Dieta chetogena
Buongiorno,
Sono la madre di un bambino gravemente cerebroleso che da quasi un anno sta facendo la dieta chetogena contro l'epilessia (assume KETOCAL 4:1 via peg). A Maggio 2011 abbiamo iniziato una cura (in Israele) a base di L-dopa. Sta andando molto bene, nel senso che siamo riusciti a togliere tutti i farmaci antiepilettici che prendeva e anche i suoi problemi respiratori cronici sembrano scomparsi, il bambino è più attento e partecipe e stanno migliorando deglutizione e postura. Le crisi ci sono sempre ma non sono superiori a prima di iniziare questa cura, quando ancora era imbottito di antiepilettici (Tommaso è farmacoresistente). Da qualche parte su Internet però ho letto che l'azione della L-dopa può essere diminuita se abbinata ad una dieta molto proteica. Quindi mi sono domandata se per caso l'azione di questa cura potrebbe essere stata migliore se il bambino non avesse usato questa dieta. Ho parlato con i medici che l'hanno introdotta, i quali sono d'accordo di iniziare a scalarla, anche perché è quasi un anno che la fa. La mia domanda è proprio questa: Questo tipo di dieta può aver ridotto l'azione benefica della nuova cura che comunque io ho osservato in questi mesi? In effetti io avevo questo dubbio, ma ho preferito non toglierla in concomitanza dell'eliminazione dei farmaci per evitare di "scompensarlo" troppo. Penso che facendo un cambiamento alla volta si è in grado di valutare più obiettivamente la situazione. Vi ringrazio per la risposta. Cordiali saluti.
Sono la madre di un bambino gravemente cerebroleso che da quasi un anno sta facendo la dieta chetogena contro l'epilessia (assume KETOCAL 4:1 via peg). A Maggio 2011 abbiamo iniziato una cura (in Israele) a base di L-dopa. Sta andando molto bene, nel senso che siamo riusciti a togliere tutti i farmaci antiepilettici che prendeva e anche i suoi problemi respiratori cronici sembrano scomparsi, il bambino è più attento e partecipe e stanno migliorando deglutizione e postura. Le crisi ci sono sempre ma non sono superiori a prima di iniziare questa cura, quando ancora era imbottito di antiepilettici (Tommaso è farmacoresistente). Da qualche parte su Internet però ho letto che l'azione della L-dopa può essere diminuita se abbinata ad una dieta molto proteica. Quindi mi sono domandata se per caso l'azione di questa cura potrebbe essere stata migliore se il bambino non avesse usato questa dieta. Ho parlato con i medici che l'hanno introdotta, i quali sono d'accordo di iniziare a scalarla, anche perché è quasi un anno che la fa. La mia domanda è proprio questa: Questo tipo di dieta può aver ridotto l'azione benefica della nuova cura che comunque io ho osservato in questi mesi? In effetti io avevo questo dubbio, ma ho preferito non toglierla in concomitanza dell'eliminazione dei farmaci per evitare di "scompensarlo" troppo. Penso che facendo un cambiamento alla volta si è in grado di valutare più obiettivamente la situazione. Vi ringrazio per la risposta. Cordiali saluti.
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Gent.le Utente
indubbiamente una dieta iperproteica riduce l'efficacia della L-Dopa. La L-Dopa stessa è un aminoacido neutro che per essere assorbito al livello dell'intestino tenue, necessita di un trasporto attivo (con dispendio energetico cioè) tramite l'utilizzo di un "carrier" che dal comparto intestinale lo introduce nel torrente circolatorio. Tutto ciò che ostacola o riduce questo processo, viene di fatto a ridurne l'assorbimento: è il caso degli aminoacidi sopratutto ramificati (isoleucina, leucina, valina, fenilalanina, triptofano e tirosina) che anch'essi necessitano di carrier ed in particolare della stesso della L-Dopa entrando in "competizione" con questa per l'assorbimento (più ce ne sono e maggiore sarà la competizione. Tutto questo per confermare la sua supposizione e cioè che una dieta chetogena (ricca pertanto di proteine) inficia certamente la terapia con L-Dopa. Bene fanno i medici a "scalare" una dieta siffatta, ritenendo prioritario il trattamento con la L-Dopa che non con la dieta in se.
Un cordiale saluto ed augurio
indubbiamente una dieta iperproteica riduce l'efficacia della L-Dopa. La L-Dopa stessa è un aminoacido neutro che per essere assorbito al livello dell'intestino tenue, necessita di un trasporto attivo (con dispendio energetico cioè) tramite l'utilizzo di un "carrier" che dal comparto intestinale lo introduce nel torrente circolatorio. Tutto ciò che ostacola o riduce questo processo, viene di fatto a ridurne l'assorbimento: è il caso degli aminoacidi sopratutto ramificati (isoleucina, leucina, valina, fenilalanina, triptofano e tirosina) che anch'essi necessitano di carrier ed in particolare della stesso della L-Dopa entrando in "competizione" con questa per l'assorbimento (più ce ne sono e maggiore sarà la competizione. Tutto questo per confermare la sua supposizione e cioè che una dieta chetogena (ricca pertanto di proteine) inficia certamente la terapia con L-Dopa. Bene fanno i medici a "scalare" una dieta siffatta, ritenendo prioritario il trattamento con la L-Dopa che non con la dieta in se.
Un cordiale saluto ed augurio
Dr. Alberto Calvieri - Specialista in Scienza dell'Alimentazione
www.albertocalvieri.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 27/08/2011.
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