmare il prurito esistono shampo appositi molto delicati.Mi dispiace confliggere con chi ha prescritto il cortisone ad uso topico ma non condivido questa scelta; primo perchè la "soppressione" di un sintomo guida non prmette di seguirne l'evolversi e quindi stabilire la diagnosi causale, secondo perchè il cortisone comunque se ne va in circolo insieme alle altre sostanze, terzo perchè appunto la pelle nel suo trofismo ne risente.
La saluto sempre cordialmente
Agnesina Pozzi
intanto le porgo le mie condoglianze per la scomparsa della cara mamma. Il piccolo potrebbe aver percepito il suo stress legato alle preoccupazioni per la salute della mamma? A volte sono piccole cose semplici che causano sintomi. Infatti non c'è risultanza immunologica o infettiva..
Suo marito potrebbe aver ragione. L'intestino è correlato a livello energetico ed anche immunologico con la pelle; le intolleranze si manifestano nelle maniere più disparate. Provate a ritornare al latte soft ed osservate se la situazione migliora.
Per calmare il prurito esistono shampo appositi molto delicati.Mi dispiace confliggere con chi ha prescritto il cortisone ad uso topico ma non condivido questa scelta; primo perchè la "soppressione" di un sintomo guida non prmette di seguirne l'evolversi e quindi stabilire la diagnosi causale, secondo perchè il cortisone comunque se ne va in circolo insieme alle altre sostanze, terzo perchè appunto la pelle nel suo trofismo ne risente.
La saluto sempre cordialmente
Agnesina Pozzi
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 84k visite dal 07/02/2008.
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