Gli esami dei trigliceridi che sono risultati pari

ho effettuato nel corso del tempo dal 2007 degli esami del sangue e sono stati riscontrati trigliceridi alti, riporto sotto i dati in breve:

30/05/2007 234 (fino a 200)
28/09/2011 553 (fino a 200)
11/01/2012 306 (fino a 200)

a settembre i trigliceridi erano a 553 periodo in cui mi sono trasferito in Germania e ho cominciato finalmente la mia dieta a base di verdure, minestroni, frutta, ongi tanto carne e una volta al mese un quadratino di cioccolata per addolcire le mancanze :D. Quando sono tornato a dicembre in Italia ho effettuato nel mese di gennaio 2012 (dopo le feste e le abbuffate natalizie) gli esami dei trigliceridi che sono risultati pari a 306.
Ho pensato l'abbassamento sia stato legato all'alimentazione migliorata anche tenendo conto che prima dei 553 mangiavo spessissimo salumi mentre ora li evito al 99,9%.
Il mio medico ha detto che non dipende dall'alimentazione e che devo prendere per un lungo periodo e forse a vita delle pillole FULCROSUPRA in modo da abbassare i trigliceridi e monitorare la situazione. La cosa mi ha freddato, adesso sono abbastanza scosso all'idea di assumere a vita delle pillole, questa cosa mi fa sentire come un malato anche perchè il mio medico non mi ha spiegato nulla, ne riguardo l'alimentazione, ne altro.
Ho pensato, ma non essendo un medico potrei dire una cosa impropria, che continuando ad effettuare una dieta e mantenendo un'alimentazione regolare i trigliceridi potrebbero tornare al posto loro...che ne dite? pensate che sia davvero cronica la cosa come dice il mio dottore e quindi devo prendere le pillole tutte le sere dopo i pasti per anni o per il resto della vita? e che succede quando i trigliceridi sono alti? a cosa porta?


Spero di ricevere risposta sarebbe molto utile, importante per me e per altri come me anche perchè in ogni caso ci avrei capito qualcosa.

Grazie
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Dr. Carmelo Di Perna Dietologo 17 2
Gentile utente,
la scelta operata dal suo medico,è e resta, al momento quella più sensata e logica alla luce dei livelli elevati ( e non da adesso, se non ho capito male) della sua trigliceridemia.
Mi sento di condividere questa "via" proprio perchè elevati livelli di trigliceridi portano ad una più veloce comparsa della malattia aterosclerotica ( un danno in primis per le coronarie ), ed inoltre potrebbero causare patologie al pancreas.
Mi sento di consigliarle, da un punto di vista dietoterapico, altri accorgimenti da seguire per normalizzare i suoi trigliceridi.
Sicuramente una decisa riduzione del suo apporto calorico, ed un aumento invece del dispendio energetico ( una regolare attività fisica ha infatti un'azione antilipemica ).
Non limitare solo i salumi, come correttamente già realizza, ma anche di alcolici e super alcolici, grassi animali come il burro.
Anche il consumo della frutta andrebbe rivisto e comunque moderato ( una dieta a base di "sola" frutta è quantomai controindicata per i trigliceridi.
Sì ad un aumento nel consumo di fibra alimentare, attraverso la verdura ed i legumi.
Aumentare il consumo di pesce azzurro per le note proprietà degli omega-3 nella normalizzazione dei grassi circolanti.
Seguendo poche ma scrupolose regole di igiene alimentare, vedrà, potrà arrivare a buoni risultati.

Dr. Carmelo Di Perna
Specialista in Scienza dell'Alimentazione

[#2]
Attivo dal 2009 al 2024
Ex utente
Grazie mille del consulto, se possibile un ultimo chiarimento... secondo lei sarà possibile interrompere la cura un giorno o si presuppone che sia una situazione di quelle che si diventa dipendendi dalla pillola a vita? la sensazione a pelle da profano è che una volta iniziato non si torna indietro. Cmq grazie ancora.
[#3]
Dr. Carmelo Di Perna Dietologo 17 2
In medicina è difficile dire che una "stato" sia "per sempre", perchè può regredire o può anche peggiorare.
Ma nulla Le vieta, seguendo scrupolosamente terapia farmacologiche ed indicazioni nutrizionali, di arrivare ad un risultato accettabile che le permetta di interrompere poi la terapia ( sempre dietro consulto medico mi raccomando!).
Poi stia tranquillo, non è il seguire una terapia che ci rende "malati" piuttosto che "sani" nel caso opposto, ma attraverso questo gesto quotidiano preverrà sicuramente situazioni ben più spiacevoli.
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