Che mi hanno fatto ricondurre alla celiachia
Egregi Dottori,
da tempo soffro di alcuni sintomi, intestinali e non, che mi hanno fatto ricondurre alla celiachia; ho eseguito le analisi sugli anticorpi specifici ma sono risulate tutte negative; proprio alcuni giorni fa, mi hanno consigliato di andare non da un gastroenerologo bensì da un nutrizionista, anche per valutare eventuali allergie alimentari, o altri tipi di intolleranze, come quella al lattosio, ad esempio. I miei sintomi, per essere più specifica, comprendono una lieve ma costante diarrea, dolorose fitte al ventre al risveglio (non sempre però), alterazioni mestruali, scarso accrescimento osseo e muscolare, magrezza, pallore e facile irritbailità, nonché ansia e apatia. Inoltre, riferisco anche alcuni sintomi che riscontrò all'epoca un conoscente prima di scoprire di essere celiaco: quando mangiava, lo faceva senza molto appetito, con lentezza e quasi con difficoltà, come se non assaporasse del tutto il cibo, sintomi legati al malassorbimento (sono sempre l'ultima a finire il piatto di pasta, che mangio quasi con sforzo, a tavola). Non so se questo può influire, ma mi ci sono ritrovata. Volevo sapere se faccio bene a recarmi da un nutrizionista, se è lo specialista che fa davvero al caso mio, e a quali esami mi sottoporrebbe; inoltre mi farebbe veramente piacere conoscere la Vostra opinione in merito ai sintomi sopra descritti, e se potrebbero essere legati a qualche altro tipo di intolleranza o allergia.
Vi ringrazio per i preziosi consulti che spero vogliate fornirmi, cordialmente, M.
da tempo soffro di alcuni sintomi, intestinali e non, che mi hanno fatto ricondurre alla celiachia; ho eseguito le analisi sugli anticorpi specifici ma sono risulate tutte negative; proprio alcuni giorni fa, mi hanno consigliato di andare non da un gastroenerologo bensì da un nutrizionista, anche per valutare eventuali allergie alimentari, o altri tipi di intolleranze, come quella al lattosio, ad esempio. I miei sintomi, per essere più specifica, comprendono una lieve ma costante diarrea, dolorose fitte al ventre al risveglio (non sempre però), alterazioni mestruali, scarso accrescimento osseo e muscolare, magrezza, pallore e facile irritbailità, nonché ansia e apatia. Inoltre, riferisco anche alcuni sintomi che riscontrò all'epoca un conoscente prima di scoprire di essere celiaco: quando mangiava, lo faceva senza molto appetito, con lentezza e quasi con difficoltà, come se non assaporasse del tutto il cibo, sintomi legati al malassorbimento (sono sempre l'ultima a finire il piatto di pasta, che mangio quasi con sforzo, a tavola). Non so se questo può influire, ma mi ci sono ritrovata. Volevo sapere se faccio bene a recarmi da un nutrizionista, se è lo specialista che fa davvero al caso mio, e a quali esami mi sottoporrebbe; inoltre mi farebbe veramente piacere conoscere la Vostra opinione in merito ai sintomi sopra descritti, e se potrebbero essere legati a qualche altro tipo di intolleranza o allergia.
Vi ringrazio per i preziosi consulti che spero vogliate fornirmi, cordialmente, M.
[#1]
Gent. utente,
i sintomi da Lei descritti meritano un' attenta valutazione da parte di uno specialista Gastroenterologo.
Ci aggiorni pure, se vuole.
Cordiali saluti.
i sintomi da Lei descritti meritano un' attenta valutazione da parte di uno specialista Gastroenterologo.
Ci aggiorni pure, se vuole.
Cordiali saluti.
Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica
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[#2]
Ex utente
Egregio Dott. Marcolongo,
innanzitutto grazie per la sua risposta.
Infatti inizialmente avevo pensato di rivolgermi ad uno specialista Gastroenterologo, ma alcuni conoscenti a cui ho spiegato la mia situazione, mi hanno consigliato uno specialista Nutrizionista, ma vedo che lei mi consiglia di consultare il primo, lei sospetta, in base alla sintomatologia descrittale, che potrebbe essere proprio celiachia?
Il fatto è che non vorrei sottopormi ad una gastroscopia (esame che tutti mi hanno descritto come terribile e insopportabile) laddove gli esami sugli anticorpi non hanno rilevato niente (sono tutti perfettamente nella norma); tali esami li ho eseguiti nel giugno del 2010, e vorrei ripeterli fra qualche mese, la situazione potrebbe essere cambiata nel frattempo?
innanzitutto grazie per la sua risposta.
Infatti inizialmente avevo pensato di rivolgermi ad uno specialista Gastroenterologo, ma alcuni conoscenti a cui ho spiegato la mia situazione, mi hanno consigliato uno specialista Nutrizionista, ma vedo che lei mi consiglia di consultare il primo, lei sospetta, in base alla sintomatologia descrittale, che potrebbe essere proprio celiachia?
Il fatto è che non vorrei sottopormi ad una gastroscopia (esame che tutti mi hanno descritto come terribile e insopportabile) laddove gli esami sugli anticorpi non hanno rilevato niente (sono tutti perfettamente nella norma); tali esami li ho eseguiti nel giugno del 2010, e vorrei ripeterli fra qualche mese, la situazione potrebbe essere cambiata nel frattempo?
[#3]
Gent. utente,
una diagnosi certa per malattia Celiaca si fonda sui risultati dell'esame istologico dopo prelievo bioptico.
Ma prima di arrivare a tanto, e' sempre consigliabile ripetere l'esame per la ricerca degli anticorpi specifici...senza, pero', trascurare lo specialista Gastroenterologo.
Cordiali saluti.
una diagnosi certa per malattia Celiaca si fonda sui risultati dell'esame istologico dopo prelievo bioptico.
Ma prima di arrivare a tanto, e' sempre consigliabile ripetere l'esame per la ricerca degli anticorpi specifici...senza, pero', trascurare lo specialista Gastroenterologo.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.6k visite dal 28/04/2011.
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