K del colon operato con ripetizioni epatiche
Buona sera; a mia madre, 80 anni, è stato diagnosticato un adenocarcinoma del colon con metastasi epatiche sincrone. L'operazione del tumore principale è stata portata a termine con successo, è stata intrapresa chemioterapia con xeloda per 4 cicli con netta remissione delle ripetizioni epatiche. Questa estate, il 15 luglio, mia madre ha avuto una ischemia cerebrale completamente guarita e senza conseguenze ed è stata, perciò, costretta a interrompere la cura per 2 mesi. A settembre ha iniziato ad avere dei dolori alla cervicale (diagnosi: artrosi). Durante altri 2 cicli di xelaoda ha inizato ad avere febbre alta (diagnosi: polmonite), dolore all'ipocondrio destro, urine scure, ittero. Le condizioni generali sono nettamente scadute a causa delle diverse recidive di polmonite e della cachessia neoplastica, l'ittero è in peggioramento, è presente insufficienza epatica netta, lievissima insufficienza renale e pancreatica, è presente edema dgli arti inferiori per mancanza di albumina, bassa pressione arteriosa, è allettata e dorme quasi tutto il giorno, mentre la notte è sveglia e angosciata, è anche talvolta un pò confusa, non si alimenta più sufficientemente a causa di una candidosi della bocca e dei genitali, ha un leggero decubito al sacro.
Volevo sapere: oltre alla terapia di supporto che sta facendo (flebo di fisiologica, glucosata, cortisone e antidolorifico) sarebbe opportuno introdurre una piccola flebo di albumina e magari anche di sostanze nutritive?
Per farla dormine la notte quale farmaco occore dargli (EN non ha funzionato)
Vi ringrazio molto per l'attenzione
Arrivederci
Volevo sapere: oltre alla terapia di supporto che sta facendo (flebo di fisiologica, glucosata, cortisone e antidolorifico) sarebbe opportuno introdurre una piccola flebo di albumina e magari anche di sostanze nutritive?
Per farla dormine la notte quale farmaco occore dargli (EN non ha funzionato)
Vi ringrazio molto per l'attenzione
Arrivederci
Gent. utente,
le decisioni terapeutiche in merito ad una patologia e ad un quadro clinico così serio dovranno essere prese in considerazione solo e soltanto dal Collega specialista Oncologo, che segue da vicino ed in prima persona la signora.
Noi resteremo, eventualmente, a Sua disposizione per una "second opinion".
Cordialmente
le decisioni terapeutiche in merito ad una patologia e ad un quadro clinico così serio dovranno essere prese in considerazione solo e soltanto dal Collega specialista Oncologo, che segue da vicino ed in prima persona la signora.
Noi resteremo, eventualmente, a Sua disposizione per una "second opinion".
Cordialmente
Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica
IL CONSULTO ONLINE NON SOSTITUISCE LA VISITA DIRETTA!
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 03/12/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.